Le discese dei Kabbalisti

Quando un Kabbalista sperimenta uno stato di discesa spirituale, tutte le sue conquiste precedenti svaniscono dalla sua coscienza. Più in alto ascende, maggiore sarà per lui la discesa.

Ad esempio, una volta, Baal Shem Tov ha detto al suo assistente che voleva partire immediatamente per la Terra Santa. Quindi si imbarcarono sulla prima nave in partenza. Lungo il percorso, incontrarono una tempesta e la nave venne spazzata fuori rotta. Il terzo giorno, la tempesta si e placata e il mare si calmò.

Loro si fermarono su un’isola, e tutti andarono ad esplorarla, poiché quest’isola era sconosciuta ai marinai. Baal Shem Tov e il suo assistente vagarono lontani e si persero. Improvvisamente, furono attaccati dai banditi che li legarono e iniziarono ad affilare i loro coltelli.

L’assistente chiese a Baal Shem Tov di fare qualcosa subito. La sua risposta è stata, “proprio in questo momento, non ricordo nulla. Tutta la mia forza mi è stata tolta. Forse tu ricordi qualcosa di tutto ciò che vi ho insegnato? Ricordamelo.”

L’assistente rispose, “non so nulla neanche io. Tutto quello che ricordo è l’alfabeto”. Baal Shem Tov le gridò, “Perché non me lo reciti?”

L’assistente cominciò a recitare le lettere dell’alfabeto e Baal Shem Tov le ripeteva ad alta voce con grande ispirazione finché acquisirono di nuovo tutta la forza di resistenza e strapparono le corde.

Sentirono allora una campana suonare e videro il vecchio capitano apparire insieme ai soldati. Egli spavento’ i banditi liberando i prigionieri. A quel punto, tornarono indietro alla nave e in poco tempo arrivarono a Istanbul.
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