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L’anima si sviluppa più velocemente in “condizioni civili”

Domanda: Se il nostro percorso è completamente predeterminato e non può essere accorciato, ciò significa che non posso cambiare niente e che l’unica cosa che posso fare è andare con la corrente?

Risposta: È impossibile saltare i livelli e perdere alcuni stati del tuo sviluppo. Tuttavia, tu puoi accelerare il tuo sviluppo applicando il tuo sforzo. Il tempo rappresenta la velocità nella quale cambiano i tuoi stati.

Se sei in un gruppo e attrai più Luce riformante, allora in qualsiasi momento tu puoi percepire, raggiungere, comprendere e reagire ai nuovi stati. Puoi andare attraverso questi stati molto più velocemente perché stai costruendo un ambiente che aiuta in modo che tu senta questi stati in maniera corretta.

Se non stai facendo questo, allora richiederà molto più tempo perché tu inizi a sentire, comprendere e reagire a questi stati. Dopo tutto, devi sperimentare ogni stato, ma senza questa inclusione non avrai il vaso per rivelare il Creatore.

Come risultato dello sforzo applicato e nel cercare di costruire un ambiente che ti permetta di rivelare i tuoi stati, tu acceleri il tempo e la velocità del tuo sviluppo. È del tutto similare alla maniera nella quale ci aiutiamo a studiare in questo mondo, mettendoci occhiali per leggere, accendendo la luce, usando i computer, stampanti e usando diversi apparecchi video e audio. Tutto questo è fatto per assorbire meglio l’informazione sul mondo e per svilupparci più velocemente.

Semplicemente confronta questo alla vita in alcune nazioni primitive contro quelle che hanno accesso alla sapienza e all’informazione che gli permette di avanzare più velocemente e a costruire diversi impianti di supporto.

Anche questo si applica allo sviluppo spirituale. Formiamo dei gruppi, studiamo, seguiamo i consigli dell’insegnante e creiamo un ambiente adeguato. Tutto questo viene fatto per farci analizzare il più velocemente possibile gli stati che attraversiamo. Qui risiede lo scopo del nostro lavoro.
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(Dalla terza parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 06.02.2012, “Studio delle dieci Sefirot”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.02.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Articolo 18
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 34, Articolo “Mosè e Due Messia”, Punto 247, Lezione 70
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TES, Parte 6, Histaklut Pnimit, Punto 17, Lezione 30
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KFS, Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot, Pagina 352, Punto 101, Lezione 47
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Yeshivat Haverim Mondiale – 26.02.2012

Yeshivat Haverim Mondiale
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Non aspettiamo a diventare vecchi

Domanda: Diciamo che un uomo e una donna in un gruppo iniziano a discutere sul futuro integrale, la maniera nella quale immaginano questo disegno integrale…

Risposta: Per far sì che non si mettano a fantasticare su un disegno ideale il cui cardine sia la prosperità materiale che non potrebbero assicurare per se stessi, è meglio che procedano dal principio sintetizzato in un detto russo “L’amore fa un castello da una capanna”. “Costruiamo il nostro piccolo ‘castello’”.

Domanda: Ma “L’amore fa un castello da una capanna” è una nozione puramente psicologica.

Risposta: Proprio cosi. È non c’è nient’altro che sia necessario. Vedranno che possono soddisfare loro stessi con un minimo e allo stesso tempo essere completamente felici. Non continueranno a distruggersi inseguendo il fantasma dell’abbondanza e saranno invece capaci di costruire la loro felicità immediatamente. Ma per questo hanno bisogno di essere intelligenti. Per ottenere questo è necessario educare le persone e seguire seriamente la loro crescita, tirali verso un livello molto serio.

Abitualmente molte coppie arrivano a questo punto, solo che accade in età molto avanzata. Emerge tra di loro uno stato di reciproca comprensione, concessioni e permeabilità uno nell’altro. Conoscono le loro debolezze e abitudini; comprendono che ci sono delle cose che non si possono cambiare in una persona, e quindi non cercano di farlo; iniziano ad amare le debolezze dell’altro. Ma tutto questo succede con l’età, cioè attraverso il cammino delle sofferenze, perché passano le decadi prima che questo accada (se non è che divorzino prima).

Dobbiamo educare le persone su questo.
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(Tratto da un “Discorso sull’educazione integrale” n.6, 14.12.2011)

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Lezione virtuale – Fondamenti della Società Integrale – 26.02.2012

Lezione virtuale, “Fondamenti della Società Integrale”
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A garanzia gli uni degli altri

Domanda: Se un uomo di cui mi sono fatto garante viene espulso dal Congresso, significa che anch’io vengo espulso con lui?

Risposta: Naturalmente.

Ti dirò solamente una cosa: se tutti noi ci impegneremo, nessuno violerà le regole del congresso. Se la forza del gruppo risiede in mezzo a noi, se veramente ci uniamo tra di noi, nessuno rimarrà in disparte. Infatti, noi creeremo la forza spirituale che attirerà gli uomini come una calamita, ed essi non saranno in grado di pensare in modo diverso.

