Il ritorno del crollo globale

Opinione (М. Keisy, redattore principale in Dow Jones e al Wall Street Journal): Nell’esperienza annuale mondiale il 2009 è stato l’anno più disastroso. Oggi noi ci troviamo al confine con la stessa cosa, la caduta continua e questo minaccia tutto il mondo.

L’attrito ha trasformato il crollo della zona euro in una probabilità reale. Se si arrivasse fino a questo, allora sarebbe una catastrofe globale. Il sistema bancario internazionale è troppo interconnesso per poter sopravvivere ad un fenomeno del genere, senza grandi perdite e deflussi estremi di capitale.

I governi avrebbero dovuto lasciare da parte i loro compiti interni ed occuparsi di azioni di coordinamento, liberalizzare il mercato, coordinare la politica sociale di moneta, sviluppare un sistema centrale di conservazione delle riserve valutarie, per far perdere al dollaro il suo dominio insano.

Il mio commento: Le soluzioni proposte possono essere presenti solo sulla carta, in quanto non appena si passa all’azione di cambiamento, tutti minacciano di crollare completamente. Proprio con questo si può spiegare la mancanza di azioni da parte dei governanti dell’UE.
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