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Quando tutti i dubbi saranno dissipati

Domanda: Come posso verificare che le mie azioni sono veramente al fine di dare, e non un’illusione?

Risposta: Se l’azione fosse veramente per la dazione, non avresti dubbi perché il Creatore sarebbe rivelato in essa, partecipando nella stessa misura in cui tu desideri dare a lui.

L’obiettivo di un’azione di dazione è per il bene del Creatore. E’ impossibile farla senza il destinatario finale. Se tale azione avvenisse, tu potresti realmente scoprire in quale misura stai dando al Creatore, significa che stai scoprendo Lui.

In un primo momento la rivelazione sarà in occultamento, dare al fine di dare. È difficile per noi capire che cos’è perché l’intenzione di dare al fine di dare è Bina, un’azione che è staccata dal nostro desiderio di ricevere. In qualche modo possiamo immaginare l’intenzione di ricevere al fine di dare come qualcosa di opposto a noi. Ma se fosse solo al fine di dare, è impossibile capire come tu possa vivere senza nessuna connessione al tuo desiderio, come se fossi sospeso in aria.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 15.04.2012, Gli Sritti del Rabash)

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Solo chi è pronto a tutto sarà quello che scapperà

Rabash, Dargot HaSulam (I gradini della scala) 924: “E il Signore parlò a Mosè”: Realmente non possiamo ricevere niente dall’Alto, dalla natura, prima che una persona arrivi alla decisione che questo non può essere in natura. Solamente dopo che si dispera della natura, lui può chiedere aiuto al Cielo, in maniera che sia aiutato oltre la natura.

Dovremmo cercare di connetterci e fare delle azioni di dazione tra di noi per poter evocare la Luce che Riforma. Quando la Luce ci influenzerà sentiremo che siamo sempre meno meritevoli di connessione. È detto: “Vieni dal Faraone, poiché ho indurito il suo cuore”. Desiderando di somigliare al Creatore, ci stiamo avvicinando a Lui e allo stesso tempo sentiamo che ci stiamo allontanando da Lui.

E qui è richiesto alla persona di fare un lavoro speciale: Non scappa dalla battaglia ma comprende che questo indurimento del cuore lo aiuterà a rivelare la necessità del potere della dazione, non importa che cosa, senza condizioni preliminari. Alla fine la persona è pronta a tutto, non importa che cosa, indipendente dalle condizioni, il gruppo, il mondo. In una maniera o nell’altra la cosa principale è acquisire il potere di dazione, il potere di connessione.

-Per cosa? Che ci guadagnerai da questo?

-Niente, eccetto il potere di dazione da se.

Non è sufficiente semplicemente parlarne. Dovremmo cercare di raggiungere quest’attitudine verso gli altri lavorando nel gruppo e nella divulgazione. Non deve essere espresso esternamente, ma se una persona cerca di raggiungere gli altri, allora incontra il re d’Egitto e vede che il suo ego non gli permetterà di fare niente.

Allora la persona attraversa le “Dieci piaghe d’ Egitto” e vede come sotto l’influenza di una forza speciale dall’Alto, il suo ego si arrende gradualmente. Ogni volta che il “Faraone” alza la sua testa e insiste, lui riceve un altro colpo. Questo allontana la persona dall’ego e gli permette  di scappare finalmente da esso.

Scappare dove? La persona scappa dal Faraone, cioè, dal potere che lo separa dagli altri. Prima è solamente scappare, superarlo, e poi la persona inizia a lavorare praticamente nella connessione. In Egitto, nel desiderio di ricevere, non potrebbe fare questo. È cosi che raggiungiamo la “Ricezione della Torà”, che significa mutua garanzia, e inizia il periodo di “Quarant’anni nel deserto”.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 04.04.2012, Gli scritti di Rabash)

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Domanda: Quali indicatori ci faranno capire che l’umanità ha iniziato a realizzare l’integralità del mondo?

Risposta: La consapevolezza di un mondo interconnesso e integrale è iniziata in questi ultimi anni. Gli scienziati sono stati i primi a notare questo, e oggi i mass media parlano come se fosse qualcosa di naturale e di evidente. Si scopre che la crisi è davvero globale e davvero causata dall’egoismo umano e il mondo è in effetti un unico sistema.

E per quanto riguarda gli scienziati, già stanno parlando di un programma insito nella natura e dalle diverse dimensioni dell’esistenza. I principali fisici quantistici parlano in particolare di questo, e alcuni di loro non hanno più paura di dichiarare che la materia che abbiamo inteso in precedenza  come realtà, non esiste, e il mondo è costruito su effetti quantistici. In un primo momento abbiamo studiato certe sostanze, poi abbiamo scoperto gli atomi e credevamo che fossero indivisibili fino a quando abbiamo rivelato il mondo delle particelle subatomiche. E ora anche queste particelle stanno facendo spazio ad una certa “nube,” che si condensa in una foto del mondo solo sotto il nostro sguardo. Non ci sono nemmeno onde, tutto questo è “spalmato.” È un fatto scientifico e nulla può essere fatto riguardo a questo.

Di conseguenza, gli scienziati stanno parlando di un’unica forza unificata, che nella nostra percezione compare come particelle, onde e tutti i tipi di forze individuali. Suona quasi lo stesso della sezione sulla percezione della realtà nella saggezza della Kabbalah. In sostanza, la scienza tradizionale ha quasi raggiunto il limite delle sue capacità, e questo è il motivo per cui è in uno stato di crisi. Semplicemente non va da nessuna parte per svilupparsi ulteriormente con l’eccezione del campo militare, che tradizionalmente esonda in abbondanza.
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(Dalla quarta parte della Lezione qquotidiana di Kabbalah dell’8.04.2012)

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