Una lettera per i capitalisti da parte di Adam Smith

Opinione: (David Rubinstein, direttore generale e cofondatore del Gruppo Carlyle): “Le nazioni traballano, le proteste infuriano, la disoccupazione si moltiplica, i deficit abbondano e le virtù del capitalismo vengono messe in dubbio”.

“Ho sempre sentito che c’erano due forti correnti – e le abbiamo viste arrivare in testa gli ultimi anni. La prima è che l’esuberanza senza restrizioni nella creazione di ricchezza può produrre una fase di espansione insostenibile e degli schianti inevitabili. La grande recessione, alimentata dal credito economico è un tipico esempio di questa corrente”.

“La seconda è l’ineguaglianza che risulta quando il carico verso la creazione della ricchezza lascia indietro quelli meno abili (tante volte non per loro colpa) ad adattarsi o finire con dei grossi carichi”.

“Mentre non esiste una cura semplice per le due correnti del capitalismo, questo è quello che farei nel 2012 per riportare il sistema con i piedi per terra e a modulare le disparità negli ingressi”.

1. Salvare l’euro e la Comunità Europea. Una funzionale e vibrante CE – l’unità economica più grande del mondo – è essenziale per la prosperità globale.

2. Sistemare il debito USA e il deficit…Non è accettabile e non è buono per il capitalismo.

3. Integrare i mercati emergenti. Il mondo deve rendersi conto che il centro del capitalismo si sta spostando verso i mercati emergenti – dove la maggior parte della crescita ci sarà nel 2012…Se non si fa cosi, il capitale necessario per risolvere molti problemi attuali nei mercati sviluppati, specialmente questioni residue della grande recessione, non saranno disponibili in termini tollerabili. E ancora una volta, questo colpirà i poveri molto più dei ricchi.

4. Educare. Educare. Educare. Forse la più grande causa dell’ineguaglianza è il triste stato delle scuole primarie e secondarie.

Il mio commento: Il capitalismo si è esaurito da se; non può essere integrale come la Natura richiede perché non è costruito su un consumo ragionevole, ma nella continua crescita di produzione e consumo, che è inattuabile a causa dei mercati limitati e delle risorse naturali.
[67182]

Materiale correlato:

Laitman blog: Sul capitalismo oggi
Laitman blog: Il successo non sta nella crescita della ricchezza, ma nella sua distribuzione

Discussioni | Condividi commenti | Fai una domanda




Laitman.it commenti RSS Feed