Il gruppo è la potenza

Domanda: Durante il processo dell’interazione integrale, una persona deve sentire la tensione tra il suo egoismo e il lavoro sulla crescita nella collettività “noi”. Dalla mia esperienza in psicoterapia, so che a volte le persone non sono in grado di gestire questa tensione, sbattono la porta e scappano, mentre coloro che riescono a gestirlo avanzano. Quanto importante è la pazienza in questo processo?

Risposta: Ciò che occorre qui è il sostegno dell’ambiente che deve dare alla persona la comprensione che non c’è altra soluzione — e questo tragitto può essere completato. E incontrando la resistenza significa che egli non è collegato con l’ambiente che lo sostiene e che trasforma i suoi sforzi in un’esistenza semplice, dandogli la sensazione che non c’è nulla da temere e tutto è molto agevole e semplice quando si fa collettivamente nel gruppo. Ma quando si tenta di farlo da soli, questo dà luogo a forze che ti espellono. In natura tutto è diretto verso l’unità.

Evidentemente, nel vostro studio di psicoterapia vi manca l’elemento di supporto del gruppo, l’influenza del gruppo su una persona. Sappiamo fin quanto i gruppi di perdita di peso, alcolisti anonimi, drogati e tossicomani anonimi e altri gruppi siano potenti.
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(Tratto da un discorso sull’educazione integrale N.9, 15.12.2011)

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