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Una legge semplice

Domanda: Come inizio a sentire la forza superiore?

Risposta: Noi iniziamo a sentire la forza superiore nella misura in cui riusciamo a sintonizzare noi stessi in essa nella nostra unione. Una persona da sola non può sentire questa forza.

Sintonizzarsi con questa forza significa essere in accordo con essa. Se io lo faccio da me, sarebbe una sintonizzazione egoistica. L’ego governerebbe su di me. Come esistere in questo stato?

Io ho bisogno più del desiderio per sollevarmi da me– questo è un desiderio individuale, egoista, presente in milioni di persone nel mondo. Come faccio a sentire questa forza, precisamente questa forza? Per farlo, devo esserle equivalente.

C’è una legge molto semplice nella natura: puoi sentire alcuni fenomeni fino al punto in cui consisti in essi. Cioè, se io sento, ascolto, vedo, gusto o annuso qualche cosa è perché io possiedo alcune qualità che sono anche presenti in ciò che sento. Ci dev’essere una legge di equivalenza della forma. Io devo costruirmi uno strumento che possa percepire le onde che esistono fuori.

Supponiamo di possedere una radio. Che cosa faccio quando giro le manopole? La sintonizzo, genero in essa una certa onda. Se c’è un’onda simile all’esterno, l’antenna la percepisce in base al principio della risonanza, equivalenza, ed io sentirò dei suoni; il mio udito li percepirà.

Significa che io devo costruire in me un ricevitore che contenga delle qualità simili a quelle di questa forza. Se io semplicemente desidero di uscire da me e sentirla, non otterrò niente. Per questo motivo ci riuniamo in un gruppo dove io non solamente desidero di sollevarmi da me, ma io voglio sollevarmi da me nella qualità di dazione, nella qualità dell’amore, che è la qualità di questa forza.

Ci sono milioni di persone che vogliono sollevarsi da sé stesse. Tuttavia, ci vuole un po’ di tempo, perché oltre a sollevarsi da sé stesse possano ottenerlo mediante la costruzione della qualità di dazione…è possibile unicamente nel gruppo, tra di noi, quando inizi a unirti agli altri sul principio di “ama il tuo prossimo”. Poi inizi a diventare equivalente a questa forza e sei capace di sentirla.
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(Tratto dalla lezione n.3 del Congresso di Vilnius, 24.03.2012)

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Il corso Essere Uomo: “Il Picnic dell’Unione” – 10.04.2012

Kabbalah per il Popolo, Corso “Essere Uomo”: “Il Picnic dell’ Unione”
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Israele: Coloro che aspirano al Creatore

Domanda: I Giudei (Israele) devono unirsi e convertirsi in una luce per le nazioni. All’interno di Israele però, ci sono molte discordie, l’unico momento in cui sono stati come un solo popolo, è stato durante la guerra di indipendenza (attraverso molte sofferenze durante l’ olocausto) e durante la guerra dei sei giorni (per il pericolo di essere totalmente annichiliti). Dobbiamo ancora passare per delle sofferenze così dure per comprendere la necessità della nostra unione ?

Risposta: Non si tratta dei Giudei di nascita, ma di “Israele”, cioè coloro che aspirano al Creatore, indipendentemente dalla loro nazionalità. Loro devono unirsi e portarsi dietro il mondo intero verso il Creatore.

Nella Kabbalah, le anime non hanno nazionalità, hanno solamente un livello di sviluppo. In questo modo, Abrhamo scelse una volta i suoi discepoli e li denominò “Israele”, diretti verso il Creatore.
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Una conferenza in Gerusalemme, 27 Marzo 2012

Alcune foto da una Conferenza pubblica in Gerusalemme intitolata “Gerusalemme del Cuore”. 27 marzo 2012.

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 10.04.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Articolo 17
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Zohar per Tutti – Pasqua, Bo (Venite a Faraone), Pagina 4, “E passarono sotto l’ Architrave e i Due Stipiti”, Punto 83
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Scritti dell’ ARI, Shaar Hakavanot (Le porte delle intenzioni)
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Il Ruolo di Israele e il Mondo
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Ci siamo persi…?

Messaggio: Summit ONU sul problema dello sviluppo stabile, Dichiarazione “La situazione del Pianeta”: All’umanità sono rimasti soltanto dieci anni per poter sfuggire alla catastrofe globale ecologica, con conseguenze irreversibili.

Le indagini mostrano che l’esistenza futura dell’ecosistema, dovuta al benessere della civiltà umana nella forma in cui è stata sostenuta negli ultimi cento anni, ora si trova sotto minaccia.

Se l’umanità non unirà le forze, diventerà testimone della morte dell’ecosistema. La nostra civiltà rimarrà senza acqua né cibo, le risorse biologiche ed altre si troveranno sotto minaccia di estinzione, che è l’apparizione della catastrofe umanitaria su larga scala.

Negli ultimi dieci anni nel mondo sono accaduti tre grandi cambiamenti:
1. Dietro ai processi in scala planetaria ci sono le persone,
2. Tutti i processi sulla Terra si sono manifestati interconnessi, che richiamano crisi improvvise,
3. I metodi attuali di controllo sull’ambiente circostante hanno mostrato la loro inefficacia.

La conclusione della dichiarazione: Per cambiare la situazione, non è sufficiente introdurre nuove tecnologie. Bisogna cambiare i valori, le convinzioni e gli scopi. Una tendenza del genere necessiterà riforme radicali e su larga scala.

Il mio commento: Al di là dei richiami e delle dichiarazioni senza speranza è possibile veramente intraprendere qualcosa, oppure come prevede la kabbalah, noi stessi diventeremo i testimoni della nostra propria morte, i nostri stessi seppellitori?
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