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Il principio più importante di tutti i corsi di studio

Domanda: Tu hai detto che il curriculum di tutta l’educazione globale integrale consiste approssimativamente di dieci corsi. La storia dell’evoluzione dell’egoismo è un corso che continua fino alla completa integrazione dell’umanità. Quali altri corsi sono inclusi a parte la percezione della realtà e la psicologia?

Risposta: Noi dovremmo definitivamente studiare la psicologia umana e dimostrare proprio in quale misura il nostro corpo sia strutturato in una maniera olistica, per mezzo di cui tutti gli organi del corpo sono interconnessi. Essi sono tutti composti di elementi e di funzioni opposte in differenti maniere, ma ogni organo opera in armonia con se stesso e gli altri. Un allontanamento da quest’armonia è quella che chiamiamo malattia ed essa causa istantaneamente un malfunzionamento nell’operazione dell’intero organismo.

Allo stesso modo, all’interno dell’organismo della società ogni persona dovrebbe essere la sua parte unita, integrale e simultaneamente unica. Nessuno viola la mia individualità, ma io ho bisogno di equilibrare correttamente me stesso con l’intera società ed allora la società rappresenterà un singolo organismo sano, un collettivo sano; ed insieme questo collettivo si unirà allora con la natura.

Generalmente, devo costantemente pensare a come essere organicamente ed integralmente connesso con me stesso, la società e la natura. Inizialmente io non posso connettermi alle altre persone ed ho bisogno di sapere se anche questo, in relazione alla natura, sia unione oppure no. In altre parole, tutto ha bisogno di essere formato simultaneamente: l’individuo, il gruppo, la società e la natura.

Ed ecco perché i nostri corsi necessitano dell’inclusione dei seguenti studi sequenziali:

  1. La fisiologia umana, la fisiologia dei sistemi integrali, la struttura dei sistemi integrali, la loro interdipendenza ed i meccanismi di ritorno di informazioni, il fattore di allineamento e l’equilibramento del sistema o la progressione per la durata di un corso ordinato verso uno scopo particolare, come in piccoli sistemi cibernetici con semplici sequenze di ritorno;
  2. La struttura della creazione e della società, la percezione della realtà e la storia;
  3. L’applicazione pratica all’interno di un gruppo, della famiglia, su se stessi e nella società;
  4. La crisi, la sua causa ed il suo scopo;
  5. Corsi di educazione nei quali noi completiamo tutto questo con delle attività pratiche. Questo include dei viaggi, dei tour e così via.

Il principio guida di tutti i corsi è di fornire ad una persona la sensazione dell’integralità del mondo, il quale viene percepito da noi egoisti, come il contrario, anti integrale ed isolato.

È più conveniente per noi immaginarlo in questo modo, per “ingoiarlo” in parti, per utilizzarlo al massimo per il nostro beneficio.

Ma quando penso al fatto che questo sistema deve funzionare proprio in questa forma integrale e che mi sentirò bene a causa sua, allora devo studiarlo, devo studiare la sua interazione, la sua interdipendenza e lo scopo globale. Questo mi aiuta ad essere compartecipante, compassionevole ed empatico.

Ecco perché tutti i corsi sopraccitati sono necessari ed includeranno non più di dieci discipline. Tutti i corsi (ognuno con la sua enfasi particolare) sviluppa un chiarimento dei soggetti: dai piccoli dettagli tecnici del servo sistema integrale ed analogico, la struttura del nostro organismo, la fisiologia e la psicologia, al passaggio graduale verso il coinvolgimento reciproco.

Ogni corso deve essere tenuto da uno specialista. Ogni specialista, naturalmente dovrebbe essere appropriato per un determinato gruppo, cioè, come è risaputo dalla pratica psicologica, lui o lei deve essere compatibile con essa in modo che la gente lo accetti, lo rispetti e valorizzi lui o lei, ed ascolti quello che lui o lei ha da dire. Lui o lei li deve trattare proporzionalmente, essere di un’età corrispondente, di un titolo corrispondente e così via, perché noi stiamo trattando con dei principianti che giudicano gli altri “dalla loro apparenza”, per così dire. Anche se in principio, tutti possono essere istruttori se studiano oggi nel nostro sistema e non hanno titoli accademici, è preferibile che un istruttore sia qualcuno che gli ascoltatori rispettino.
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(Da un “Discorso sull’Educazione Integrale” 4, del 13.12.2011)

