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Congresso in Brasile – 4/5/6 Maggio 2012

Congresso in Brasile – Lezione 1
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Congresso in Brasile – Workshop 1
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Congresso in Brasile – Lezione 2
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Congresso in Brasile – Lezione 3
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Congresso in Brasile – Lezione 4
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Congresso in Brasile – Workshop 4
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Congresso in Brasile – Lezione 5
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Congresso in Brasile – Workshop 6
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Una ragnatela di connessioni

Domanda: Ci dev’essere sempre una connessione tra un uomo e una donna. Quando è tra figlio e madre, questa connessione è dell’amore del figlio verso la madre e della madre verso il figlio. Quando è tra marito e moglie, è dell’amore della moglie verso il marito e dell’amore del marito verso la moglie. Quando è degli amici che compartono un’aspirazione e un traguardo, ci dev’essere simpatia e amicizia tra di loro. Che tipo di connessione dovremmo avere noi?

Risposta: Nel nostro mondo, la connessione tra madre e figlio, o tra uomo e donna e cosi via, viene dal nostro essere nello stesso livello egoistico e cerchiamo di ottenere qualche cosa da questo. Ci sono solamente due di noi che esistono: un marito e una moglie o una madre e un figlio.

Ma nel nostro caso siamo in tre: uomini, donne, e la forza superiore –il Creatore. In Lui, tutti e tre si riuniscono insieme in amore reciproco. Non è mai due di noi che si connettono! Questo non è amore animale ne dipendenza fisica. Ci lega insieme unicamente perché abbiamo uno scopo, e in esso, noi ci connettiamo insieme in un singolo tutto. È per questo che è un sentimento completamente diverso, che non ha niente in comune con l’attrazione animale di uno verso l’altro.

Scusate se sto dicendo questo riguardo al sentimento di una madre verso il figlio, per esempio, ma basicamente è quello che esiste nel livello animale.

Ma qui unicamente il Creatore e nient’altro ci costringe ad avere questa connessione. È solamente il Creatore perché noi chiediamo a Lui di manifestarsi tra di noi. Saremmo degli assoluti estranei senza di Lui. In altre parole, ogni volta che c’è una relazione tra di me e il mio amico, uomo o donna, io immagino la rivelazione del Creatore tra i noi.
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(Tratto dalla lezione n.2 del Congresso di Vilnius, 23.03.2012)

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Guaritori del mondo

Domanda: Molta rabbia e furia fremono sotto la superficie del mondo d’oggi. Sembra che sta arrivando un’esplosione.

Risposta: È vero. Adesso tutti parlano della crescita dopo-crisi, anche se c’è qualcosa di esplosivo nel mix. Dopo tutto, la crisi non è scomparsa e la pressione sta aumentando.

Dato lo stato delle cose, dobbiamo lavorare instancabilmente nello spiegare ciò che sta accadendo. Dobbiamo presentare alle persone le cause e le soluzioni, che non è per niente come immaginano.

In realtà non abbiamo molto da scegliere. Nessun progresso farà diventare tutti ricchi semplicemente perché non ci sono risorse a sufficienza. Al contrario, le masse diventeranno sempre più povere, anche se sarebbe desiderabile evitarlo. Ci rimane una terza opzione: livellare lo standard di vita a un livello accettabile. Dobbiamo arrivare a questo. Allora saremo più o meno uguali uno con l’altro e più in equilibrio con la natura.

Oggi semplicemente non pensiamo a quello che accadrà tra dieci o vent’anni. È come se l’umanità fosse cieca: abbiamo finito tutte le nostre risorse e pretendiamo che niente sia successo. È veramente un tempo speciale. Come un bambino disabile, stiamo incautamente tagliando il ramo sul quale siamo seduti, e in questo modo privandoci di avere un futuro. Alla fine rimarremo senza niente.

Tuttavia, nessuno può fermare il corso degli eventi. Per il contrario, quei pochi che prendono delle decisioni sono coloro che promuovono il consumismo. In realtà, l’angelo della morte ci sta dando una goccia di veleno sul bordo di una lama, e noi stiamo chiudendo gli occhi e aprendo la bocca.

L’unica soluzione è la spiegazione, la propaganda. Naturalmente sembra alquanto inefficace in questo banchetto globale che sta rovinando e inquinando il pianeta. Ad ogni modo è cosi. Dobbiamo fare quanto sia possibile. La pressione sta aumentando. Stiamo attraversando una specie di “periodo d’incubazione” di una malattia, e più tardi scoppierà l’epidemia. In questo periodo pericoloso dobbiamo lavorare il più possibile con il mondo, usando tutti i canali accessibili. C’è sempre qualche cosa da aggiungere, e il nostro lavoro porterà certamente dei frutti.

Per quanto riguarda l’esplosione incombente, è difficile dire come sarà. Una delle possibilità è una guerra, con lo scopo di distrarre le persone dai problemi originali. Io spero che non succeda, tuttavia, questi piani ovviamente vengono nutriti. Dopo tutto, la situazione sta diventando molto brutta, e la stanno portando al limite, al punto di un debito incredibile e a uno squilibrio terribile.

Dobbiamo usare tutta la nostra forza per divulgare il nostro materiale alle masse e a fortificare la nostra connessione interiore uno con l’altro. Solo allora il sistema generale inizierà a rivelare la Luce, che è la fonte di tutto.
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(Dalla quinta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 16.04.2012, Gli scritti di Rabash)

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