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Il Congresso è per tutti coloro che sono desiderosi di essere inclusi

La Costituzione del Congresso di Arava: fratelli nostri, le condizioni fisiche e spirituali che dovete osservare sono davanti a voi. Prima di raggiungerci, controllate accuratamente: siete pronti, voi capite e sentite l’importanza della fase alla quale vi connettete, capite che la Torà, la Luce che Riforma, vi cambierà nella maniera in cui amate e servite tutti? Volete questo? Dovrebbe esservi chiaro che venite qui non per ricevere, ma per ricevere la forza della dazione.

Persino quando si legge solo la storia della Torà sull’esodo dall’Egitto, vediamo che essa coinvolgeva persone di ogni genere: anziani, giovani, bambini, uomini e donne. Essi si differenziavano, alcuni con un grande desiderio di ricevere, altri con un grande desiderio per la dazione. Tutti loro, incluso Mosè ed Aronne, erano ancora nel desiderio di ricevere; tuttavia, il Creatore fu rivelato loro e noi scopriremo quali rivelazioni ebbero luogo.

Ecco perché noi apriamo il Congresso di Arava a tutti gli uomini, noi non controlliamo se essi partecipano a tutte le nostre attività. Una persona può arrivare al congresso ma non potrà prendere parte pienamente ad esso se non studia durante le lezioni del mattino, se non paga il Maaser (la decima), se non partecipa alla riunione degli amici, alla loro connessione e se non è coinvolta nella divulgazione. Queste sono le quattro condizioni in accordo alle quali una persona è un mio studente e membro di Bnei Baruch, un amico di tutti.

Prima di tutto, noi stiamo parlando di azioni fisiche che sono seguite da livelli più profondi nella misura in cui una persona investe il proprio cuore e vuole davvero impegnarsi per raggiungere lo scopo. Così, ci sono differenti gradazioni.

Comunque, non è mai troppo tardi per iniziare. Noi vediamo che questo mese sempre più persone studiano durante la lezione del mattino di Kabbalah e molte cominciano a pagare il Maaser perché hanno capito che questi fondi sono dedicati alla divulgazione del metodo della Kabbalah nel mondo. In essenza, questa è la nostra correzione. Noi esistiamo a questo scopo: per realizzare il ruolo di Israele nel mondo, per ricevere il metodo dall’alto e passarlo in basso.

Quindi, la comprensione ed il risveglio stanno crescendo nella nostra comunità; finalmente le persone prendono la strada giusta. Tuttavia, non abbiamo bisogno di essere grandi, dobbiamo solo capire le opportunità che ci vengono date. Questo è importante.

Molti tipi di desideri uscirono dall’Egitto: bambini, vecchi, giovani, uomini, schiavi, capre e pecore. Essi erano tutti i livelli: inanimato, vegetale, animato e parlante, ma ogni desiderio voleva partecipare a questo pienamente. Anche un bambino che è completamente pronto a prendervi parte è incluso.

Quindi, noi apriamo il congresso a tutti. Un uomo può dire: “Io guardo le lezioni in TV da molto tempo e cercherò di fare il resto”. Anche lui può venire, noi non allontaniamo nessuno. Nella spiritualità, solo la persona può verificare il suo cuore davanti al Creatore e nessuno può interferire in questo.

Tuttavia noi chiediamo, ed è molto importante, che la gente cerchi almeno di essere con noi durante i giorni del congresso con tutto il suo cuore e l’anima. Ecco perché poniamo termini materiali e condizioni per il lavoro interiore che deve essere seguito.

Le persone che entrano nella terra del Congresso di Arava sono obbligate ad osservare la Costituzione. Vengono date loro tutte le condizioni per partecipare. Se non prendono parte allo sforzo comune, esse danneggiano tutti e questo causerà loro molti danni.
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(Dalla 4° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21.02.2012, “Consigli per il Congresso di Arava”)

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La perfezione è l’opposto della crisi

Abbiamo una grande opportunità. Guardando lo sviluppo millenario dell’umanità, possiamo comprendere che il nostro problema attuale è come risolverlo senza aspettare l’aggiunta di colpi. Possiamo ascoltare le persone intelligenti che accentuano il bisogno di un buon ambiente che ci possa sviluppare in maniera ideale e che ci conduca gentilmente da uno stato all’altro in modo gradevole e facile.

