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Prima della nascita spirituale

Domanda: In questi giorni prima del Congresso di Arava, gli amici stanno vivendo forti pressioni e paura dell’ignoto. Come posso aiutarli durante la lezione a focalizzare questa pressione nella giusta direzione?

Risposta: Una persona dovrebbe raggiungere un livello di paura e di pressione come ai piedi del Monte Sinai: “o ci si collega o qui sarà un luogo di sepoltura”. Questo perché una persona dovrebbe seppellire il suo desiderio di ricevere, non identificarsi con esso ed elevarsi al di sopra di esso. Questo è chiamato il ricevimento della Torà. Egli chiede la luce per poter eseguire un’azione che è l’opposto della sepoltura. Ma egli deve vedere che questo è ciò che vuole fare con il suo ego, al fine di connettersi con gli altri per raggiungere la dazione.

Naturalmente, allo stesso tempo egli deve sentire la tensione e la pressione. Non c’è una situazione di tensione più alta in tutta la nostra vita come in questo passaggio. Essa è la nascita e la nascita è il processo più naturale possibile, ma allo stesso tempo, esso è l’evento più pericoloso e drammatico nella vita di una persona.
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(Dalla seconda parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21.02.2012, Lo Zohar)

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Olografia del mondo spirituale

Il libro dello Zohar, Capitolo “Bereshit (Genesi),” articolo 237: Questo è il motivo per cui è scritto di Mosè, “Nessun arbusto del campo è stato trovato ancora sulla terra,” significa che i giusti, Mosè, non sono ancora cresciuti, da qui il versetto, “La verità sorge dalla terra”, è scritto di nuovo, riguardo alla verità, “la verità è stata gettata a terra,” riferendosi ai discepoli dei saggi, che sono come le erbe che crescono nella terra. Essi non crescono e non vengono fuori dalla divinità in esilio fino al versetto “la verità sorge dalla terra,” quando si avverà.”

Ad ogni livello, in ogni stato, tutta la realtà è rivelata a noi, ma in diverse estensioni. Questo è l’Ein Sof (infinito), ma ogni volta in maniera allargata o ridotta. Proprio come un’immagine olografica dove tutti i dettagli sono sempre lì, ma li vediamo di più o di meno: Eppure è sempre un vaso pieno spiritualmente.

Pertanto, ora noi dobbiamo riguardare la nostra situazione in questo modo, anche se riveliamo il più piccolo grado spirituale, a noi sembra Ein Sof e ci sono tutte le forze lì compreso Mosè.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 05.03.2012

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 54 “Lo Scopo della Società”
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Punto 256, Lezione 74
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TES, Parte 6, Histaklut Pnimit, Punto 17, Lezione 31
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Scegliere di nascere

Domanda: Qual è il significato della frase “non c’è coercizione nella spiritualità”?

Risposta: Non c’è coercizione nel mondo spirituale perché alla fine tutto dipende dallo sforzo della persona.

In questo mondo ricevendo regole, e nel mondo spirituale, dazione. In entrambi i casi io sono obbligato a ubbidire, e questo è coercizione. Dopo tutto, queste sono leggi naturali.

Prendiamo ad esempio la legge di gravità, questa è una forza fissa che mi tira verso il suolo. Puoi resistere a questa coercizione? “Io non voglio che agisca in me, ho i miei propri piani”. Questo non funziona. La legge agisce in me, che lo voglia o no. È la stessa cosa con le leggi di dazione e di ricezione. Tutto nella realtà è pieno di coercizione.

Sei libero unicamente quando scegli. Che tipo di scelta è questo? La scelta è di spostarti dalla ricezione alla dazione con l’aiuto del gruppo, la Luce che Riforma e l’insegnante. Di fatto ricezione e dazione sono una legge, una forza. La tua scelta è come ubbidirla: positiva o negativamente. Tu fai questa scelta da te.

E quindi, qual è la tua scelta? Vale la pena o no unirti alla dazione? Conosci tutto quello che è accaduto in precedenza e qualche cosa di quello che accadrà in futuro. Non possiamo ancora sentire né toccare il posto dove ha luogo questa scelta. Tuttavia, in realtà un vuoto sorprendente si apre lì per te.

Menzioniamo frequentemente la favola del bruco che vive dentro il ravanello. Quando fa un buco nella pelle, gli viene rivelato un vasto mondo. È un’apertura molto stretta, ed è scelta del bruco di nascere o no. Ogni volta che fai questa scelta, nasce un’altra piccola parte di te, e tu entri nel nuovo mondo che è già stato preparato per te.

 

Anche se è un’azione sottile e fine da parte mia, è come se io operassi un vasto sistema semplicemente premendo un bottone. Il posto per il quale faccio la scelta è effettivamente la “spiritualità” dove non c’è coercizione. Io apro un mondo nuovo per me, e la mia attitudine verso di esso diventa libera.

La legge opera in entrambi i posti, ma quando entro nel mondo della dazione, io acquisto la libertà: Tutto questo è mio – il desiderio corretto di ricevere con l’intenzione per donare, ed io lo controllo. Io sono veramente libero; con questo desiderio, io posso fare qualsiasi azione di dazione che io voglio. Questa è l’unica cosa che io voglio, e non ci sono delle restrizioni.

Perciò è detto: “Non c’è coercizione nella spiritualità”. Io sono nato e trascendo da una mela marcia verso un mondo meraviglioso, luce del sole, aria fresca e uccelli che cantano. Quando attraverso questo passaggio stretto, io acquisto una nuova attitudine che si basa nella dazione e divento adatto a un grande mondo, e in esso io sono libero.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 15.02.2012, “Introduzione allo studio delle dieci Sefirot”)

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