Siamo tutti garanti gli uni degli altri, e produciamo questa forza generale. A questo punto viene richiesto un serio approccio: silenzio, nessuna parola inutile. Ed in questo modo ci manterremo nell’unione.
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(Dalla 4.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.02.2012, Regole del Congresso di Arava)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 26.02.2012

KFS, Pagina 286, Articolo “Lo Scopo della Società”
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Rivolgetevi agli amici con un sorriso

Rabash, Shlavei Hasulam (I gradini della scala), “Essi hanno aiutato tutti il proprio amico”: infatti, è un uomo che può aiutare un altro uomo vedendo che il proprio amico è indietro. E’scritto, “Un uomo non libera se stesso dalla prigionia”. Infatti, è l’amico che può sollevare il suo spirito.

Ciò significa che l’amico lo eleva dallo stato in cui si trova in uno da stato di vivacità. Allora, l’uomo incomincia di nuovo ad acquisire forza e fiducia nella vita e nel benessere, e ricomincia come se l’obbiettivo fosse adesso vicino a lui.

Rabash, Lettera 34: Ci si mette al servizio del proprio amico. Non si pensa a se stessi – se si è o no dell’umore giusto – ma si deve prendere parte alla gioia dell’amico. Non si deve essere imbronciati, ma si deve mostrare un viso felice.

Un uomo deve vedere gli amici come se già percepissero l’unione. E se costruisce una cerchia di amici, se cerca la connessione con il gruppo, se vuole farne parte, allora egli acquisirà gioia e forze, sia negative che positive. Tutto gli giungerà con la necessaria forza e nella quantità corretta in modo che possa rivelare il Creatore nell’interconnessione con gli amici.

L’unione con gli amici è una condizione necessaria per ricevere aiuto. Ma non è corretto pensare che gli amici debbano venire da me sa soli. Primo (a) io mi indirizzo verso di loro, e poi riceverò la forza da loro (b):

a- inclusione nel gruppo;
b- ricezione della forza.

 

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(Dalla 4.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 19.02.2012 “Consigli per il Congresso di Arava”)

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Dinamiche dello sviluppo dell’umanità

Noi vediamo le leggi studiando la psicologia umana e il posto di una persona nel disegno comune dei livelli inanimato, vegetativo e animato della natura; noi vediamo le leggi e dobbiamo avanzare in accordo con esse. Noi siamo parte della natura, il risultato del suo sviluppo. Non ne siamo fuori.

La psicologia è la scienza del comportamento umano ed è anche parte delle leggi della natura. È una parte molto importante della natura, anche se esiste solamente da cento anni. Ma è vero che solamente cento anni fa abbiamo iniziato a sentire che abbiamo l’abilità di evolverci in una forma cosciente, speciale, individuale con la comprensione di chi sono, da dove vengo, come tratto gli altri e perché.

Fino allora solamente i romanzi parlavano del comportamento umano. Ma cento anni fa, essenzialmente non per tutto questo tempo, abbiamo iniziato a studiare perché una persona si comporta in una determinata maniera, e da dove proviene questo comportamento. Questo riguarda lo studio delle leggi che appartengono alle persone. È per questo che la psicologia è così importante. Mi aiuta a capire chi sono, chi sono gli altri, e come posso costruire una vita felice tra di noi.

Se siamo una famiglia che vive in una stanza chiamata Terra, e dipendiamo uno dall’altro, allora non abbiamo altra scelta; dobbiamo arrivare a un accordo. E la psicologia ci aiuta a raggiungere la pace nella famiglia. Questo fa riferimento all’osservanza dalle leggi della natura.

Inoltre, ci sono delle leggi nel livello inanimato della natura studiate dai fisici, leggi della natura vegetativa studiate dai biologi e botanici, e la natura animale studiata dagli zoologi. Tutte queste sono leggi del comportamento della natura nei livelli inanimato, vegetativo e animale. Il comportamento delle particelle elementari, molecole, cellule e corpi, la loro interazione, ecc.

Il comportamento delle persone è studiato nella psicologia, la scienza della natura umana. E la natura ci chiede in base al nostro sviluppo. Quando vediamo la crescita dei bambini, noi sappiamo come dovrebbero svilupparsi ogni anno. Che cosa si sta sviluppando in loro? È la loro natura. Noi sappiamo quello che dovrebbe essere in grado di fare un bambino di un anno, due, tre, ecc. Ogni anno la persona si sviluppa nella comprensione, comportamento, e si sviluppa fisicamente, psicologicamente e mentalmente. Questo si riferisce alla legge dello sviluppo della natura.

È una legge perché possiamo dire che un bambino di due anni dovrebbe avere un determinato peso, altezza e capacità. I numeri sono diversi per un bambino di tre anni. Perché sappiamo come sarà a tre anni? Siamo familiarizzati con la legge dello sviluppo, le dinamiche, cioè, il processo. Questo è chiamato legge della natura. Non possiamo fare niente in modo diverso qui poiché questo sviluppo è inculcato dentro la persona.

