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Ricerca spirituale

Domanda: Ci sono delle persone nel mondo che sentono il richiamo dei loro cuori. Sono completamente immerse nel loro traguardo e vivono solo per quello. Queste persone possiedono un organo spirituale e hanno bisogno della Kabbalah?

Risposta: La Kabbalah ebbe origine nell’antica Babilonia, quando era immersa in una crisi come quella in cui ci troviamo adesso e le persone persero il senso della direzione delle loro vite. Sentirono all’improvviso che l’egoismo li confinava nell’esistenza animale. E dopo scoprirono questo metodo di raggiungimento della forza superiore.

La Kabbalah serve unicamente a coloro che si trovano in una crisi profonda e si pongono la domanda sul significato della vita.

Generalmente, la domanda sul significato della vita appare nelle persone per diversi motivi. Per esempio, anche io, se perdo dei soldi nelle scommesse, oppure nel commercio o mi succede qualcosa, mi domando sul significato della vita. Ma in questo caso la domanda è sorta come risultato di una “mancanza”, cioè, come risultato di una sofferenza e di una perdita nel nostro mondo. In questo caso, le persone non aspirano a salire, non ne sono interessate.

Dobbiamo capire chiaramente perché le persone vengono da noi. Puoi chiarirlo con qualsiasi psicologo, e perfino da te.

Supponiamo che una persona abbia tutto, una macchina, una casa, una famiglia, un lavoro. Se questa persona ha perso qualche cosa (mancanza), lui o lei, si chiederà qual è il significato della vita: “Perché dovrei vivere se l’ho perso?” Ma non è un’aspirazione per andare in alto, per avanzare. Se tu dai a questa persona un “più” al posto di un “meno”, sarà sufficiente per soddisfarla.

 

Le persone così non hanno bisogno di qualcosa di spirituale, qualcosa di superiore. Quello che parla in loro non è un livello Umano superiore a quello animale, ma un ordinario livello animale: il sole brilla, l’erba cresce e tutto va bene sulla terra.

Per una persona che s’ interroga sul significato della vita, sembra che tutto si sia fermato. Niente ha valore, non significa niente poiché tutto inizia e finisce. La vita stessa non da’ niente; non c’è niente d’ importante in essa tranne il fatto che io ricevo; non succede nient’altro ed alla fine, io vivo semplicemente come una bestia.

Una persona che la pensa così e inizia a interrogarsi sul significato della vita si sta chiedendo qualcosa di diverso, qualcosa che punta verso l’alto, sopra l’esistenza bestiale, il motivo per il quale la sua vita è limitata in alcuni anni della propria esistenza, sulle proprie abilità e sui “meno” che non lasciano la sua mente in pace. “Che cosa c’è su questo “meno”, a  cosa serve tutto quanto?” E a seconda del livello dal quale si è originata questa domanda, questa persona arriva al misticismo o a qualcos’altro.

Il desiderio si sviluppa costantemente dentro di noi. Questo è lo sviluppo della domanda sul significato della vita in base ai cinque livelli graduali di desiderio: 0, 1, 2, 3, e 4.

 

Se una persona si trova nel livello preliminare dello sviluppo, sarà soddisfatta da molte filosofie. Se si trova nel livello successivo, allora sarà la psicologia. Molto spesso queste persone diventano poeti, scrittori, filosofi e psicologi. C’è un livello di sviluppo che attrae le persone a certe azioni, a diverse pratiche psicologiche: “Balleremo e ci siederemo nella posizione di loto, respireremo o non respireremo, cioè, inizieremo a raggiungere sostanze superiori attraverso il corpo”.

Anche questo riguarda la ricerca. Se una persona si trova in questo livello farà yoga, o altre pratiche e ne sarà soddisfatta. Non gli puoi provare niente. È il loro livello di conoscenza, di raggiungimento e sensazioni, è il livello di richiesta che sorge in loro adesso. Ci sono anche alcune religioni qui, in maniera parziale. Sono intese per rassicurare, per fornire equilibrio e per dare speranza.

Nel livello seguente la persona non potrà più essere soddisfatta dai diversi esercizi fisici, ginnastica e respirazione, e così via. Sente che non gli da’ niente. Dopo tutto, si tratta semplicemente di un corpo che vuole sentirsi comodo. “E se cominciassi a meditare?” E comincia a meditare con delle lettere o dei simboli. È già qualcosa di più astratto, ma tuttavia non va oltre la trama psicologica.

Infine, nel livello finale dello sviluppo, sorge la domanda nell’uomo: “Esiste qualcosa fuori di me se io riesco ad annullare me stesso?” Esiste qualche metodo che mi permetta di togliermi il mio attuale “io”? Io voglio percepire il mondo che c’è fuori di me”. Queste persone arrivano da noi.

Che cosa significa “fuori di me”? Significa la percezione del mondo non dentro di me, non attraverso i miei cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Queste sensazioni entrano in noi, si sommano, e quindi sentiamo il mondo dentro di noi in base ad un certo programma dentro di noi.

