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Un approccio olistico

Domanda: Quando eravamo piccoli, i nostri genitori ci hanno insegnato a trattarci bene uno con l’altro. E adesso abbiamo bisogno di un ambiente, che seguirà lo stesso pensiero. Ma lei ha detto anche che dobbiamo trattare la natura come un insieme. Che cosa significa?

Risposta: Non dovremmo proteggere la natura inanimata, vegetativa e animata? Non dovremmo amarla? Amare la natura significa vivere in essa senza cercare di prenderci tutto il possibile da lei. “Facciamo saltare la montagna, prosciughiamo il mare, facciamo tutto quello che ci porti un beneficio…” No, noi dobbiamo avere un atteggiamento equilibrato verso tutto.

Gli ecologisti sono stati sconfitti, ma noi avremo successo perché diciamo: “La natura è bilanciata. Allora, prima di tutto sperimentiamo in noi ciò che questo significa. Cerchiamo di sentire tra di noi ciò che significa essere in equilibrio, di proteggere tutto in natura, e di prendere da essa unicamente quello che ci serve per la nostra sopravvivenza.” Gli animali agiscono cosi in maniera naturale.

Questo è parte dell’educazione integrale. E aiuterà senz’altro la gente anche ad avere un atteggiamento giusto verso l’ambiente naturale. È impossibile insegnare alle persone unicamente a trattarsi bene uno con l’altro; devono anche imparare ad avere un atteggiamento gentile e adeguato verso la natura, alla nozione attuale di “natura”.

Dopotutto, siamo nel processo di sviluppo, e qualcuno ci dirige e ci spinge. Da dove viene questo? Che tipo di forze ci stanno sviluppando? Dove risiede il mio domani? Potrebbe non essermi familiare, ma ci sono delle persone che lo rivelano e che possono percepirlo. Vediamo davanti a noi un processo causale, passo dopo passo; vediamo che la natura si evolve consistentemente e ogni dettaglio in essa dipende da altri dettagli. Einstein voleva veramente conoscere la formula universale e comune della natura, la scienza è familiare a questo principio, la scienza sta attenta alle influenze reciproche di tutte le parti della natura sulle altre.

E noi non siamo un’eccezione. E quindi, mentre impariamo a unirci, quest’unione include la natura come un tutto, insieme con la sua legge che comprende tutto, che sviluppa noi e tutto il resto. La società umana non è la sola cosa da sviluppare, anche la natura vegetativa e animata si sviluppano, anche se in maniera molto più lenta. L’intero universo è nello stato di sviluppo. Dove è diretto? Noi non lo sappiamo, ma il fatto rimane: L’universo si sta espandendo, e sperimentando processi diversi, e nessuno di questo è accidentale, anche se noi ancora non possiamo comprenderli. Mentre avanziamo, impariamo che c’è una legge della natura occulta qui.

Alla fine noi vediamo che tutte le leggi sono ovviamente tessute in una sola, anche se la connessione tra biologia, zoologia, botanica, mineralogia, uomo, stelle e altre cose scappano da noi. Noi non siamo capaci di vedere le reti che collegano tutto, ma essenzialmente tutto è una singola Natura, e non è divisa in diversi segmenti. E per questo motivo che dobbiamo avere un approccio olistico, d’interezza verso essa. Inoltre, noi siamo una sua parte inseparabile. La vita stessa lo dice: Studia i fatti e non le argomentazioni di qualcuno.

È come se esistessero due direzioni:

  • Puoi formare una buona attitudine verso la società umana e poi giustificare la devastazione della terra per il bene comune;
  • O in forma inversa, puoi dare priorità alla protezione ambientale e negare le persone.

Invece, io dico “No, l’approccio deve essere d’interezza, “rotondo”. Ci è richiesta una singola attitudine verso tutto. Dopo tutto, l’uomo è parte della natura, e quindi lui deve avere un’attitudine uguale verso la società, la famiglia, e la natura come un tutto. Dobbiamo raggiungere l’equilibrio tra tutte le parti. L’equilibrio è inerente alla natura, e quindi noi osserviamo questa legge”.

