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Il posto per il Lavoro è tra i cuori

Domanda: Noi ci troviamo nello stesso stato di una nascita. Una nascita è un’azione concreta che avviene oppure no. Tuttavia, se adesso ponessi questa domanda ai miei amici, riceverei ogni sorta di risposta, come se qui ci fossero diverse sfumature di grigio. È così che dovrebbe essere, oppure è solo una delle due, bianca o nera?

Risposta: C’è un ottimo esempio per questo, l’esodo dall’Egitto. Esso si può riferire ad una singola persona che include tutte queste qualità dentro di sé, dato che tutto il mondo è dentro di lei, oppure, può anche essere visto come l’esodo di molte persone di tutti i tipi, tra cui ci sono uomini e donne, anziani e bambini, neonati, persone legate alla nazione di Israele,  Egiziani, una cosiddetta “moltitudine mista”.

In questa folla, ci sono quelli che sognavano questa fuga da molti anni ed alcuni che seguono i loro parenti. Ci sono bambini e neonati che vengono portati fuori dai loro genitori. Ci sono anziani di cui nessuno si sarebbe occupato se fossero rimasti. Ci sono quelli che hanno visto la folla fuggire e solo allora hanno deciso di unirsi.

Ma ci sono quelli che vanno a capo della folla, che sono determinati a scappare e davanti a tutti loro Mosè guida il cammino. Ovvero, noi vediamo che tra quelli che arrivano al Monte Sinai ci sono tutti i tipi di persone; ed all’interno di una singola persona che raggiunge questo stato della prima unione al di sopra della montagna dell’odio tra sé ed i suoi amici, ci sono anche una moltitudine di desideri e pensieri, dall’elevato punto nel cuore che la conduce come l’antenato, Mosè, fino ai desideri più approssimativi ed inutili.

Alla fine è necessario che tutti loro, così diversi, ognuno confinato all’interno della propria gamma di desideri, di pensieri e di intenzioni, siano pronti per la connessione reciproca nello stesso modo in cui noi, essendo sotto il Machsom, siamo capaci di farlo. Certamente, tutto questo sta succedendo in un mondo di inganni per il fine egoistico, Lo Lishma, ma non ci è richiesto ancora altro.

Bisogna capire che l’approccio spirituale non è per niente difficile, ma molto semplice. Il problema è che noi non siamo diretti alla spiritualità! Io non sono diretto all’unione! Se io fossi capace di restare nell’aspirazione per l’unione per poche ore, l’avrei raggiunta. Tuttavia, non la voglio e trascorro delle ore in tutte le altre cose possibili eccetto la spiritualità, così alla fine, una vita sola non è abbastanza per raggiungerla.

Il problema è che noi continuiamo a dimenticare dove abbiamo bisogno di applicare gli sforzi. Se applichi lo sforzo nel posto corretto, allora non importa se hai pochissima acqua, ma la stai utilizzando per innaffiare un seme piantato nella terra e questo seme butterà fuori dei germogli. Mentre se tu hai molta acqua, ma la versi sulla sabbia del deserto, allora non viene fuori niente da essa.

Ecco perché tutto il problema risiede nella qualità dell’intenzione. Mentre nella quantità, noi la stiamo più che riempiendo, girandoci intorno, facendo qualcosa e restiamo soddisfatti perché abbiamo usato tutta la nostra forza. Tuttavia, se vedessi come è davvero, capiresti che non hai fatto assolutamente niente nel posto giusto. Questa è tutta la questione. Questo è ciò su cui lavoriamo e tutto dipende da questo.

Ognuno è già troppo pieno di conoscenza teorica, di scienza e di articoli. Quello che resta è applicare lo sforzo nel posto giusto, solo tra i cuori ed allora avremo successo. Nel nostro stato oggi, possiamo raggiungere questo nel giro di poche ore in maniera da toccare almeno il vaso spirituale e poi tutto sarà più facile.
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(Dal Congresso di Arava, Lezione 4)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 14.03.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 20 “Lishma (Per il Suo Nome)”
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 55, Articolo “Cattivi miscugli”, Punto 292, Lezione 81
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TES, Parte 7, Punto 10, Lezione 5
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Preparazione per il Congresso Europeo: Scritti di Rabash “Il bisogno per l’ Amore degli Amici”
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Chi rimarrà senza lavoro

Opinione: (Y. Saveliev, professore, dottore in economia): Se la crisi continua, il mondo avrà bisogno totalmente di altri specialisti. Senza lavoro rimarranno i fotografi e i designer, finanzieri e gli amministratori di sistema. Prima che sia tardi bisogna che le persone giovani vadano nel settore dell’energia atomica, nella costruzione di aeroplani e nell’agricoltura. Ma la cosa più importante è non ripetere gli errori delle generazioni precedenti.

Il mio commento: Per non ripetere gli errori della generazione precedente bisogna capire il motivo della crisi ed elaborare un piano di uscita da essa verso un nuovo livello dello sviluppo dell’uomo e dell’umanità. Ed in generale senza lavoro rimarranno tutti, tranne quelli che si occuperanno della produzione e della distribuzione necessaria.
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