Pubblicato nella '' Categoria

“Introduzione alla Kabbalah n.2” – 14.08.2012

Kabbalah per tutti
Video / Audio

Le fasi della formazione della mente: risvegliare la vita dalla pietra

La seconda fase, Binà, è caratterizzata dalla sua comprensione. Pertanto, una persona che la raggiunge nel suo sviluppo inizia a relazionarsi in modo diverso con ciò che sente. Anche quando sente che è nel buio, quando si sente male nell’indurimento del cuore, è come se stesse nella nebbia o in una nuvola scura, ma allo stesso tempo inizia ad acquisire dei poteri per staccarsi dai suoi sentimenti e per chiarirli in modo indipendente.

Questo gli permette di essere d’accordo con ciò che il Creatore fa con lui e di giustificare le azioni del Creatore, in quanto il Creatore vuole innalzare la persona al di sopra dei suoi sentimenti e lasciare che li osservi da un altro punto di vista. Ciò avviene perché ora è in una posizione difficile, prova dolore, che può chiarificare con la mente al di sopra dei suoi sentimenti. Così può accettare volentieri questo stato duale, dal momento che alla base di questo doppio atteggiamento può costruire un nuovo stato, più alto dello stato precedente e superiore al suo desiderio.

In questo modo una persona raggiunge la seconda fase (Behina Bet) anziché la prima fase (Behina Aleph). Si innalza dal livello vegetativo e inizia a muoversi in modo indipendente. Non si limita a sentire soltanto il bene e il male che arriva come fosse una pietra senza vita che non può reagire, bensì inizia a determinare da sé stesso lo stato in cui si trova.

Lui giustifica le azioni che lo possono aiutare ad avanzare e stabilire una relazione con il Creatore, e determina il trattamento del Creatore come “buono e benefattore” in ogni stato, inclusi gli stati in cui ci sentiamo bene o male nella nostra percezione egoistica. Ora è in contatto con il Creatore al di sopra di tutti questi stati.

Però voglio svilupparmi ancora di più e ottenere un tale stato per “fare restrizione” su me stesso sopra l’oscurità. Questo significa che non mi interessa ciò che sento nel mio desiderio di ricevere; non influisce su ciò che provo verso il Creatore, la sorgente. Non mi relaziono alla Luce come ad un piacere, come nella prima fase dove si sente solo il piacere o la mancanza del piacere. Io presto attenzione alla Luce come nella fase due, innalzo la Luce che ritorna sempre più in alto, non per via di un buon sentimento, bensì per aderire al Creatore al di sopra di questo sentimento.

Questo vuol dire che mi unisco al processo che la Luce mi provoca, con il quale mi insegna ad essere costantemente connesso ad essa, ai suoi piani, al di sopra di tutto il bene e di tutto il male. Poi aderisco a Lui al di sopra della mia sensazione.
[80432]

(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah 12.06.2012, Shamati #121)

Materiale correlato:

Laitman blog: HaVaYaH: Le fasi della crescita della mente e del cuore
Laitman blog: Il tempo è un concetto meccanico oppure vive?

Lezione quotidiana di Kabbalah – 14.08.2012

Preparazione alla Lezione
Video / Audio

Scritti di Rabash, Igrot, Lettera 25
Video / Audio

Il Libro dello Zohar, Bereshit Bet (Genesi 2), Lezione 154
Video / Audio

TES, Volume 1, Parte 3, Capitolo 8, Punto 1, Lezione 19
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, “La Nazione”, Lezione 5
Video / Audio

Nel vortice delle sensazioni

Domanda: Come possiamo arrivare, durante il congresso, dalla conoscenza alle sensazioni?

Risposta: Quando le persone si riuniscono, perdono la coscienza di se stesse  e immediatamente  si sintonizzano dentro alle sensazioni perché il tema delle conversazioni, l’inclusione di uno nell’altro, la dipendenza reciproca che si manifesta immediatamente spinge la persona a cercare sensazioni reciproche, che lo voglia o no. Se parla con alcuni cliché o estratti di articoli che ricorda, significa che non è in connessione con gli altri.

Dovrebbe parlare da sé, senza curarsi delle parole. Dovrebbe esprimere le proprie sensazioni riguardanti la connessione reciproca e ciò che viene  manifestato in essa.
[84711]

(Tratto dalla lezione virtuale del 29.07.2012)

Materiale correlato:

Laitman blog: I segreti del cuore
Laitman blog: La connessione è l’inizio di tutto