Nello schermo situato nella parte posteriore del cranio, la somma di tutte queste sensazioni dipinge in noi il mondo in una certa proporzione: riceviamo più del 90% di questa immagine attraverso la nostra vista, il 7 – 8% attraverso il nostro udito, e il resto attraverso l’olfatto, tatto e gusto. Ecco!

Significa che il programma sta cambiando dentro di me, i desideri cambiano, e in base ad essi, io ricevo la sensazione di un mondo diverso. Come se si muovesse, come se facesse qualche cosa dentro di me. Ma come faccio ad uscire da me e ad iniziare a sentire l’universo nella sua interezza?

I più recenti studi scientifici dicono che solamente un campo, una forza, e nient’altro esiste fuori di noi; solamente una forza e nient’altro. Perciò, quello che appare dentro di me, in me, e quello che cerchiamo adesso, tutto questo lo devo vedere come la connessione tra di me e questa forza. Non ho un’altra opportunità per rivelarlo, soltanto dalle impressioni che ricevo.

Cioè, io devo analizzare costantemente che quello che accade dentro di me, sia i “più” sia i “meno”, tutto viene da una forza. Se io mi dirigo in questa maniera, allora anche dalla mia presente percezione, io inizio a sintonizzarmi con questa forza e a sentirla sempre di più. In base a questo, avendo ottenuto tale stato nel quale io ricevo un sensore addizionale, io inizio a sentire la forza stessa.

Io inizio a rivelarla, e precisamente dalla sua influenza opposta su di me, io sento l’infinito, la perfezione. Mi confonde di proposito e mi da diversi ostacoli in modo che attraverso di essi io mi stringa ad essa. Quindi, io m’innalzo sul mio animale.

Nel livello animato, mi vengono date di proposito delle sensazioni di diverse influenze negative in modo che possa superarle e sentire questa forza. Questo è quello che comprende l’intero metodo. E il gruppo, lo studio, la divulgazione e tutto il resto servono unicamente per aiutarmi a raggiungere lo scopo.
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(Tratto dalla lezione n.3 del Congresso di Vilnius, 24.03.2012)

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La luce è quando c’è chiarezza dentro

Domanda: Come posso ottenere la luce della fede?

Risposta: Il nostro desiderio determina tutto, la luce non cambia. Tutti i cambiamenti avvengono solo all’interno della persona: quando  questa orienta il suo desiderio e, in relazione a questo, di quanta forza ha bisogno. Essa riceve in base a questo.

Siamo sempre sotto l’influenza della luce, ma è molto debole. Noi non corrispondiamo a questa luce, ma sentiamo la sua mancanza, ed è per questo che noi non ce ne accorgiamo.

La luce è una forza, che ci influenza sia per quanto riguarda la nostra somiglianza con essa che il contrario. Ecco perché la luce della festa di Pasqua ebraica è una grande luce, ma non si manifesta apertamente.

Pensiamo che la luce esiste quando c’è luce fuori. Ma non c’è nulla fuori, il mondo intero è dentro di noi. Ed ecco perché per luce si intende la luce della mente, la luce dei sentimenti, di apertura del nostro cuore e dei pensieri.

Un mondo vasto che sembra che ci circonda viene rivelato, ma in realtà, è nelle nostre sensazioni e nella nostra mente. E la luce è la forza della rivelazione nelle sensazioni o nei pensieri.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 02.04.2012, Shamati 59)

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La crisi insegnerà ad avvicinarci

Opinione (K. Dervish, ex ministro di economia di Turchia): E’ ormai evidente che la crisi nell’eurozona continuerà nel 2012, il commercio, le comunicazioni e i rapporti finanziari hanno portato tale mutua dipendenza delle economie di tutti i paesi, che ha limitato la libertà d’azione dei politici nazionali in altri settori.

Le attività finanziarie del mondo sono grandi rispetto al reddito nazionale – ed i movimenti sui mercati finanziari sono in grado di distruggere qualsiasi paese. Se i mercati finanziari o la Banca centrale della Cina hanno rifiutato obbligazioni a lungo termine del governo USA, i tassi di interesse sarebbero saliti verso l’alto, inviando l’economia americana in recessione.

Ma in Cina, dai creditori, non c’è alcuna protezione: se gli Stati Uniti smetteranno di consumare le esportazioni cinesi a causa del panico finanziario negli Stati Uniti, La Cina stessa si sarebbe trovata in grave difficoltà economica. Queste minacce richiedono cooperazione globale in materia di politica economica.

La globalizzazione non può essere fermata e quindi la politica senza frontiere sarà una necessità globale. La crisi nella UE offre l’opportunità di risolvere la tensione tra i mercati globali e la politica nazionale.

La mia opinione: In questo modo impariamo ad avvicinarci, fino a comprendere di dover ricostruire delle comunicazioni, non solo sovra-nazionali ma anche sovra-egoistiche.

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