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“Io sono Nero e Bello”

Il libro dello Zohar, Genesi 183: L’oscurità è il nero nella Torà, l’inchiostro nelle sue lettere. La luce è il bianco nella Torà, la pergamena sulla quale le lettere sono scritte. Quando la luce si veste nell’oscurità, è scritto riguardo alla Torà, “Io sono nero e bello”. Quando la luce, il bianco nella Torà, si allontana da lì, la Torà dice, “Non vedermi poiché io sono scuro”.

Dall’immagine del libro, le lettere nere su sfondo bianco, vediamo che è il colore nero che ci porta tutta l’informazione. Sebbene noi possiamo dire l’opposto; se noi entriamo nell’attributo della dazione nella Luce bianca dello sfondo del libro, noi studiamo la parte bianca in contrasto con il nero, non il nero su sfondo bianco, ma il bianco sul quale ci sono dei piccoli vuoti neri.

Quindi, sono state dette due cose riguardo la Torà: “Non vedermi poiché io sono scuro” e “Io sono nero e bello”. Da un lato, c’è la Luce, l’attributo della dazione e dall’altro c’è il desiderio, il vaso, l’attributo della ricezione. Quindi noi siamo in uno stato di ascese e discese quando sentiamo e studiamo il bianco in contrasto con il nero e viceversa.

Questo è uno studio nel quale l’uno completa l’altro e quindi ci abilita a vedere non nel nostro desiderio, non nell’attributo della ricezione, ma piuttosto dalla percezione del superiore, dall’attributo della dazione. Quando siamo nel nostro desiderio, noi agiamo dalle nostre lettere, dall’oscurità sullo sfondo bianco della Luce; ma se siamo incorporati nel superiore, come Galgalta ve Eynaim e l’AHP, impariamo dalla Luce di Ein Sof perché allora noi siamo incorporati in essa ed impariamo la Luce bianca che è nei libri e non il nero.

Quindi noi impariamo un attributo in contrasto con l’altro, fino a che non si completano a vicenda e le lettere completano lo sfondo bianco ed il bianco completa la parte nera delle lettere. Le lettere non scompaiono, ma tutta la Torà si trasforma pienamente nella Luce, come viene detto: “la notte risplende come il giorno”.
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(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 1.02.2012, lo Zohar)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 16.02.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash “Secondo quanto è spiegato riguardo ad Ama l’ Amico come Te Stesso
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 24, Articolo “Crea i Mondi e li distrugge”, Punto 221, Lezione 64
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TES, Parte 6, Histaklut Pnimit, Punto 6, Lezione 25
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KFS, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 351, Punto 99, Lezione 44
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Grecia nel caos

Messaggio: Ad Atene scoppia l’incendio. Hanno subito danni decine di edifici, non sono stati risparmiati nemmeno i monumenti storici. I vigili del fuoco con fatica avanzano verso i palazzi in fiamme. Le strade sono barricate con i cassettoni dei rifiuti e con le macchine. Sono stati rapinati decine di negozi , i bancomat fracassati.

Disordini di massa sono iniziati dopo la dispersione dei 100.000 dimostranti , che protestavano contro la legge sulle severe misure economiche che aprono alla Grecia un credito di 130 miliardi di euro e cancellano 100 miliardi del debito. In cambio il governo abbassa il costo sociale, lo stipendio minimo e licenzia fino a 150.000 dipendenti statali.

Il mio commento: Questo farà soltanto aumentare la tensione sociale. Le indagini dicono che soltanto la solidarietà sociale, la giusta distribuzione del reddito, la sensazione dell’unione creerà dentro l’uomo la sensazione della felicità , calma , riempimento , ed anche avendo una forma modesta di vita.

Però per arrivare a una tale situazione si può soltanto con una successiva educazione della popolazione. Bisogna introdurre una formazione obbligatoria a tutti i disoccupati, includendo anche le casalinghe, i pensionati e cosi via. Dopo qualche mese si potrà portare la società ai cambiamenti integrali consapevoli.
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