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La chiave per la felicità

Domanda: Noi possiamo progredire nella felicità?

Risposta: Se una persona è immersa nel suo ego, nel suo desiderio di ricevere, egli certamente non potrà essere felice perché questo gli porterà solo dolore. Ma se egli supera il suo ego non preoccupandosi di ciò che accade dentro di lui, per vivere ad un livello superiore e identificarsi con l’attributo della dazione, con il mondo, con tutto ciò che lo circonda, egli può essere costantemente felice.

Questo può essere esteso fino al punto che egli non sentirà ciò che sta accadendo con il suo corpo per niente. Il corpo può morire, ma la persona non sente che appartiene più al suo corpo.

Ora identifichiamo noi stessi totalmente con il nostro corpo. Ma se riusciamo a svilupparci in modo che gradualmente ci allontaniamo distinguendoci da esso, col tempo fermeremo la sensazione che siamo legati ad esso del tutto. È come se io galleggiassi al di sopra di questo corpo, e infatti è così, perché mi identifico con l’attributo della dazione e vivo in esso, e questa è la chiave per avanzare nella felicità.

Io posso raggiungere questo se sono incorporato nell’ambiente e insieme ad altri costituisco una forza generale di gruppo che non è egoista, ma che è formata da tutte le nostre scintille spirituali che sono collegate sopra il nostro ego. Il nostro ego perde il suo valore e noi ci alziamo nelle scintille e li vediamo come priorità assoluta. Come risultato noi iniziamo a vivere in queste scintille che sono collegate e creano un armoniosa forza di gruppo.

Inoltre, sviluppando la forza della dazione reciproca, che significa che noi possiamo richiedere questa forza di dazione dal campo di forza superiore, dal Creatore, noi possiamo costantemente sentirci felici. Tutto dipende da come una persona dirige se stessa rispetto al gruppo e da come il gruppo si dirige rispetto al Creatore, per quanto riguarda il campo della dazione e dell’amore.

Questo è l’unico fattore che determina tutto. Devo staccarmi dal mio “sé” e innalzarmi al livello di “noi”; e tutto verrà accettato con gioia! Non è semplice, ci sono salite e discese, ma questo è il modo in cui avanziamo. Ogni volta noi riceviamo un ego aggiuntivo, un ulteriore desiderio di godere, in modo che diventiamo sempre più forti e ci colleghiamo di più al campo della dazione. Questo è l’unico modo per avanzare.

Se una persona si identifica con l’obiettivo, egli accetta tutto ciò che le accade nel percorso con gioia perché capisce che è un mezzo per raggiungere l’obiettivo.

Ma se una persona pensa solo sul suo stomaco — assorbito in se stesso, incapace di elevarsi al di sopra di se stesso, poi certamente camminerà con una faccia acida, soffrirà in vita e avrà sempre lamentele circa l’ambiente, circa il gruppo, gli amici, il Creatore e l’insegnante — tutto dipende da come una persona ha lo scopo di se stesso.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21.06.2012, Shamati 30)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 03.07.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 13
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Il Libro dello Zohar, Bereshit Bet (Genesi 2), Lezione 131
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Baal HaSulam, TES, Parte 2, Histaklut Pnimit, Punto 64, Lezione 21
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KFS, “Introduzione al Libro dello Zohar”, Pagina 118, Punto 17, Lezione 7
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Domande riguardo al Congresso di consolidamento nel Nord di Israele
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Un embrione: Un estraneo o un nascituro, dalla Terra o dall’Alto?

Dalle notizie (New Scientist): “E’ uno dei più grandi misteri della gravidanza: come un feto evita di essere attaccato dal sistema immunitario della madre”. …

“Il corpo materno normalmente risponde a cellule o tessuti estranei attraverso il rilascio di molecole che promuovono l’infiammazione e richiama le cellule immunitarie (cellule T) per distruggere gli invasori. Ma durante la gravidanza questo processo si spegne. Questo significa che nonostante sia contenuto materiale genetico dal padre, l’embrione si può stabilire nell’uretra materna e crescere sicuro senza avere risposte immunitarie. …”

“Il team di Erlebacher (Adrian Erlebacher alla New York University School of Medicine e colleghi) trovarono queste cellule della caduca, il contorno dell’uretra dove si impianta l’embrione, che non producevano gli usuali segnali chimici causanti infiammazioni e promozione di cellule T in quella zona. Ispezioni ravvicinate di queste cellule deciduali rivelano cambianti nella struttura del DNA attorno ai geni che generalmente producono questi segnali chimici, facendo sì che rimangano silenti. …”

Il mio commento: L’annullazione della sintesi delle proteine per la segnalazione del corpo estraneo avviene sotto l’influenza di forze “innaturali” di amore e dazione, che crescono nel corpo egoista in relazione alla sua progenie che si sviluppa in questo. Esso è dovuto alla penetrazione della Luce superiore nel desiderio che questa ha creato nella prima delle quattro tappe dell’espansione della Luce. E la Luce nel desiderio dà al desiderio la Sua proprietà, la proprietà di creare, la quale è simile al processo di riproduzione, gestazione e nascita.

Il processo di concepimento, nascita, allattamento e apprendimento è simile all’atto di creazione del Creatore. Avviene nella fase 2, Bina che vuole essere come la fase 0, Keter. Così, ad un livello istintivo del desiderio (0-1-2-3), la creatura, che è forzata dal desiderio, diventa simile al Creatore. E nella quarta parte del suo sviluppo, si sforza nel diventare come il Creatore consciamente, nel conseguire la Sua attitudine verso le creature e in comparazione a se stessa, nel processo della sua correzione; questo è riproduzione spirituale, sviluppo dell’anima: la sua concezione, sviluppo prenatale, nascita, allattamento e crescita, fino alla piena equivalenza con il Creatore.
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