Un’occasione unica nella vita

Domanda: Il prossimo congresso mi spaventa e sono troppo sotto pressione. Non sento la felicità e l’amore, ma solo istruzioni ed avvertimenti. Non mi sento più come se stessi andando al congresso. Perché ho raggiunto questo stato?

Risposta: Questo è dovuto al fatto che non hai mai pensato che un Congresso non è una scampagnata. Vieni sempre ai nostri congressi come se fosse una manifestazione piena di lezioni, performance, danze, e pasti… Se una persona si risveglia interiormente grazie a queste attività, esse sono serie e benefiche per lei. Ma se non è così allora questo tale sta semplicemente divertendosi senza avvicinarsi alle cose importanti.

Anche nel passato le persone erano abituate a venire al Tempio perché c’era sempre carne fresca e buon vino. Mentre altri venivano per pensieri piuttosto diversi.

Oggi stiamo facendo capire alle persone dove sono.Tutti devono capire ed essere d’accordo con questo, tutti dovrebbero provare una grande paura. La Torà descrive persino i segni esterni di questo stato, come la terra che trema, i tuoni e così via. E’ veramente così.

Contemporaneamente questa situazione così importante dovrebbe evocare la felicità dentro di noi. Voi siete in Gevurot (forza), ma il livello superiore vi è rivelato, se ovviamente lo meritate. Altrimenti questa sarà la vostra tomba. Ecco come dovreste decidere se venire o meno.

La qualità dei partecipanti è più importante della quantità. La diffusione di massa del principio di mutua garanzia è una cosa, l’ascesa spirituale nel deserto è qualcos’altro.

Se una persona và al congresso come se fosse un picnic, egli si farà molto male. Egli diminuirà il nostro potere e ci disturberà con i suoi pensieri alieni e desideri, e sarà punito per questo nel futuro. Tale persona non dovrebbe venire. In questo congresso c’è posto solo per quelli che sono molto seri.

Capirò le persone che decideranno di starsene a casa. In ultima analisi questo sarà un atteggiamento serio. Una persona è spaventata non di certo per se stessa, essa capisce la propria debolezza interiore.

Bhe, allora forse avrai un’altra possibilità tra duemila anni?
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalahdel 20.02. 12, “Un consiglio per il congresso di Arava”)

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