Quando s’inizia a cercare un gruppo

Nessuno arriva ad un gruppo di Kabbalisti cercandolo da se e ha bisogno di amici. Se l’uomo ha bisogno di compagnia la cercherà in un pub o in qualche club, ma non all’interno di un gruppo che studia la Saggezza della Kabbalah.

L’uomo arriva a questo gruppo in base ad una propria richiesta interiore. Il desiderio evocato nel cuore fa sì che la persona senta intuitivamente che lì potrà trovare una risposta a quel richiamo interiore. Sente che lì c’è qualcosa, anche se non sa esattamente cosa, comunque è cosi che lo sente inconsciamente.

Quindi arriva in questo posto quando sente che questo è collegato in qualche maniera al proprio desiderio interiore. L’uomo non sa perché ci viene; è portato dall’Alto, com’è detto: “Il Creatore mette la mano dell’uomo nel buon destino e gli dice: ‘Prendilo!'”.

Tuttavia, dopo aver studiato per un po’ e aver attraversato diversi stati (il che può prendere diversi mesi, se non addirittura degli anni) scopre finalmente di non avere la forza di avanzare da solo e che questo è possibile unicamente se si connette ai desideri degli altri.

Da quel momento in poi significa che sta cercando un gruppo, cioè che comprende meglio di non poter raggiungere l’agognato traguardo da solo, e allora ha bisogno di tutti gli altri. Sente di avere bisogno del gruppo, dell’amore degli amici. Di conseguenza inizia a stabilire una connessione speciale con altri uomini che studiano con lui, in modo da poterli chiamare gruppo.

Fino ad allora, non è il gruppo, ma semplicemente un gruppo di uomini seduti insieme…se non senti la connessione con chi studia con te, che senza questa non è possibile raggiungere il traguardo, allora non hai amici e non hai il gruppo. Se vuoi avere successo hai bisogno di costruire queste relazioni.

Tutto questo dev’essere chiarito e richiede molto tempo. Ci sono degli uomini che possono studiare e ascoltare per vent’anni, e perfino parlarne, ma non hanno il desiderio interiore, la comprensione del cuore, che ci deve essere una connessione con gli altri, perché altrimenti non potrai riempire te stesso. Non hanno questo desiderio interiore e allora il gruppo non si connette.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 20.12.2011, Gli scritti di Rabash)

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