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Yeshivat Haverim Mondiale – 05.02.2012

Yeshivat Haverim Mondiale
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Un ponte stretto nel dominio del Creatore

Rabash, Lettera 42: “Le loro opinioni differiscono tanto quanto le loro facce”, allora come possono loro diventare “come un solo uomo con un solo cuore?”. Il discorso è che quando ognuno si preoccupa di se stesso, è impossibile essere “come un solo uomo”, perché loro non sono simili. Tuttavia, se ognuno cancella il suo stesso dominio (tutti gli interessi egoistici dell’uomo), allora non avranno più delle opinioni private, l’opinione separata di ognuno viene eliminata e tutti entrano nel dominio dell’Uno.

In altre parole, noi possiamo correggerci solo a condizione che ognuno cancelli se stesso. Ma sono davvero capace di rinunciare a qualcosa e di andare bene a me stesso in generale? Vediamo che restiamo come eravamo.

Noi abbiamo bisogno di cominciare a connettere i nostri punti nel cuore. Questo punto non appartiene all’universo personale di ognuno ed alle sue speciali qualità, che sono differenti dalle qualità degli altri. La connessione tra noi è possibile solo attraverso questi punti nel cuore perché essi non ci appartengono, essi sono una “Particella Divina dall’Alto” in ognuno di noi! E se dovessimo connettere questi punti, potremmo unirci attraverso di essi.

Da questo la condizione: ascendere nella fede al di sopra della ragione, è il solo modo di connetterci. Quando noi connettiamo i punti nel cuore, riveliamo la loro fonte, il Creatore!

Se ognuno cancella se stesso, “il suo dominio”, allora i nostri punti spirituali ci rivelano la realtà nella quale essi esistono ed essi esistono nel Creatore e noi entriamo in Lui attraverso di essi. Nel momento in cui mi cancello, il mio punto si connette immediatamente con i punti dei miei amici ed insieme mi portano e mi conducono nel Creatore.

Ed allora noi riveliamo che invece di esistere nel vaso, all’interno del desiderio, noi esistiamo nella Luce che riempie questo vaso! Tutta la mia percezione si gira sottosopra: io ero all’interno del mio desiderio e pensavo che questo era quello che sono, ognuno per conto suo, nel proprio dominio.

Ma nel momento in cui cancelliamo noi stessi, i nostri punti ci rivelano il riempimento proprio nello stesso posto, nello stesso stato nel quale eravamo. Solo, invece di percepire il vaso, noi percepiamo la Luce, che esiste nel vaso.

Il cambiamento è solo nella nostra percezione e nient’altro. Noi siamo passati dal percepire il desiderio al percepire la Luce. Noi abbiamo cancellato il nostro egoismo e cominciato a sentire la fonte del punto nel cuore, il Creatore, attraverso i punti.

Questi punti erano semplicemente un piccolo modo di restare aggrappati a Lui mentre esistevamo nei nostri domini e adesso li abbiamo usati per il passaggio nel Suo dominio.
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(Dal Congresso Arvut, 2° lezione, del 18.11.2011)

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Lezione virtuale – Fondamenti della Società Integrale – 05.02.2012

Lezione virtuale, “Fondamenti della Società Integrale”
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Entrando nella Nuova Era

Secondo la ricerca scientifica, la tendenza del nostro sviluppo è determinata da una legge generale che ci fa crescere e che ci porta ad una forma unica. Dovremo ottenere una connessione tra noi che permetterà di sentire che tutta l’umanità è interdipendente.

Molti scienziati sono d’accordo nel sostenere che questo è la tendenza generale del nostro sviluppo. Al momento non siamo pronti ad accettare questa legge per via del fatto che è in conflitto con la nostra natura.

Ogni persona è abituata a pensare solo a se stessa e non capisce che è dipendente dagli altri. Comunque se una persona arriva a comprendere, ha il sentimento e vede con i propri occhi che lei stessa è dipendente dagli altri allora la sua priorità più importante sarà assicurarsi del benessere degli altri, in modo tale che gli altri facciano lo stesso a loro volta con lei.

Il nostro problema è che noi non vediamo quanto il mondo sia piccolo (rotondo)  e fino a che punto tutto è interconnesso. Essenzialmente questa è la ragione della situazione che viviamo oggi. Siamo in uno stato di crisi, che ci sta strappando con la forza dal modo di vivere a cui ci siamo abituati negli scorsi decenni.

Siamo abituati a lavorare molto, guadagnare molto, e spendere molto. Noi produciamo cose utili ed inutili solo allo scopo di poterle vendere. Cerchiamo tutti di guadagnarci una cintura di sicurezza: un conto in banca, un fondo-pensione, un’assicurazione medica, una buona casa e tutte le cose che ci conferiscono un senso di sicurezza ed a cui noi stessi ed i nostri bambini baderemo sino alla fine delle nostre vite. Questo era il nostro obiettivo.

Ora appare come se la nostra organizzazione fosse incorretta! La Natura sta mandando tutti i nostri piani in frantumi. Ora anche le persone ricche per non parlare del resto della popolazione, la così detta classe media ed i poveri, non riescono ad ottenere questo obiettivo.

La Natura ci sta portando verso lo stato opposto dove invece che inseguire una vita agiata solo per noi stessi dovremmo acquisire fiducia, prosperità, sviluppo e benessere dalla connessione tra di noi.

Siamo ora in grado di vedere tutto questo grazie alla crisi generale che sta rompendo tutte le regole del passato. Stiamo ora entrando in una nuova era!

(Dall’Episodio 4 di Kab.tv “Una nuova vita” 04.01.2012)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 05.02.2012

Scritti di Baal HaSulam, Shamati Articolo 159 “E avvenne nel corso di quei molti giorni
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Articolo “La Preghiera per i Poveri”, Punto 189, Lezione 54
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TES, Pagina 6, Punto 24, Lezione 16
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Argomento della Lezione : “Insegnamento della Kabbalah”
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Domande Generiche
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Un incidente sulla strada

Domanda: Supponiamo che io sia testimone di una prepotenza nei confronti di qualcuno in strada o in metropolitana, cosa dovrei fare? Come dovrei relazionarmi con quello che succede sotto i miei occhi?

Risposta: Noi parliamo solo del comportamento in una società integrale, nei gruppi nei quali studiamo e pratichiamo l’introduzione delle relazioni integrali. Sulla strada, tuttavia, non mostriamo questo in nessun modo. Le persone non ci capiscono ancora.

Tutto dipende dalla società. Supponiamo che tu voglia aiutare un’anziana donna che scivola e cade sul ghiaccio. Ci sono delle società in cui la gente potrebbe accusarti di qualcosa di inappropriato; persino l’anziana donna potrebbe pensare che tu hai deciso di usarla in qualche modo, di derubarla o qualcosa del genere.

Ci sono anche delle società dove un certo numero di persone si precipiterebbe ad aiutarla simultaneamente; ovvero questo dipende da dove si trova la persona.

Così la tua reazione sulla strada non dovrebbe essere in nessun modo diversa dalla reazione delle altre persone; sembrerebbe molto strano ed incomprensibile per gli altri.
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(Da un “Discorso sull’Educazione Integrale”, del 13.12.2011)

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