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Congresso in New Jersey – 11/13 Maggio 2012

Congresso in New Jersey – Lezione 1  “L’Essenza della Kabbalah”
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Congresso in New Jersey – Lezione 2 “L’equilibrio attraverso la connessione tra di noi come soluzione alla crisi e l’ascesa alla dimensione superiore”
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Congresso in New Jersey – Lezione 3
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Congresso in New Jersey – Lezione 4
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Congresso in New Jersey – Lezione 5
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Congresso in New Jersey – Workshop 1
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Congresso in New Jersey – Workshop 3
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Il corso Essere Uomo – 15.05.2012

Il corso: “Essere uomo”
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La funzione della mente

Domanda: Non capisco la funzione della mente. Come la si cancella e cosa si può fare con la mente?

Risposta: Abbiamo bisogno della mente solamente per esprimere nel modo giusto i sentimenti, le diverse relazioni, trarre le conclusioni, e poi ancora una volta attivare i sentimenti. La mente funziona in mezzo alle sensazioni: sensazioni – mente, sensazioni – mente. La mente esprime quello che sento, le conclusioni che dovrei trarre da queste sensazioni e come connettermi a nuove sensazioni. L’alternanza della mente e delle percezioni avviene nello stesso modo in cui si ha l’alternanza tra ascese e discese. Possiamo controllarla, e arriveremo a farne l’abitudine.

Domanda: Sappiamo che la mente è al servizio delle sensazioni. Come facciamo a sapere se le nostre parole arrivano dalla mente o dai sentimenti? Qual è la differenza?

Risposta: Se abbiamo bisogno di esprimere i sentimenti dopo averli provati, lo facciamo con la mente, li generalizziamo, li differenziamo, dopo di che soltanto esprimeremo il pensiero adatto.
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(Dal Congresso di Vilnius del 25.03.2012, Workshop 4)

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Laitman blog: Risolvere i problemi

Lezione quotidiana di Kabbalah – 15.05.2012

Scritti di Rabash, Igrot, Lettera 18
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Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 80, Articolo “Bet Reshit, Punto 342
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TES, Parte 7
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Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 364, Punto 133, Lezione 59
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Allenamento psicologico

Noi dovremmo provare a mettere in pratica il sistema che ci è stato offerto dai Kabbalisti, il metodo che possiede la capacità di cambiare il mondo.

Noi tentiamo di mettere in pratica il consiglio dei Kabbalisti come sola possibilità per il nostro inizio di sentire il nostro prossimo passo, l’unità, al di fuori di questo regno materiale.

In questo tempo, le persone cercano di essere minimamente connesse ed equilibrate con la natura integrale. Tuttavia, attraverso la nostra unità con gli altri, nel grado degli sforzi che applichiamo per connetterci con la natura eterna e globale e della nostra ispirazione di sentirla come qualcosa di tangibile tra noi, probabilmente finiremo con lo sperimentare una sensazione genuina di dazione ed amore, un sentimento caldo, un’onda che ci abbraccia tutti.

Questa forza è stata nascosta a noi fin qui, ma essa può apparire se noi tutti ci sforziamo per essa. Se noi abbiamo anche un minuscolo desiderio di raggiungere questo stato che in realtà ci è stato concesso e se facciamo uno sforzo di unirci, possiamo essere sicuri che già possediamo tutti i prerequisiti necessari per raggiungere l’unità.

Tutto quello che dobbiamo fare è desiderare di acquisire una sensazione di unità utilizzando le possibilità che abbiamo già ricevuto. La nostra aspirazione dovrebbe essere diretta a vedere e sentire il potere che riempie l’intero universo. Allora, realizzeremo che siamo piazzati all’interno del Kli unito (vaso) che è riempito di calore, Luce e dazione, come un feto nel grembo materno.
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(Dal Congresso di Vilnius del 23.03.2012, Lezione 1)

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L’ambiente crea la consapevolezza

Nelle News (Socioline.ru): Gli psicologi e sociologi hanno a lungo detto che i comportamenti antisociali si possono espandere come delle epidemie, ma questa teoria è sempre stata controversa. Gli esperimenti hanno dimostrato che le persone violano frequentemente le norme comportamentali accettate quando vedono che altri lo fanno. Il “cattivo esempio è contagioso” è interpretato ampiamente: vedere qualcuno violare leggi accettate, fa sì che le persone permettano a se stesse di violare altre leggi.
In base alla teoria “della finestra rotta” di James Q. Wilson e George I Kelling:

A livello della comunità, il disordine e il crimine sono inestricabilmente collegati, in un tipo di sequenza di sviluppo. Gli psicologi sociali e gli ufficiali di polizia tendono a concordare che se una finestra in una costruzione è rotta e rimane così, senza essere riparata, anche le altre finestre saranno rotte molto presto.

Questo è vero in quartieri alti così come nei bassifondi. La rottura delle finestre non succede necessariamente a larga scala perché in alcune aree gli abitanti sono determinati rompi-finestre, mentre in altri, gli abitanti sono amanti delle finestre; piuttosto, una finestra rotta è segno che nessuno s’interessa, e quindi romperne delle altre non costa niente.

Ma il vandalismo può accadere là dove le barriere comunitarie – il senso dell’interesse comune e l’obbligazione di civiltà – sono abbassate da azioni che sembrano indicare che “nessuno s’interessa”. Noi suggeriamo che un comportamento “trascurato” conduca anche alla rottura del controllo comunitario. Un quartiere stabile dove le famiglie s’interessano delle proprie abitazioni, dei figli dei vicini, e confidenzialmente disapprovano degli intrusi non graditi che nel giro di pochi anni, o addirittura di pochi mesi potrebbero cambiare la zona in un posto inospitale e in una giungla spaventosa. Un posto di terra è abbandonato, ci crescono delle erbacce e le finestre sono rotte. Adulti che si fermano e sgridano bambini chiassosi, i ragazzi, incoraggiati diventano più turbolenti. Le famiglie escono, quelli che sono soli entrano. I teenager si riuniscono fuori dal negozio all’angolo. Il negoziante chiede loro di andarsene, loro rifiutano. Inizia una lite. La sporcizia si accumula. Le persone bevono davanti a un negozio, un ubriaco cade a terra e  si addormenta. I pedoni vengono avvicinati dagli accattoni.

Il mio commento: L’ambiente forma la consapevolezza ed il comportamento delle persone, che non sono capaci di resistere alle condizioni ambientali. L’abilità di formare te stesso in base al tuo desiderio e decisione arriva a trovare un ambiente adeguato che ti possa formare. Perciò, il libero arbitrio è scegliere chi ti possa “plasmare”.
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