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Il gruppo come garanzia per il successo

Gli scienziati pensano ancora che l’intelletto sia la garanzia del nostro successo e sviluppo. L’individualismo del saggio è preferibile rispetto a tutte le altre qualità. I geni erano di moda già 500 anni fa!

Ma gli individualisti saggi non sono in grado di motivare l’umanità, per sviluppare la civiltà, soprattutto oggi, quando il mondo è diventato globale, chiuso, e quando ci ritroviamo in una rete con esperti specializzati e collegati tra loro.

Quindi, al giorno d’oggi, quando il mondo sta diventando sempre più integrale, gli individualisti, gli egoisti, la gente intelligente, improvvisamente scoprono che non capiscono com’è costruito e non sono in grado di gestirlo. Per questo, abbiamo bisogno del nostro intelletto unificato, collettivo che non è costruito sulla concorrenza, ma sulle concessioni, sul lavoro corretto nella nostra rete analogica di connessione dell’intera umanità.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 21.03.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, “Fatti un Rav e Comprati un Amico”
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 65, Articolo “La correzione del Mondo Inferiore dal Mondo Superiore”, Punto 312, Lezione 87
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TES, Parte 7, Ohr Pnimi, Punto 23, Lezione 10
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KFS, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 357, Punto 120, Lezione 53
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“Questa è davvero la fine?”

Nelle Notizie (di The Economist): “A meno che la Germania e la BCE si muovano rapidamente, il crollo della moneta unica è incombente …

“Una disgregazione dell’Euro causerebbe un fallimento globale peggiore anche di quello del 2008-09. La regione più finanziariamente integrata del mondo sarebbe strappata per inadempienze, fallimenti bancari e l’imposizione dei controlli sul capitale … La zona euro potrebbe frantumarsi in diversi pezzi, oppure in grandi blocchi del nord e del sud. Le recriminazioni di trattati rotti dopo il fallimento del più grande progetto economico dell’Unione Europea, e le oscillazioni valutarie tra quelli del centro e quelli della periferia porterebbero quasi certamente il mercato unico a una battuta d’arresto da brividi. La sopravvivenza della stessa Unione Europea sarebbe messa in dubbio”.

Il mio commento: C’è l’ansia e la gioia. L’ansia è dovuta alla svolta drammatica degli eventi, e la gioia è dovuta al fatto che essi si svolgono. C’è una speranza che il “paziente” infine ascolterà il “dottore” e non accetterà un “cerotto”, ma solo il farmaco vero e proprio.
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