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Lavorare con i disturbi

Domanda: Se i disturbi vengono a me in forma di pensieri estranei, posso semplicemente smettere di pensarci e chiedere alla forza superiore di dirigermi a tornare sulla strada giusta?

Risposta: Se ho un disturbo dalla forza superiore, perché dovrei chiedere di rimuoverlo? E’ la stessa cosa quando mia madre mi chiede di montare un nuovo giocattolo da un kit Meccano, un aereo o una macchina, e dico: “. Non voglio” Come faccio a crescere? Se voglio una macchina che è già assemblata, mi svilupperò in un bambino non sviluppato. Questo avviene perché quando monto, smonto, o rompo qualcosa, poi tutto accade come dovrebbe. Proprio come tanti anni a scuola o all’università quando ci sono stati costantemente dati incarichi. Avrebbero potuto darci la risposta. Perché abbiamo bisogno di disturbi? ..

Domanda: Supponiamo che mi arrivi un pensiero esterno. Devo semplicemente sfondarlo ulteriormente, rendendomi conto che questo è un disturbo, e pensare a come lavorare con esso?

Risposta: Lavorare con un disturbo dovrebbe essere fatto nel seguente modo: dopo essersi concentrati sull’idea che tutto ciò proviene dal Creatore, si dovrebbe trattare questo disturbo insieme agli amici. Questo è tutto! Non sarai in grado di dirigere te stesso a Lui sulla stessa frequenza. Non è possibile. Si può fare solo insieme nel gruppo!

Quando siete insieme in un gruppo, e tutti i tipi di rapporti reciproci esistenti tra voi (stiamo parlando solo delle relazioni che sono rilevanti per l’obiettivo), allora questa singola forza della natura esiste intorno e sopra di voi. È necessario creare un circuito risonante in te stesso come in un ricevitore radio che si sintonizza a Lui, e quindi lo riprendi. Questa forza riempie tutto intorno e dentro di te, ma si può prendere quando ci si sintonizza sulla stessa frequenza.

La gente viene al gruppo con i loro problemi, con gli svantaggi. Cosa succede dopo? Si collegano tra di loro, e tutti gli svantaggi scompaiono perché abbiamo solo il desiderio di lavorare in dazione. Mi alzo al di sopra dei miei problemi, i quali rimarranno al di sotto di me. Ci sono un sacco di svantaggi sotto di me e sotto ciascuno dei nostri amici, ma ci rendiamo conto che sono creati in modo per noi di aspirare alla reciproca dazione, in modo da lavorare su questi aspetti negativi.

In che modo? Provengono da una singola forza unificata. Lo fa apposta così corriamo verso di essa, nonostante i problemi che sorgono in ognuno di noi, e soprattutto tra di noi. Dopo tutto, grande odio, antipatia, contraddizioni e incomprensioni che sorgono tra di noi: nessuno mi capisce, e non capisco nessuno, nessuno mi apprezza, e non voglio apprezzare nessuno.

I problemi quotidiani sono più o meno scartati, ma i problemi che esistono nel gruppo e ci respingono gli uni dagli altri sono i problemi centrali. “Accatastando” questi problemi, mirando in avanti insieme, come per dire al Creatore: “Non ci deviare dal percorso. Sappiamo da dove proviene questo. Metti tutti questi problemi di fronte a noi in modo da elevarci al di sopra di loro, come al disopra del Monte Sinai (la montagna dell’odio), a Te. “

Qui, contro tutti i disturbi che Egli fa di proposito, si genera una struttura completamente nuova: l’unione. Così, si inizia a scoprirlo tra voi-La sua qualità, la sua forza. Questo è il ricevitore radio, il sensore, l’organo sensoriale che si crea in te stesso. In esso, Lui si rivela immediatamente non da qualche parte al di fuori o al di sopra, ma qui, dentro.
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(Dalla terza Lezione del Congresso in Vilnius)

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I Kabbalisti sull’anima ed i comandamenti, Parte 2

Ho chiesto al Messia: “Quando il mio Signore verrà?” Ed egli rispose: “sappi che quando il tuo insegnamento diventerà conosciuto e si rivelerà al mondo, e quando le tue fonti verranno divulgate di fuori, nella misura in cui loro, per giunta, saranno in grado di unirsi e di salire, spariranno tutte le forze del male, e ci sarà un tempo di desiderio e di redenzione.

-Lettera di Baal Shem Tov, Mekor Maim Chaim, capitolo “Noe”

L’Anima dell’uomo è la candela del Creatore. In altre parole, i comandamenti (correzioni) attirano la luce nell’anima. Quindi, la parola “comandamenti” (Mitzvot) deriva dalla parola “unione” (Tzavta). [Cioè, tutte le nostre correzioni arrivano nell’unione].

Zfat Emet, Dvarim (Deuteronomio), capitolo “Titzeh
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La mia prossima visita in Colombia

In preparazione alla mia visita in Colombia il 27-29 aprile 2012 è stato creato dai miei studenti un sito completo che spiega i principi dell’educazione globale, con informazioni sulle lezioni che svolgeremo per rivolgerci al pubblico generale di Bogotà, la capitale e  di Barranquilla, la seconda città più grande.

Poi avrò anche un caloroso incontro con il gruppo colombiano, inclusi i pasti e le lezioni speciali. Gli studenti provengono da nove città diverse del paese.
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