Siamo cervelli viventi

Nelle notizie (da The New York Times): “I ricercatori hanno scoperto che le parole che descrivono il movimento stimolano anche delle regioni del cervello distinte dalle aree di elaborazione del linguaggio. In uno studio condotto dalla scienziata cognitiva Véronique Boulenger, del Laboratorio di Dinamiche del Linguaggio in Francia, venivano esaminati i cervelli dei partecipanti mentre leggevano delle frasi come ‘John prese l’oggetto’ e ‘Pablo calciò il pallone.’ Le scansioni hanno rivelato delle attività nella corteccia motoria, che coordina i movimenti del corpo. Inoltre, quest’attività era concentrata in una parte della corteccia motoria quando il movimento descritto era in relazione alle braccia ed in un’altra parte quando il movimento in questione riguardava le gambe.

“Il cervello, a quanto pare, non fa molta distinzione tra il leggere un’esperienza e incontrarla nella vita reale; in ogni caso, vengono stimolate le stesse regioni neurologiche.”

Il mio commento: Noi esistiamo come creature eterne nello spazio eterno dal quale percepiamo dei frammenti in conformità al nostro sviluppo. La Kabbalah è progettata per svilupparci verso la piena rivelazione di tutto ciò che esiste. In base allo sviluppo acquisito, noi cambiamo il senso di noi stessi e del mondo attorno a noi, fino alla sensazione che ogni cosa esiste in un solo insieme: tutto l’infinito. Attualmente stiamo vivendo una fase di transizione della percezione dalla nostra dimensione (tridimensionale, tempo-movimento-spazio- la fonte dell’esistenza) verso una dimensione deci-dimensionale (tre linee, Tzimtzum Bet, etc) ed infine, al termine della correzione, verso l’infinto.
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