Il più velocemente possibile

Baal HaSulam, “Dall’introduzione allo studio delle dieci Sefirot” item 125: Per evitare che ci sia una mancanza nella scala del merito dell’intero mondo, quando una persona è qualificata per giudicarli secondo una graduatoria di merito, costui non ha altra tattica che sempre soffrire per i problemi della gente, proprio come se stesse soffrendo per i propri problemi.

I Kabbalisti ci parlano degli stati che dobbiamo attraversare lungo il sentiero spirituale. Ci dicono che dovremo desiderare intensamente di muoverci avanti, con tutti i mezzi che abbiamo.

Se non richiediamo, non spingiamo, noi non richiameremo la Luce che riforma. Dopo tutto ogni cosa è riempita tramite essa. Non c’è altra forza tranne la forza della Luce. Dovremmo provare ad attirarla in modo più forte di quanto facciamo.

La “Molla” interiore controlla le azioni della Luce, come se fosse liberata e da allora la creazione continua sino alla fine dei tempi secondo questo meccanismo. Ad un certo punto però dobbiamo cambiare l’influenza del nostro destino, poiché dal quel momento in poi dobbiamo crescere consapevolmente.

Ma se non vogliamo crescere grazie alle opportunità che ci vengono date, allora saremo spinti in avanti col “bastone”. In fine cresceremo e diventeremo saggi e capiremo e sentiremo il processo che si sta svolgendo prendendo parte ad esso consapevolmente. Ma in questo modo ogni passo sarà compiuto al prezzo di grandi sofferenze. Non si possono cambiare gli stadi lungo la tua via in nessun modo. Dovrai attraversare tutti gli stadi ed i livelli, ma ciascuno di questi inizierà con un colpo: “Oh! Capisco che non c’è altro modo.

Che cosa posso farci, forse ne vale la pena. Oh, non è poi così male. Wow, è veramente fantastico!” e poi ancora è la stessa storia; un’altra volta … non fai nulla sin che non ricevi un colpo che ti muove.

Ma noi abbiamo la possibilità di gestirci senza queste deviazioni che ci mandano a gambe all’aria. Invece che cadere tra i guai, abbiamo solo diminuito un poco l’interesse verso il goal e di lì a poco a poco abbiamo ottenuto l’incentivo verso una nuova ascesa.

E’ questo a fare del tutto la differenza, ed è molto semplice: Vuoi portar felicità al Creatore o no? Il suo unico piacere consiste nel fatto di aver creato esseri che desiderano autonomamente raggiungerlo. Il punto non sono le sofferenze, anche se si giudica secondo queste. Persino ci si arrende in anticipo non appena queste sopraggiungono, per via della pigrizia. Ma puoi innalzarti: “si, sono pigro, non voglio nulla, e, persino, forse potrei provare a rispettarlo ed a renderlo felice? Questo è il calcolo che fai e così acceleri i tempi. Ma se conti solo sul tuo beneficio egoistico, non c’è alcuna accelerazione dei tempi.

La sola possibilità è sentirti un ospite e portare soddisfazione al padrone di casa. Altrimenti, è come dire “passerò quando avrò bisogno di qualcosa. Prima lascia che mi venga appetito, e poi arriverò. Nel frattempo stai a tavola ed aspettami”. Ma puoi agire diversamente: “ Annusi le prelibatezze che Lui ha preparato per te, Lo apprezzi, gli poni degli interrogativi, e la cosa principale per te è assaggiare il pasto in modo da portargli soddisfazione”. Solo allora ti avvicini al tavolo.

E’ un lavoro fantastico quello che ha come obiettivo di portar soddisfazione al Creatore, e non per accorciare il tempo dell’esilio. L’esilio và interpretato differentemente: Sei in esilio non perché sei lontano dai piaceri ma perché disti dalla dazione verso il padrone di casa.

Questa non è una piccola parte alla fine di un lungo sentiero che è percorribile in alcuni mesi. Questo è tutto il nostro lavoro. Questa è la quarta fase che si forma dopo le precedenti. E’ molto densa, e lavora ad una frequenza molto alta, ad un tasso “da pazzi”. Se le fasi della nostra evoluzione sono durate per milioni di anni nel passato, oggi è tutto racchiuso in pochi anni. Noi ci avviciniamo difficilmente al vero lavoro ed il mondo sta già perdendo la sensazione del tempo. Presto il tempo e le distanze spariranno dalla nostra percezione. Le persone smetteranno di sentire questi limiti.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 28.03.12, “Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot”)

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