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Una prova di altruismo

Domanda: Che cos’è l’amore del Creatore?

Risposta: L’amore è l’opportunità di sentire la carenza di un altro (vaso) usando i miei vasi. Nel nostro mondo noi amiamo perché questo ci dà piacere: cibo familiare e delizioso, persone che ci compiacciono, i miei figli a cui sono naturalmente attaccato. Noi chiamiamo questo amore.

Ma l’amore spirituale non è quando io riempio i miei vasi con qualcuno o qualche cosa, ma quando sento i vasi degli altri. È completamente opposto a ciò che siamo stati abituati a pensare sul concetto dell’amore. Il mondo spirituale è opposto al mondo corporale. Se io mi preoccupo dei vasi degli altri e cerco di riempirli nel modo in cui lui vuole riempirli, significa che io amo quella persona.

Finché ci amiamo uno con l’altro va tutto bene, facciamo un accordo con il Creatore per poter sostenere questa relazione, anche se tutto cambia per differenti motivi esteriori. Non importa cosa succeda, io voglio mantenere la stessa forza di amore e connessione tra di noi.

La domanda è, come posso fare questo se all’improvviso io scopro che il Creatore è responsabile di tutti i miei problemi? Il mio fedele e amato compagno all’improvviso non mi guarda più e m’invia tutti i tipi di problemi e difficoltà. Mi tradisce in tutti i modi e fa tutto contro di me e diventa il mio principale nemico. E allora, come posso mantenere la buona attitudine verso di Lui in tali condizioni?

Ma l’adesione con il Creatore significa che io ho attraversato diversi stati e sono arrivato allo stato nel quale io non ricevo niente da Lui, niente oltre il sentimento di oscurità. Ma sopra tutto questo io costruisco una relazione di amore, dazione e connessione, nonostante i problemi e le sofferenze che Lui causa al mio ego. In uno stato del genere, si può chiamare adesione.

I vasi in cui io ottengo l’adesione devono essere ristretti e occulti. Sopra di loro c’è il mio Masach (schermo) e Luce Ritornante, e c’è adesione nei vasi di dazione.
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(Tratto dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 17.06. 2012, “Shamati n.76”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 05.07.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash “Per quanto riguarda l’ Amore degli Amici
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Il Libro dello Zohar, Bereshit Bet (Genesi 2), Lezione 133
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Baal HaSulam, TES, Parte 2, Histaklut Pnimit, Punto 64, Lezione 23
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KFS, “Introduzione al Libro dello Zohar”, Pagina 122, Punto 24, Lezione 9
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Cosa ci dà l’immigrazione?

Messaggio: Dopo l’inizio della crisi in Europa e USA si è verificato una rapida diminuzione del flusso di immigrati, la minore attrazione economica ha impedito lo spostamento demografico. Ma è avvenuta “la primavera araba”, sia in Europa che negli USA c’era la tendenza di flussi di rifugiati dai paesi del Medio Oriente.

La disoccupazione nei paesi sviluppati si mantiene ai livelli alti, cosa che non rende simpatici gli immigranti agli occhi della popolazione locale. L’olio sul fuoco dell’antipatia verso gli “invasori” lo versa anche la non conoscenza della lingua, della cultura del paese d’arrivo, ed anche la partecipazione degli immigrati giovani nei disordini di massa.

Nel mondo il lavoro è diminuito, ma le persone cercano un guadagno. Per via della crisi, agli immigrati diventa sempre più difficile sistemarsi con il lavoro. Una buona parte degli immigrati si possa trovare senza lavoro. Il vero problema diventano gli immigrati giovani, che non possono trovarsi un lavoro e che non studiano. Questo porta alla tensione sociale, perché anche tra la popolazione locale la disoccupazione è alta.

Il mio commento: Il lavoro non ci sarà. Le frontiere non si potranno chiudere. La tensione sociale crescerà, finché la “primavera araba” non arriverà sulle strade delle città di tutto il mondo. Per non far accadere questo bisogna valutare la situazione con chiarezza ed obbligatoriamente includere tutti gli immigrati nell’educazione integrale. La stessa cosa si propone di fare anche con la popolazione locale. Soltanto questo ricostruirà tutti i problemi di natura sociale.
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