Che cosa riceviamo da un ambiente giusto? Con l’aiuto di un buon ambiente io inizio a riconoscere il male in me. Io riconosco di essere egoista e di non voler unirmi, di essere pigro e di essere realmente indifferente del mio sviluppo. Ci sono degli attributi in me i quali non ho la premura di sviluppare. Basandomi in questo, io compendo di dover creare un ambiente migliore.

È la stessa cosa per un ozioso che s’incorpora in un gruppo calcistico e ha bisogno di una pressione più intensiva per essere tirato avanti, essere incitato, essere spinto nel gioco, nel centro del campo, e cosi via.

Quindi, abbiamo bisogno non soltanto dell’ambiente, ma di una “madre diligente” che si prende cura di tutti e si assicura che nessuno sia pigro, e che rimanga in questo “gioco”. I bambini crescono e diventano più saggi grazie ai giochi. Alla stessa maniera noi raggiungiamo la perfezione grazie ai nostri giochi nel gruppo che ci fanno avanzare. Spostandoci sopra tutte le crisi, noi acquisteremo una buona vita.

Perciò abbiamo bisogno di una società, un ambiente che giochi con noi come con dei bambini. Chi ci può provvedere un ambiente cosi? Persone saggie che conoscono il modo, come i genitori di un piccolo bambino. Lasciamoli costruire un ambiente che ci influenzi. La mia forma futura è in questo ambiente, e quando io m’incorporo in esso, io inizierò a cambiare di conseguenza. In questa maniera io accelero il mio sviluppo. Dopo tutto, io avrò un esempio, che sarà attrattivo, ed io certamente vorrò entrare in quest’ambiente trasformando me stesso.

La forma perfetta dello sviluppo umano è opposta alle crisi: Non c’è divorzio, tutti vivono felicemente, i ragazzi non lasciano i propri genitori, tutti sono in pace. Ci sono delle buone relazioni stabili tra le nazioni, tra le persone e tutta l’umanità. Non ci sono paure né guerre, non armi né terrore, non assuefazione alle droghe, e cosi via.

E allora creiamo un modello che c’influenzi. Ho bisogno dei suoi valori. Voglio che mi convinca, che mi “ri-formi” in modo che io gli somigli.

Como posso ottenere questo? Forse potrebbe essere un ambiente virtuale. Dopo tutto, siamo tutti connessi a internet. Forse i media ci forniranno quest’ambiente perché tutti noi assorbiamo i valori da loro. Forse quest’ambiente dovrebbe essere creato non per gli adulti ma solo per i bambini –negli asili e nelle scuole per educare la prossima generazione. O potrebbe anche includere gli adulti poiché il numero di persone disoccupate sta crescendo molto in tutto il mondo. Forse i genitori non sanno come educare i propri figli e gli piange il cuore quando vedono cosa sta accadendo ai loro ragazzi. In questo caso saranno contenti d’imparare, per esempio, attraverso serie televisive o programmi che filmeremo. Questo gli servirà di modello, e saranno capaci d’influenzare i loro figli.

Dopo tutto, più alto il livello di sviluppo, più estremi e opposti alla perfezione sonno gli stati che incontriamo nel cammino alla linea finale. Nell’ultima fase che dovremmo svilupparci, ci aspettano degli stati molto drammatici.

Fino a ora la natura ci ha spinto da dietro e non potevamo svilupparci indipendentemente, in maniera coscienziosa per poter partecipare al nostro sviluppo, influenzando il suo passo e la sua forma in nessun modo. Ma adesso sia il passo sia la forma dipendono da quanto noi riconosciamo i seguenti stati del nostro sviluppo e avanziamo verso essi.

