Incoraggiamento che da energia

Domanda: Abbiamo discusso quanto sia importante introdurre segnali integrali di distinzione e premi.

Risposta: Dobbiamo prendere in considerazione l’incoraggiamento, ma non l’incoraggiamento corporale. L’incoraggiamento dovrebbe essere diversi segnali di distinzione, incentivi, certificati, diplomi o qualsiasi altra cosa che dia alle persone il desiderio di continuare ad ascendere e raggiungere lo scopo.

Questo marca anche un certo grado che ha compiuto. È infatti molto difficile definire se stessi riguardo agli altri in un movimento integrale perché la persona fa costantemente il lavoro interiore di correggere se stessa e in includersi in un singolo organismo.

È molto buono essere incoraggiati dalla società. Quando l’incoraggiamento viene dalla moglie o dai figli, la persona sente una grande forza per essere valutato e rispettato dai propri familiari.

Domanda: Che cosa intende con incoraggiamento “non corporale”?

Risposta: Mi riferisco a ricompense non-corporali, non soldi ma segnali di distinzione. Non ci può essere un altro tipo di incoraggiamento qui. Per esempio, un istruttore che finisce bene il suo corso potrà ricevere un distintivo e un certo rango, forse spalline o qualcosa di simile.

Domanda: Lei ha detto spalline ed ho subito pensato alle forze armate. Le persone investono grandi sforzi per bandee senza significato. Possiamo introdurre la stessa cosa?

Risposta: Si, assolutamente, qualsiasi incentivo. Ciò che conta è il traguardo. Quando una persona lotta per arrivare al traguardo, non s’interessa delle bande una volta raggiunto lo scopo, perché lo scopo è ciò che li interessa. Tuttavia, adesso dobbiamo incoraggiare le persone come a dei bambini piccoli perché vogliamo che raggiungano il traguardo.

Domanda: Può essere anche un posto d’onore come nell’Unione Sovietica?

Risposta: Senz’altro, a proposito, il sistema Sovietico aveva una disposizione molto corretta, ma una realizzazione incorretta. È per questo motivo che tutto è fallito. Se tutto si fosse basato sull’educazione, educazione vera e reale, al posto della repressione quando le persone dovevano unirsi, portati nelle Kolkhoses e posti del genere, forse avrebbero avuto successo allora. Adesso è una necessità, allora era un’opportunità.

Domanda: Allora tutto aveva uno scopo?

Risposta: Assolutamente, le persone avevano uno scopo. Prima di tutto, c’era una certa uguaglianza. C’era una cultura comune. C’erano alcune idee false, ma anche degli ideali. Le persone erano cresciute in una maniera completamente diversa. Nonostante la difformità e la bruttezza con la quale le cose erano imposte alle persone, la teoria era corretta e integrale.
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(Tratto da “Una conversazione sull’educazione integrale” n.9, 15.12.2011)

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