Noi studiamo le leggi della natura; noi siamo parte della natura. C’è un certo motore dentro di noi che ci fa sviluppare; sviluppa ogni persona nell’arco dei settant’anni della sua vita e tutti noi nel corso intero della storia. Adesso, mentre guardiamo indietro, possiamo analizzare perché ci siamo sviluppati in una determinata maniera anno dopo anno, da un’epoca all’altra e possiamo identificare la forza guida dietro il nostro sviluppo e quello che stava accadendo.

Ci può essere un’intera valutazione sullo sviluppo dell’umanità. Non solo riguardo a quello che successe e quando, ma perché sia successo, che cosa l’ha fatto succedere. L’umanità è come un bambino che si sviluppa in conformità a determinate leggi. Quando un animale ha un cucciolo, io so che il cucciolo dovrebbe svilupparsi. E se io non lo so, allora lo porto da qualcuno che sa, un veterinario. Tutto questo fa riferimento alla conoscenza delle leggi della natura. E la società umana ha le stesse leggi; sono chiamate sociologia. Tutto è sottoposto alle leggi. Semplicemente io non le conosco molto bene perché sono scienze molto giovani. Ma al grado della nostra conoscenza, noi vediamo che tutto è sottoposto alle leggi strette che esistono dappertutto.

C’è uno sviluppo sociale interiore instillato nell’umanità. Le sue informazioni interne determinano come ci svilupperemo, come costruirà la sua società, come costruirà se stessa. E il tempo, che influenza queste informazioni interne, ci sviluppa in una determinata maniera. Quando a un bambino vengono dati cibo e attenzione, si svilupperà ogni anno. Lo sta sviluppando il cibo? No, il cibo aiuta unicamente a sviluppare i sui geni interni, che sviluppano un bambino in una persona.

Non accade niente di accidentale nello sviluppo di un bambino dalla goccia di seme iniziale. Noi sappiamo in anticipo che questa goccia di seme si svilupperà in un corpo che nascerà e diventerà una persona. Tutto questo viene dai geni informativi, l’informazione istillata in esso, che più tardi si svilupperà attraverso il nutrimento esterno. E tutto questo accade in accordo con le leggi. E noi vediamo la stessa cosa nello sviluppo della società.
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(Tratto dal programma di Kab.TV, “La nuova vita”, primo episodio, 27.12.2011)

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Uno Scudo contro L’ego

Ci sono diversi tipi di “Giudici e guardie” nel lavoro spirituale. Ci sono quelli che agiscono sino a quando viene acquisito il primo Masach (schermo), che è detto l’attraversamento del Machsom (la barriera).” I giudici e le guardie lavorano sia in via diretta che secondo una direzione opposta, ovvero, aumentano il nostro desiderio di ricevere piacere dando apparentemente punizioni più grandi. Di seguito chi ha ricevuto questa punizione deve salire sopra di essa e mostrare i suoi meriti che attestano il suo desiderio di sfuggire a questo ego.

Non è con L’ignorare ma con il riconoscere… fino a quando una persona comprende che deve pregare per ottenere aiuto, innalzare una MAN. Dopo tutto, non si può evadere dal profondo carcere dell’egoismo da soli, ma solo nella misura in cui si prega e comprende di essere in una prigione. Allora si inizia a chiedere aiuto per uscire.

Di seguito al posto della sofferenza di questo mondo e del buio sono conferiti dei piaceri in modo che non ci sia il desiderio di scappare dal carcere. Egli rimane nel carcere egoistico che improvvisamente gli pare un palazzo, come il Giardino dell’Eden che pare riempire tutte le sue mancanze. Gli viene dato tutto quanto desidera: “ Se desideri puoi avere tutti i tesori del mondo che segue questo mondo – ogni cosa tranne l’unità con gli altri al fine di unirsi al Creatore,”

Ecco come viene tentata una persona, e si dovrebbe capire che questi test vengono da giudici e guardie per poter finalmente fornirgli il bisogno di uno schermo che lo renderà capace di uscire dalla prigione e creare uno scuso per se stesso, uno scudo contro il suo ego e piaceri egoistici.

Cos’è l’uomo: è un grande desiderio che disegniamo come un vaso e sopra di esso vi è un grande piacere. La questione è solo se l’uomo ha uno schermo che divide le cose tra di loro: un grande desiderio, fame, freddo, buio e disperazione nel desiderio di ricevere e sopra di esso tutti i piaceri. Come è possibile che una persona gli resista? Egli o li prenderà o chiederà per uno schermo su di essi per poter essere riempito con l’adesione con il Creatore.

Tutto il nostro lavoro è attraverso giudici e guardie. Ci sono molte vie di cui possiamo parlare, ma impariamole attraverso la vita reale.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 21.02.2012, Scritti del Rabash)

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