Le tre identità dell’educatore

Domanda: Come possiamo noi e il mondo intero conoscere la rete inseparabile che ci collega?

Risposta: Per poter farlo, noi rafforziamo la nostra connessione con le persone, con il mondo. Questa ricognizione passerà a loro attraverso di noi. Conoscere il sistema generale significa conoscere la connessione tra tutte le sue parti, e questa connessione si raggiunge dedicando se stessi alla divulgazione.

Dobbiamo comprendere le masse: la loro natura, il loro carattere e i loro quesiti, e da questo adattare il nostro approccio a loro. Interiormente dobbiamo agire come adulti che giocano con dei bambini, con la chiara intenzione e conoscenza di quello che vogliamo raggiungere con questo gioco.

Domanda: Dobbiamo insegnare alle persone le leggi del sistema integrale in aggiunta all’importanza di una buona relazione reciproca con gli altri?

Risposta: Questo viene chiamato educazione, e in questo l’educatore si differenzia dall’insegnante. Un insegnante presenta fatti, formule, grafici, ecc. Lui insegna agli studenti i risultati delle ricerche. Dall’altra parte, l’educatore tratta gli studenti in maniera più astuta, in maniera a doppia faccia. Un educatore ha due parti, due identità, una che scende al livello degli studenti per poter connettersi con loro, mentre l’altra ha una chiara intenzione, sapendo dove e a che cosa vuole portare gli studenti. L’educatore stesso è la terza identità, e nessuno sa il suo livello. Questo significa che il ruolo dell’educatore è, da una parte vedere il livello degli studenti, e dall’altra parte, vedere il livello al quale può innalzare gli studenti e collegare i due livelli, insegnare agli studenti a spostarsi da un livello all’altro, e a spronargli a farlo.

Un educatore ha un ruolo speciale e ha bisogno di una preparazione speciale per presentarsi davanti a un pubblico. Dovrebbe sapere che cosa dare e che cosa nascondere, come giocare e come mettere delle maschere, come delle volte pretendere di non capire, e alcune volte apparire strano, astuto, ecc. …in questa maniera si permette allo studente di attraversare degli stati che ti riguardano, al materiale, al Creatore, e al mondo. Uno “studente” è qualcuno che desidera con maturità di accettare tutte queste forme dall’educatore, sapendo che tutto è a suo favore. Dall’altra parte, un insegnante semplicemente insegna delle leggi agli studenti.

Sulla rete che ci collega tutti, senz’altro spieghiamo le sue leggi. Spieghiamo il mondo in cui viviamo, la crisi globale che deriva dal fatto che la natura è globale, e quindi c’è una connessione reciproca e interdipendenza tra tutte le sue parti, e che l’uomo è la ragione per la quale tutto sta accadendo perché non è connesso alla natura, e che per poter risolvere la crisi dobbiamo unirci. Tutto questo, senz’altro, è parte del nostro programma.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 08.04.2012, Gli scritti di Rabash)

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