Questo è il motivo per il quale è iniziata la crisi che ha fermato il nostro sviluppo. Staremo fermi nello stesso posto finché comprenderemo che il nostro desiderio e il riconoscimento dell’importanza del nostro sviluppo futuro devono precedere ogni fase futura. Da ora in avanti non possiamo svilupparci istintivamente, come prima; è richiesto un riconoscimento in ogni livello da ora in avanti. Questo è chiamato il livello dello sviluppo umano.

All’inizio questo può sembrare al pubblico generale come una vaga filosofia, ma dobbiamo spiegarla gradualmente, masticare questi temi in grandi conversazioni.

Le persone comprenderanno gradualmente di cosa si tratta. Non importa se lo dimenticano, rimarrà sempre in loro, come il grado che hanno raggiunto e compresso una volta. Non è diventata la loro “sostanza” ancora, e quindi viene dimenticata, ma l’hanno già imparata, capita e sono stati d’accordo con qualche cosa. È già in loro.
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(Tratto dal programma di Kav.TV “Una nuova vita”, secondo episodio, 28.12.2011)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.02.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Articolo 11, Che cos’ è “La buona inclinazione e la cattiva inclinazione per ciò che riguarda l’ uomo nel Lavoro
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 35, Articolo “Mosè e i Due Messia”, Punto 250, Lezione 71
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La differenza tra una roccia e un seme vivo

Tutto il nostro studio e lavoro sono dedicati al chiarimento della nostra deficienza, del nostro scopo nella vita, a cosa ci condurrà e chi vogliamo essere. Tutto questo è una persona. Tutto quanto è determinato unicamente dalla carenza di una persona, e solamente quanto uno aggiunge a ciò che ha ricevuto dalla natura.

Se determinati desideri vengono semplicemente evocati in me per andare da qualche parte, per fare qualche cosa nel gruppo o a connettersi con gli amici, questi non sono i miei desideri. Io sono incorporato in un gruppo che mi influenza adesso con il suo desiderio di andare al deserto; io sono impressionato dagli amici, ma non sono io. In questo sono come una roccia. Riceve qualche cosa dall’ambiente? – quasi niente.

Ma se io voglio investire i miei poteri e sono nell’ambiente giusto, io inizio a crescere in esso come un seme che è stato piantato al suolo e dal quale crescerà un albero. Devo solo aggiungere i miei sforzi e non aspettare ad essere svegliato da quelli che mi circondano.

Io evoco me stesso e gli altri. Io sveglio tutti quanti per esserne influenzato. E quello che ricevo da loro è il mio vaso spirituale. Un vaso spirituale si riceve sempre dall’ambiente, ed è sempre il risultato dell’ispirazione della persona e il suo lavoro per la società.

Ci sono quelli che sono nella società, ma vivono completamente isolati, come se si fossero circondati da un nastro isolante. E allora, come possono trarre beneficio dall’ambiente? In tal caso non si formerà un vaso spirituale nella persona. Sarà impressionato insieme con gli altri dallo stato d’animo che l’ambiente metterà in lui e sarà spazzato via da esso, ma il suo vaso spirituale individuale non si svilupperà.
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(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 16.02.2012, Lo Zohar)

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Il corso “Essere Uomo: “Il Futuro dell’ Educazione” – 28.02.2012

Kabbalah per il Popolo, Corso “Essere Uomo”: “Il Futuro dell’ Educazione”
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La mia nazione è la mia famiglia

Domanda: Come possiamo raggiungere l’unità in un mondo così mutevole?

Risposta: Qui ci dev’essere un nuovo principio: unità oltre tutte le differenze. Non stiamo cercando di correggere le differenze tra di noi o a scavare in dettagli di diverse correnti, diversi partiti, o qualsiasi differenza. Ci possono essere molte persone e culture in uno stato, e quello non dovrebbe disturbarci. La storia europea, per esempio, è piena di guerre, odio e molti reclami di centinaia di anni. Ma su tutte le differenze e conflitti, noi apriamo ‘ombrello dell’unità. Sappiamo di essere diversi e lavoriamo a un livello molto alto.

