Guardare il gruppo nella luce dell’amore

Domanda: Quali sforzi dovrebbe fare il gruppo al fine di conseguire la correzione nello stesso lasso di tempo in cui i suoi membri scoprono la saggezza della Kabbalah?

Risposta: Gli sforzi dovrebbero essere di non giudicare qualsiasi membro del gruppo secondo lo stato in cui ognuno si trova. Siamo tutti “stracci”, come usava dire Rabash; siamo tutti non corretti. Tutti i peccati e gli attributi negativi sono in ciascuno di noi.

La persona che raggiunge i livelli elevati spirituali scopre il disgusto e i desideri di repulsione che egli ha ed è sconvolto dal fatto che egli può avere tali desideri. Gli è anche impossibile immaginarli! Come risultato della frantumazione, ognuno ha tutti i tipi di desideri dentro di lui. Pertanto, non dobbiamo vedere nessun altro come corrotto.

“Dobbiamo prenderli uno per uno e conoscerli.” Se vedo un difetto in qualcuno, è solo perché io sono corrotto. Se io fossi corretto, avrei potuto vedere l’altro secondo il mio livello di correzione, come totalmente corretto, perché tutti questi gradi esistono già. Quello che vedo ora è il riflesso del mio ego. È il mio ego che raffigura questa immagine per me.

Quindi il lavoro principale del gruppo è di accettare ogni membro come il suo bambino amato. Non importa quello che fa: se egli non vi dà tregua, e fa un pasticcio, se vi rompe tutto, voi dovete sapere che è il vostro bambino. Questo è il modo in cui si dovrebbe trattare l’amico. Questo è un segno di amore.

Io parlo qui di un amico e questo significa che una persona può trattare gli altri in questo modo, e non di qualcuno che è appena entrato per unirsi al gruppo. L’aiuto reciproco significa considerare gli stati personali di ciascun individuo.
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(Dalla lezione 2 del Congresso di New Jersey, 12.05.2012)

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