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Lezione quotidiana di Kabbalah del 10.02.2012

Gli Scritti di Rabash, Shlavey HaSulam, Articolo 10 “Quale grado dovrebbe conseguire l’uomo in modo da non reincarnarsi più?”
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Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 14,  Articolo “La Fionda – Pietra”, Punto 202, Lezione 59°
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KFS, Prefazione a Il Libro dello Zohar, Pagina 421, Punto 28, Lezione 15°
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KFS, “La Pace”, Pagina 265, (Inizia con “Ora è di vitale importanza per noi…”), Lezione 10°
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Preparazione alla Lezione
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Preparazione al Congresso di Arava
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KFS, Prefazione al Commentario della Scala, Pagina 708, Punto 66
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Scritti di Rabash, Articolo 3
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Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 18
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Dalla totale lontananza dal Creatore alla completezza

Noi iniziamo dal punto più basso, dal più lontano. Non c’è niente di più lontano dal Creatore dell’uomo.

La caratteristica del Creatore è la dazione, mentre la caratteristica dell’essere creato appartiene al livello inanimato. Praticamente non c’è nessuna differenza tra i due, tranne che per il fatto che il livello inanimato è sotto l’assoluto controllo del Creatore e al 100% in abnegazione, e non ha niente di suo.

Poi appaiono i livelli vegetativo e animato che sono in qualche modo diversi dal livello inanimato, non nelle intenzioni e desideri, ma nel movimento che sembra essere opposto a quello del Creatore.

I livelli vegetativo e animato crescono, si muovono e si sviluppano, e quindi si allontanano dal Creatore. Tuttavia non lasciano il Suo controllo, ma il Creatore semplicemente “permette” loro di essere incorporati nelle due forze e di svilupparsi essendo sotto il Suo controllo. È per questo che tutti questi livelli vengono chiamati natura.

Poi appare il livello dell’uomo e anch’esso attraversa i diversi stati: inanimato, vegetativo, animato e parlante. È in quest’ultimo stato che inizia il libero arbitrio.

Il concetto di libertà è relativo e dipende dall’oggetto osservato. Noi non giudichiamo le pietre né gli alberi, ma giudichiamo gli animali e questo ci permette di allenarli e quindi a usarli. L’uomo può già essere giudicato completamente.

Alla fine l’uomo si trova completamente distante dal Creatore, è talmente lontano che chiamiamo questa natura “l’inclinazione al male”, mentre gli stati precedenti sono chiamati natura, perchè    sono sotto il controllo del Creatore.

E allora la domanda è: Se la maggior parte delle persone appartiene ad un naturale livello di sviluppo, come fanno ad avanzare? In fondo tutti iniziamo dal livello inanimato.

Per poterlo fare esiste uno strumento speciale: la sofferenza, che opera in noi e ci fa avanzare.  Associamo la sofferenza ad un sentimento negativo, ma dovremmo comprendere che non è solamente uno strumento, ma un intero sistema che fa iniziare lo sviluppo. Attraverso il quale tutto si sviluppa verso la completezza.

Allora negli stati successivi, il nostro sviluppo si trova anche nella stessa direzione, più lontani dal Creatore in base al nostro libero arbitrio. Nella nostra natura, nell’inclinazione al male, ci allontaniamo sempre di più dal Creatore, e per avvicinarci a Lui abbiamo l’aiuto dell’intenzione. Iniziando dal punto chiamato “Lishma” (Per il Suo bene) iniziamo ad avvicinarci al Creatore e a entrare in Lui.

È in questo punto iniziale dell’intenzione altruista che per la prima volta acquisiamo il vero libero arbitrio, mentre in precedenza avevamo unicamente un sostituto egoista.
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(Dalla 4° parete della lezione quotidiana di Kabbalah del 04.01.2012, “La libertà”)

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Lascia a casa il tuo “Io”

Domanda: Vorrei prepararmi al lavoro del Congresso nel deserto di Arava nel miglior modo possibile. Come dovremmo agire dall’interno per raggiungere il successo?

Risposta: Questo è difficile. Devo costantemente condurre un’analisi, porre domande e cercare le relative risposte, scendere e salire, e devo risolvere tutti i problemi solo unendomi agli amici. In questo modo voglio costruire un esempio per tutti.

Il successo è impossibile per una sola persona perché deve essere acquisito da tutti insieme, e ciò significa che mi preoccupo solo del desiderio comune. Ciò che è importante non è quello che sento, ma cosa noi stiamo sentendo. Non sono io ciò che sorge sopra qualcosa e rivela qualcosa, ma siamo noi ad ascendere e a rivelarlo. Esiste sempre il noi, mentre l’io non esiste affatto. Io voglio vivere in questa “zuppa”. La parola “Io” e la sensazione di sé stesso devono essere lasciate a casa.

Per di più, il noi non è solo un raduno di amici o di un’ “unità di forze speciali.” Tutti questi sono giocattoli, in realtà, “noi” è un’anima. Il fatto è che non abbiamo delle parti che si uniscono una con l’altra; ma ognuno in essa è fuso insieme all’interno di uno, e questo non ha alcun rapporto con ciò che siamo oggi ma è una nuova creatura che è stata appena creata.

Dopo tutto l’essenza spirituale che vogliamo formare prima non esisteva . In precedenza c’era solo una Reshimo rotta che conduceva a questo e oggi, con i nostri sforzi, cerchiamo di formare un’anima dal mondo di Nikudim, che avrebbe dovuto essere corretta in questa fase, ma è stata rotta deliberatamente a causa dell’amore per noi stessi.

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(Dalla 4° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 08.02.2012, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot)

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Si tratta ancora della “via speciale”?

Opinione (Sergei Kurginyan, politologo): La Modernità è stato il percorso principale di sviluppo dell’Occidente e lo è stato per 500 anni, ma adesso è finito. E’ stato un buon sistema, ma oggi è superato dall’umanità e abbiamo bisogno di un percorso diverso.

L’unico paese al mondo a conoscerlo è la Russia, perchè ne abbiamo una  esperienza  reale. L’Unione Sovietica si stava sviluppando ma è stato vietato raccogliere la preziosa esperienza dell’URSS.  So che il mondo, e in particolare l’India, la Cina e il Vietnam, hanno accumulato un enorme potenziale di disprezzo perchè la Russia ha rifiutato se stessa.
 Ma nello stesso tempo vive la speranza che i russi siano sul punto di svegliarsi e inventare qualcosa di nuovo.

Naturalmente, anche facendo errori, il mondo potrebbe far sue queste idee e migliorarle. Se questa speranza morisse, per la Russia sarebbe una condanna definitiva.

Il mio commento: Ho provato personalmente l’esperienza della ex Unione Sovietica, per la costruzione di una nuova società e umanità integrata, con un’implementazione preliminare di educazione e formazione integrale. La mancanza di istruzione della popolazione e la sua sostituzione con la partecipazione obbligatoriamente consapevole sotto il terrore rosso, ha creato tutti i presupposti per il fallimento della grande idea comunista. (Vedi il giornale: “La Nazione“)

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