Dovrebbe essere un approccio sistematico, a livello di un piano nazionale: Tagliamo i bordi dall’alto e dal basso e arriviamo gradualmente a una giusta distribuzione delle risorse. Anche se accade tra duecento anni – non importa. La cosa principale è che il processo è iniziato. Prima dobbiamo sollevar tutti i poveri dalla soglia della povertà. Occupiamoci di questo.

Qui è necessaria l’educazione. Se iniziamo a risparmiare a livello nazionale come facciamo a casa, non abbiamo bisogno di altro. Sarebbe sufficiente sollevare tutti dalla povertà. Le informazioni sulle risorse economiche sono molto interessanti: ad esempio, il 17% dei prodotti alimentari prodotti è scartato quando si trova ancora negli imballaggi originali.

Quindi, tutto riguarda l’attitudine. Se provvediamo tutti di un “ombrello”, allora ci sarà un po’ d’ordine. Dobbiamo semplicemente cambiare la nostra attitudine: La nazione è la famiglia. Nella famiglia io risparmio, mi preoccupo, mantengo, supporto, concedo…è così che dovremmo vivere a un livello nazionale, ma senza isolamento e parassiti, senza spreco e protezionismo. Tutti sono uguali, e tutti si connettono a una linea comune.

Domanda: Questa connessione può iniziare in Israele?

Risposta: Non solo può iniziare qui, ma deve.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 16.02.2012, “Introduzione allo studio delle dieci Sefirot”)

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I servitori degli uomini

L’intero lavoro dei sacerdoti, i Cohens, dei quali così tanto è scritto nella Torà, riguarda essenzialmente la cura verso gli altri. Potrebbe sembrare che ci si stia riferendo a certi riti offerti nel Tempio, compiuti dal primo sacerdote (Cohen HaGadol) insieme ai Cohens e ai Leviti, mentre tutti gli uomini si prestano offrendo dei sacrifici. Invece, essi istruiscono gli uomini e guidano l’intera correzione, perché il Creatore aspetta che ciò avvenga in particolare dai livelli di desiderio più profondi e più distanti da Lui.

Noi pensiamo che i sacerdoti siano qualcosa di separato dagli uomini, qualcosa di sospeso in alto. Invece, il “regno dei sacerdoti” è fatto da coloro che vanno dagli uomini e si prendono cura di loro, come ci si prende cura di un bambino finché non è cresciuto e non gli si ha insegnato la totale adesione con il Creatore. La responsabilità di un Cohen è di portare gli uomini a questo stato.

La Luce agisce sui livelli superiori del desiderio, che sono chiamati i Cohens, i Leviti ed Israele. Poi, questi livelli del desiderio agiscono sul resto dei livelli. Questa piramide non cambia fino alla correzione definitiva. Tuttavia, quando la Luce di Rav Paalim uMekabtziel giunge alla fine della correzione, trasforma questa piramide in un cerchio.

Fino ad allora, viene osservato uno speciale ordine di correzioni, che scendono sempre dall’Alto in basso attraverso tutti i mondi, fino all’ultimissimo, le anime frantumante, e da lì ritornano ancora indietro.

In base alla profondità del loro desiderio (Aviut), le anime sono dominate attraverso i mondi di Atzilut, Beria, Yetzira, e Assiya; o arrivano anche a disconnettersi completamente dal singolo dominio superiore, che è chiamato il livello di questo mondo. Questa è la ragione per cui coloro che si trovano nei mondi inferiori devono essere dominati dai livelli superiori, i Cohens, i Leviti, ed Israele, che devono fornire alle nazioni del mondo la cura, gli insegnamenti e l’educazione. (Così è come vengono chiamati i quattro livelli del desiderio).

