Non possiamo raggiungere la dazione attraverso i disastri

Domanda: Ci sarà un corso sull’economia integrale come parte dell’educazione integrale. Come sarà?

Risposta: Oggigiorno è chiaro per gli esperti che dobbiamo arrivare a un consumo normale, sano, bilanciato, dove ognuno riceve quello di cui ha bisogno e niente di più. Non dobbiamo permettere lussi a conto della natura e sprechi delle risorse naturali e dei suoi tesori.

L’equilibrio è la comprensione di quanto un uomo abbia bisogno in questo mondo, diversamente  ci sarà una catastrofe e noi, non avendo scelta, seguiremo la stessa direzione ma in una cattiva maniera, senza comprendere quello che sta accadendo.

Se continuiamo in questo modo ci dovremmo aspettare diversi disastri e guerre che non ci porteranno da nessuna parte. Ci forzeranno solo a diventare più saggi e a comprendere che dobbiamo muoverci verso il lato buono, per poter avanzare non attraverso le sofferenze, ma dalla connessione e la garanzia reciproca, cioè dalla ragione. Attualmente, attraverso la storia, siamo avanzati attraverso la sofferenza. Ci ha reso più saggi? Sappiamo come avanzare? Questo significa che è un cammino lungo e duro.

Dall’altra parte, seguendo il cammino buono, usiamo l’educazione ed è totalmente diverso. Grazie all’educazione inizi a capire quello che succede, acquisisci gli strumenti che puoi usare, vedi come agire, e scopri le leggi della natura. Per forza la Saggezza della Kabbalah dovrebbe essere parte di questo, altrimenti dove si potrebbe prendere la conoscenza? Solamente la Saggezza della Kabbalah parla del mondo integrale, cioè il mondo superiore.

Abbiamo finito lo sviluppo dei livelli inanimato, vegetale e animato della natura, e dopo c’è un limite che ci separa dal livello dell’uomo, tutto ciò che vi si trova sotto appartiene alla ricezione e tutto al di sopra appartiene alla dazione.

Non si raggiunge la dazione attraverso la sofferenza. La differenza tra il livello animato e quello dell’uomo è la nostra coscienziosità, la realizzazione.

L’uomo dovrebbe capire dove si trova, cioè in quale mondo, in quale sistema; lui deve realizzare che cos’è la natura e dopo raggiungere lo stato di uomo. La differenza tra l’animato in te e l’umano in te è la coscienziosità, nel tuo sentimento e nella tua mente. Devi acquisire quest’addizione.

Adesso siamo ancora parte del mondo animato, e siamo ancora più corrotti poiché tutto quello che facciamo ci danneggia. Tutta la nostra vita è fatta di diversi tentativi per controllarci uno con l’altro e per danneggiarci l’uno con l’altro, e quindi distruggiamo noi stessi, la nostra salute, le nostre vite e il mondo intero.

Visto da parte sembriamo un po’ strani, solo se sappiamo il risultato del nostro sviluppo saremo capaci di essere d’accordo con le fasi intermedie che dobbiamo attraversare. Quindi la coscienziosità separa l’uomo dalla bestia. É detto: “Conosci il Dio di tuo padre e adoraLo”. Dobbiamo conoscere il Creatore, la natura, e questa è tutta la differenza.

Nel suo articolo “Questo è per Giuda”, il Baal HaSulam ha scritto: “Quindi, dopo tutte le inchieste e scrutini, troviamo che l’unico bisogno nei desideri dell’uomo, che non esiste per niente nelle specie animate, è il risveglio del Divino Dvekut (l’adesione). Solo la specie umana è pronta a questo e nessun altro. Ne risulta che l’intera questione della presenza della specie umana è in quella preparazione impressa in lei per desiderare il Suo lavoro, e in quello è superiore alla bestia.

Questa è l’unica differenza. In qualsiasi altra maniera, se ci differenziamo del mondo animato, è solamente in senso negativo. Quale creatura intelligente rovinerebbe la propria casa, come facciamo noi con il nostro pianeta? Quale creatura sensibile potrebbe creare un sistema economico come quello che abbiamo creato? Per ora abbiamo delle casseforti piene di biglietti senza valore. Allora oggi, per poterci salvare dai problemi, abbiamo solo bisogno di realizzazione, di cambio di coscienza.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.12.2011, “La libertà”)

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