È anche bilanciato dall’influenza reciproca e il movimento dei pianeti, delle stelle e delle galassie. E ogni interferenza con la natura si riflette nelle varie parti. Allora, noi abbiamo bisogno di comprendere il nostro posto nel sistema e costruire un’attitudine adeguata.
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(Tratto dal programma di Kab.TV “Una nuova vita”, episodio n.11 del 09.01.2012)

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La nostra nuova casa

Una Lettera dal Dr. Michael Laitman

Cari amici!

Mi rivolgo personalmente da parte della direzione di “Bnei Baruch” ai miei studenti, agli amici e a tutti coloro che possono aiutarci. La nostra storia è cominciata venti anni fa. In questi anni è stato fatto molto; ci siamo sviluppati in Internet, oggi il nostro sito è riconosciuto come uno dei più grandi del mondo, trasmettiamo le lezioni del mattino, tradotte in dozzine di lingue, ed abbiamo un canale televisivo che trasmette 24 ore al giorno; migliaia di persone hanno completato dei corsi nel nostro learning center. Divulghiamo giornali, libri, riviste; facciamo film, organizziamo congressi in Israele ed in tutto il mondo. Ci sforziamo altruisticamente di divulgare la più elevata conoscenza sull’unità del mondo.

In questi 20 anni, siamo cresciuti da un gruppo di 10 persone a molti gruppi e centri dislocati in tutto il mondo. Da un piccolo appartamento, ci siamo spostati in un palazzo a due piani che abbiamo affittato negli ultimi 10 anni. Esso ospita il nostro ufficio per la creazione e divulgazione delle informazioni sulla Kabbalah, il nostro studio televisivo ed il centro dove creiamo, produciamo, trasmettiamo e traduciamo in molte lingue un numero sempre crescente di programmi e tre ore di lezione quotidiana di Kabbalah. Abbiamo raggiunto il punto in cui abbiamo superato l’attuale capacità, infatti siamo forzati a lasciare questo edificio. Dopo l’insistenza delle organizzazioni responsabili per gli incendi, la sicurezza degli impianti elettrici ed il ministero dell’igiene e della salute (cucina, ecc.), non possiamo più restare qui.

Abbiamo valutato che per il trasloco, l’allestimento dell’impianto di trasmissione e la sistemazione in un nuovo posto andremo a sostenere una spesa di circa 1 milione di dollari ed una spesa per l’affitto per i prossimi 10 anni di circa 3,5 milioni di dollari. Valutando e considerando le spese di trasloco e dell’attrezzatura, in caso dovessimo spostarci un’altra volta nei prossimi dieci anni, stiamo pensando alla necessità economica di comprare un posto permanente. In questo modo, acquisiremo tutti il nostro centro mondiale. Con questo tutti noi avremo il nostro centro mondiale: quelli che lavorano qui, quelli che vengono qui a studiare e quelli che vengono qui per un tirocinio. Il nuovo palazzo includerà gli alloggi per tutti quelli che desiderano stare con noi. Tutti potranno dire “Io ho una casa”.

Non siamo imbarazzati a fare questo appello perchè stiamo parlando davvero di una casa per tutti. Stiamo cominciando la raccolta dei fondi per acquistare la nostra nuova casa. Ognuno può contribuire con quello che può. Abbiamo la necessità di raccogliere la somma in breve tempo. Sotto la pressione delle autorità locali dobbiamo spostarci in un nuovo posto entro la fine del 2012.

Celebriamo dunque l’apertura del nuovo centro che diventerà realmente il centro della divulgazione della saggezza dell’unità del mondo. Faccio appelli a coloro che capiscono il bisogno della divulgazione della Kabbalah e della garanzia mutua, dell’Arvut, nel mondo, che ci aiutino a trovare la nostra casa.

Grazie per la vostra partecipazione, questo ci unirà!

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Dr. Laitman
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