Le nazioni del mondo soffrono al loro livello per i problemi materiali e terreni, ma questa sofferenza è irrimediabile perché questi problemi non hanno una soluzione. La forma della sofferenza è materiale, ma la sua essenza è spirituale, perché l’uomo non ha altro mezzo per guarire se non il movimento che porta all’unione con il Creatore.

Questa è la ragione per cui dobbiamo organizzare un sistema generale per una nuova educazione e cura per tutti. Solo grazie a questo sistema meriteremo l’adesione.

Dobbiamo comprendere che lo scopo della creazione era originariamente diretto a tutta l’umanità.

Dunque, intanto che aspiriamo ad unirci tra di noi, dobbiamo sempre ricordare per il bene di chi lo stiamo facendo. E’ per portare il metodo della correzione al mondo intero che, giorno per giorno, stiamo scoprendo di essere in una condizione sempre più disperata. Il mondo capisce di avere bisogno del metodo di correzione, ma non c’è. Questa è la ragione per cui lo dobbiamo rivelare per noi stessi e poi trasmetterlo al mondo.
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(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 19.02.2012, “L’Arvut (il Sostegno reciproco)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.02.2012

Shamati 25, Il fatto delle “cose che escono dal cuore, entrano nel cuore”
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Domande e Risposte con Rav
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Conclusione della prima lezione

Per ora è solo l’inizio. Per concludere la nostra prima lezione, dobbiamo essere tutti d’accordo che esistiamo nella natura. Possiamo immaginarla come una sfera chiusa, un cerchio, nel quale viviamo. Leggi assolute operano in questa sfera, e ci governano.

Scopriamo una parte di queste leggi mentre valutiamo la natura, e la chiamiamo scienza. Ma senza dubbio, il 99.99% di queste leggi rimane sconosciuta e non siamo capaci di rivelarle.

Generalmente, conoscere le leggi della natura ci aiuta a condurre una vita migliore. Guarda le cose utili a casa; il televisore, internet, la lavatrice, l’asciugatrice, hai tutto. Confronta quant’è più confortevole la tua vita riguardo a quella di una persona che vive in un piccolo villaggio; c’è chi va a prendere l’acqua al pozzo, chi cucina sul fuoco, chi va a lavare al lavatoio.

Facciamo queste cose in pochi minuti e senza sforzo. Al posto del pozzo, abbiamo un rubinetto nel muro, tutti i confort a casa che mi aiutano a vivere con pochi sforzi. In questa maniera posso vivere senza fare dei lavori addizionali com’era abituale in passato nelle vite rurali.

In altre parole, il nostro sviluppo offre alle persone la libertà di fare altre cose, cose che sono lontane dal provvedere alle necessità della vita. Ma la domanda è; per quale motivo, dopo aver raggiunto uno sviluppo come questo, la vita è diventata cosi crudele e vuota, che ci porta alla disperazione, infondendo incertezza, paura e ansietà in noi?

Che cosa ne abbiamo fatto del tempo liberato grazie allo sviluppo tecnologico e sociale che poteva aver creato una meravigliosa aggiunta alle nostre vite? Al posto di una vita rurale calma e tranquilla, nonostante le difficoltà fisiche, adesso siamo arrivati a una giungla moderna.

Perché sprechiamo l’energia e il tempo liberati dallo sviluppo e dalla tecnologia facendo la nostra vita dura e complicata? Forse è tempo di fermarsi? Forse è arrivato il momento di spostarsi verso una vita completamente diversa; come lasciare il nostro villaggio per una vita più attraente.

Abbiamo bisogno solo di poche ore per provvedere ai bisogni della nostra esistenza, le cose che dovevamo riportare al villaggio; dedichiamo il resto del tempo alla nostra anima, diamole altre cose da fare! Forse riusciremo a correggere le nostre vite in questo modo?

Io completo la nostra prima lezione con questa domanda…
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(Tratto dal programma di KabTV “Una nuova vita”, primo episodio, 27.12.2011)

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Congresso nel Deserto di Arava – 23/25.02.2012

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