“L’Eurogeddon” senza preavviso

Opinione (Chris Richardson, economista Deloitte-Access Economics (DAE), lo studio di “Eurogeddon”): La domanda basilare del 2012 sarà il futuro della valuta unica europea. L’inizio dell”Eurogeddon” si può considerare dicembre del 2009, anno dal quale gli economisti e gli investitori presuppongono il crollo dell’Euro ed una profonda recessione nei paesi europei, che porterà al crollo in successione delle economie di altri paesi.

Per ora la situazione viene mantenuta dalla BCE, che ignetta nel sistema bancario denaro facile. Lo schema effettivamente funziona, però questo forno bollente del rischio, nel caso in cui il sistema finanziario europeo inizierà a frantumarsi, si riverserà su tutti senza differenziare le economie e i mercati. In Australia gli imprenditori hanno smesso di assumere nuovo personale, proponendo lavoro straordinario ai cooperatori. Ma più di tutti perderà la Cina con la caduta della domanda sulle merci che diminuiscono i profitti della popolazione e del budget del Governo.

Il mio commento: Quanto prima i politici e gli economisti realizzeranno che il mondo è completamente interdipendente, tante più possibilità esisteranno nel superamento, in una via pacifica, dell’Armageddon mondiale. Invece, per ora ognuno pensa solo a sé stesso, in una cecità egoistica, non riconoscendo la propria totale dipendenza reciproca.
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