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La sintonia nel gruppo

In relazione ai nostri amici, prendiamo in considerazione non le loro proprietà personali, ma piuttosto qualcosa che appartiene al nostro percorso spirituale. Non mi preoccupo per i loro problemi quotidiani. Noi completiamo tutte queste parti disparati e dimentichiamo tutto ciò che esiste intorno a noi. Siamo interessati solo a una cosa — l’aspirazione verso l’alto! Questo è il loro punto nel cuore e io ho a che fare con questo! Questo è il mio punto di sintonia!

Non mi importa assolutamente quali proprietà hanno loro. Possono essere impazienti, buoni oppure non così buoni: non importa! Tutte queste sono le nostre proprietà animali, terrene. Tutte rimangono a livello del nostro mondo. La cosa più importante per me è unirmi con il loro punto nel cuore. Questo è ciò a cui loro aspirano nello stesso modo in cui lo faccio io.

La sintonia del gruppo è un’azione molto speciale e raffinata.
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(Dal Congresso di Vilnius 23.03.2012, Lezione 3)

Momenti di Unione, Congresso di Vilnius, Parte 1

Alcune foto dal Congresso Europeo di Kabbalah tenutosi in Vilnius, Lituania. 23-25 Marzo 2012.

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L’uomo non discende dalla scimmia – Lo è ancora

Opinione (А. Markov, dottore in scienze biologiche, paleontologo): L’interesse delle persone verso sé stessi ha una radice evolutiva molto profonda. Questo interesse è stato utile ai nostri antenati, perché la comprensione di sé stessi aiuta a capire anche gli altri, e la comprensione degli altri è un vantaggio per il successo nella società dei primati. Ma questo interesse ha delle conseguenze non positive: l’ inclinazione verso un eccessivo auto apprezzamento, all’allontanamento dagli altri, e quindi alla differenziazione dell’uomo dagli animali (non pensanti, primitivi, pelosi).

Si possono sapere tante cose sull’uomo, quando si riferisce a “noi” alla base dei nostri atteggiamenti stanno non la logica ma le emozioni. “Noi animali” suona offensivo, “Noi scimmie” incita alla sfida.

Probabilmente l’uomo proviene dalla scimmia, perché dal punto di vista della classificazione biologica l’uomo, come era una scimmia, cosi è rimasto!

L’evoluzione ha portato solo in un caso, quello dell’uomo, l’apparizione di una specie con il cervello grande. Dopotutto, questo organo va a costare caro agli animali: utilizza molte calorie, quindi necessita più cibo, un grande cervello appesantisce il parto (i nostri antenati avevano una grande mortalità durante i parti, in cui morivano sia i bambini che le madri). Si può benissimo vivere senza un grande cervello, come tutta la natura intorno a noi.

Il mio commento: Perché la natura ha dovuto sviluppare una certa specie con un ingiustificato cervello grande, che questa specie utilizza per il suo stesso male? A questa domanda dobbiamo dare una risposta proprio nei nostri tempi – noi abbiamo bisogno di un grande cervello per poter assimilare il livello superiore della natura. Dopotutto, per la nostra esistenza quotidiana noi utilizziamo soltanto alcune percentuali della sua potenza, l’altra parte è per il suo utilizzo futuro!
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