Il sapore di nuove sensazioni

Domanda: Una persona ha bisogno di aprirsi sottilmente per assaggiare il sapore della sua stessa esistenza, il sapore dell’integralità. Com’è possibile fare questo? Da dove cominciamo?

Risposta: All’inizio, noi usiamo giochi nel processo di insegnamento. I giochi mostrano quanto noi perdiamo nella nostra intenzione dall’essere individualisti e quanto ne guadagniamo se partecipiamo assieme.

Quando partecipiamo assieme, noi non connettiamo il nostro impegno o la nostra conoscenza, ma diamo preferibilmente la nascita a qualcosa di nuovo: una nuova forza, una nuova conoscenza, nuove opportunità, e più importante, una nuova sensazione che esiste tra noi. E noi tutti esistiamo in questo assieme.

Dall’interno di questa nuova partecipazione, non cominceremo ancora a sentire il “noi” fino a che il totale degli individualisti non si accorpi insieme. Quando noi usciamo da noi stessi, gli individualisti, andiamo al prossimo stato di integralità che è chiamato Adam (Uomo o Umano). Noi dobbiamo provare a cominciare a sentirlo. Ma questa è la messa a punto.

Domanda: Qual è il primo gradino per cominciare a sentire questo?

Risposta: Io penso che sia costruito nella conversazione, nella comprensione e nella mutua partecipazione. Un tipo di comunanza viene creata gradualmente, un qualcosa di profondo, un’interna, non verbale mutua comprensione, quando loro cominciano a sentire cosa li tiene insieme, cosa è in comune tra loro.

E’ un obiettivo in comune. Ma non è un obiettivo individuale di ognuno di noi; questo obiettivo è al di sopra di noi: armonia con la natura che noi dobbiamo comprendere, cogliere il suo significato, le sue caratteristiche, la sua relazione con noi, e la via in cui noi entriamo ed esistiamo in esso. Comunque, noi esistiamo in questo grazie alla connessione tra di noi. E’ specificamente la connessione tra noi che crea il “contorno” tra noi. E’ specificamente la connessione tra noi che crea il “contorno”, il “sottofondo”, il nostro sensore integrale. Con il suo aiuto noi possiamo sentire la natura integrale rivelata nella nostra sensazione mutua, come se fosse tra noi.

Allora, noi cominciamo a sentire il pensiero, l’intelligenza, l’obiettivo, il piano, e gradualmente, noi cominciamo a raggiungerlo. Dietro sensazioni che questo esiste, io comincio a raggiungerlo, a scoprirlo, ma io lo scopro all’interno di esso, attraverso la nostra sensazione comune. Tutti insieme, io comincio a scoprire questo sempre più.

Noi cominciamo a condividere le nostre impressioni emozionali e ne discutiamo da un punto di vista logico: Che cosa è questo piano? Cos’è questa forza che opera su di noi e gli altri? Come la nostra percezione del mondo cambia quando cominciamo a sentire la forza interiore della natura, che, apparentemente, esiste qua dentro, e tutto il nostro mondo è come se mentisse alla base, durante il quale costituisce un’interconnessione di forze che tirano su il mondo intero e lo governano. Quindi che forza è? Che cos’è quest’energia?

Quando noi cominciamo a chiarificare questo tra noi, tra gli amici, ognuno di noi arriva, prima di tutto, a questa conoscenza condivisa e riceve da ognuno sentimenti addizionali e l’intelletto. E attraverso queste sensazioni condivise e l’intelligenza noi cominciamo a raggiungere l’armonia e la forza integrale della natura, che mai potrebbe essere scoperta e raggiunta da soli.

Questa discussione dovrebbe avere luogo per un pò di ore in un gruppo di dieci persone e due istruttori, in un ambiente calmo, con materiali specifici di lettura.
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(Da  Una conversazione sull’Educazione integrale” nr.17, 28.02.2012)

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