Dal 1960 l’umanità ha smesso di svilupparsi

Opinione (P. Till, investitore , l’ex direttore generale di PayPal, fondatore di Palantir, insegnante presso Stanford): Fino alla rivoluzione tecnologica le persone facevano soldi, prendendoli dagli altri. Dall’invenzione del motore a vapore alla fine del 17° secolo fino al 1960 il progresso tecnologico è stato colossale. La rivoluzione tecnologica ha portato dei cambiamenti: i soldi si potevano ottenere non rubando ma guadagnando attraverso il commercio.

Lo zenit dell’ottimismo riguardante il futuro della tecnologia è stato nell’anno 1960. Le persone credevano nel futuro, erano convinti che la successiva metà del secolo sarebbero stati anni di progresso tecnologico senza precedenti.

Ma è successo il contrario: bisogna lavorare di più e più a lungo ed il riempimento materiale diventa sempre di meno. Il progresso degli ultimi 200 anni va velocemente calando e viene sostituito con la crisi, che implica la necessità di rivedere lo scopo dello sviluppo dell’umanità.

Il mio commento: Dagli anni successivi al 1960 lo sviluppo non va a favore dell’uomo. C’è bisogno di elevarsi al prossimo livello e darsi come scopo il raggiungimento di altri valori, tranne quelli materiali che non possono più soddisfarci, non si sviluppano a nostro favore.
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