“Perché mentiamo”

Nelle notizie (da The Wall Street Journal): “Ci piace credere che un pugno di mele marce rovinino il fascio virtuoso. Ma le ricerche indicano che tutti imbrogliano un po’—esattamente fino al punto dove essi perdono il loro senso d’integrità […]

Nell’ultimo decennio circa, i miei colleghi ed io abbiamo dato uno sguardo ravvicinato al motivo per cui le persone ingannano, utilizzando una varietà di esperimenti e osservando una panoplia di raccolte uniche di dati—dalle richieste di risarcimento assicurativo alla propria storia di lavoro, ai dati dei trattamenti di medici e dentisti. Ciò che abbiamo scoperto, in poche parole: Tutti possiedono la capacità di essere disonesti, e quasi tutti imbrogliano—almeno un po’. Ad eccezione di alcune deviazioni estreme ai due estremi, il comportamento di quasi ciascuna persona è guidato da due motivazioni opposte. Da una parte, vogliamo trarre beneficio dall’inganno e ottenere quanti più soldi e gloria possibile; dall’altro lato, vogliamo considerarci persone oneste e onorevoli. Tristemente, è proprio questo tipo di inganno di massa su piccola scala, e non i casi eclatanti, ad essere il più distruttivo per la società. […]

Sapendo che la maggior parte delle persone ingannano—ma solo poco—la domanda logica che ne consegue è cosa ci faccia ingannare di più o di meno. […]

Una cosa che aumentava l’inganno nei nostri esperimenti era la prospettiva di una ricompensa monetaria più ‘avanti.’ […] Un’altra cosa che incrementava l’imbroglio: avere un altro studente nella stanza [nell’esperimento] che stesse barando palesemente. […]

Altri fattori che hanno aumentato la disonestà nei nostri soggetti del test includevano indossare imitazioni di vestiti di marca, essere prosciugati da richieste di compiti difficili a livello mentale e pensare che i ‘compagni di squadra’ trarrebbero beneficio dalla menzogna di uno dentro una versione di gruppo del compito guida. […]

I risultati di questi esperimenti dovrebbero lasciar riflettere sulle modalità che usiamo attualmente per mantenere oneste le persone. La prospettiva di pesanti sanzioni o l’imposizione di un aumento, possono davvero rendere la persona meno predisposta a evadere le tasse, a compilare una richiesta fraudolenta di assicurazione, a raccomandare un investimento fasullo o a rubare dalla sua stessa azienda? Si può avere un piccolo effetto sul nostro comportamento, ma finirà con l’essere di poca importanza quando si troverà contro la forza bruta psicologica dello ‘Io sto solo ritoccando qua e là’ o ‘Tutti lo fanno’ o ‘È per un bene maggiore.’ […]

Questo esperimento ha ovvie implicazioni nel mondo reale. Mentre le lezioni d’etica e di formazione sembrano avere poco effetto o nessuno, i promemoria sulla moralità—diritti al punto dove le persone prendono una decisione—sembrano avere un effetto smisurato sul comportamento.”

Il mio commento: L’egoismo mente consapevolmente e inconsapevolmente poiché ha bisogno di vedere i benefici per sé stesso in ogni cosa, e soltanto questo conta per lui. La correzione è quella di cambiare i valori. Il valore dell’onestà e la possibilità di un’elevazione spirituale, devono diventare di valore superiore rispetto a quello del normale inganno. Ad ogni modo, solo lo sforzo per la ricompensa più alta, divenire più vicini al Creatore, può proteggere dall’egoismo naturale.
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