Tempo di crisi stabile

Opinione (V. Koltashov, direttore del Centro di ricerca economica dell’Istituto di movimenti globali e sociali): il 2011 è stato il tempo della contrazione dell’ottimismo, la preoccupazione per il futuro prossimo attraversa i paesi.

I mercati sono crollati dando un colpo al tenore di vita, i malumori del popolo e il rapido cambiamento della crisi, da economica a crisi politica, hanno portato alla rivoluzione (araba).

La prima parte del 2011 è stata associata con i problemi degli Stati Uniti, la seconda – con il loro aiuto, rivolto ai problemi della UE. Contrariamente agli annunci ottimistici dei governi, nel 2011 l’economia mondiale non si è ripresa dalla crisi. Il declino degli standard di vita nell’Unione europea e negli Stati Uniti continua.

Il 2011 – Tempo di crisi stabile. La brutta notizia per molti governi è che la gente ha capito questa verità. Nei paesi arabi i cambiamenti sono cominciati dal basso, perchè la classe dirigente non li ha capiti.
Gli analisti non vedono nessuna ragione per un miglioramento nel 2012. Le prospettive sono di insicurezza e di eventi imprevedibili. Una sola certezza: nessuno è in attesa del miracolo economico dal nuovo anno.

Sicuramente non sarà negli Stati Uniti o nell’Unione europea. La Cina ha speso, per mantenere l’economia una enorme quantità di denaro, fallendo.
 Nel 2011, gli analisti hanno smesso di distribuire valutazioni ottimistiche per il futuro dell’economia mondiale. I mercati si sono spostati dalla ripresa alla recessione e stagnazione.
 Ma se il mercato mondiale non è in grado di dare ai paesi una nuova crescita, perché non organizzare questo attraverso una politica locale?

Il mio commento: Questo è ciò che viene proposto – ricostruire la società su nuovi principi di unità, integrazione, consumi uguali, la divisione equa e la combinazione di doveri e di diritti – tutto ciò che ci condurrà alla realizzazione delle condizioni della natura, e quindi alla prosperità e il recupero di tutti i tipi di crisi (famiglia, genitori, droga, salute, alloggio, cibo, riscaldamento, sicurezza, ecc.)
 Tutto questo si ottiene anticipando l’istruzione universale e l’educazione. Bisogna spingere nella direzione della necessità di attuare questo programma. Questo è il nostro compito nel 2012.

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