Consumo ragionevole

Domanda: Supponiamo di dividere a metà l’orario per un certo lavoro. In altre parole una persona lavorerà quattro ore e passerà quattro ore a studiare. Dovremo decrescere i salari delle persone, ma far questo gradualmente e garantire uno standard minimo per vivere?

Risposta: Penso che, dopo parecchi mesi, potremo fare un lavoro con loro completamente diverso. Saremmo in grado di iniziare la transizione della città, di tutti i suoi servizi e relazioni sociali, al consumo ragionevole. Il consumo ragionevole avviene quando ci si occupa di tutta la città in modo tale che le persone abbiano un livello normale di vita e non solo uno standard minimo, un livello almeno normale. Si crea un certo paniere per i consumi e ci si assicura che l’intera popolazione lo riceva in un certo contesto, come per esempio se si partecipa all’ educazione, alla formazione, a certi tipi di produzione, ai lavori pubblici. Per esempio per una persona coinvolta nei servizi sociali che deve rimanere al proprio lavoro. Poi, gradualmente tutti giungeranno ad un livello normale di consumo.

Domanda: La quantità normale di consumo varierà secondo l’età ed il genere?

Risposta: Penso che questo dipenda solo dai bisogni fisici e fisiologici di ciascuno e mai dalla sua posizione nella società.

Domanda: C’è un modo di calcolarla? E’ che da persona pratica come sono già mi immagino una coda di persone.

Risposta: Non ci sarà una coda. Dobbiamo creare un servizio comune che semplicemente darà a ciascuno tutto quello di cui ha bisogno. La fornitura minima sarà sotto forma di quanto una famiglia ha bisogno per esistere e forse una parte in denaro.

Domanda: Comunque una città ha dei fondi come le pensioni ed i contributi federali per I bambini.

Risposta: No, stiamo dicendo che vogliamo provare una transizione graduale dell’intera popolazione ad un tipo completamente diverso di esistenza. Che cosa una persona ha veramente bisogno in temimi di soldi quando ha tutti i servizi? Stiamo parlando di una città che vive all’interno del suo sistema chiuso e di un minimo standard di vita che bisogna assicurare alle persone, con la certezza che, assieme all’educazione, non avranno la possibilità di trarne un profitto. Questo potrà essere evitato solo attraverso una disposizione della natura.
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(Da Kab.Tv “La città sperimentale – La soluzione della Crisi” 2.03.2012)

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