Nello studio l’età di un uomo non è un ostacolo

Domanda: Ci sono diverse fasi per l’insegnamento infantile a seconda dell’età dei bambini: sino a tre anni, da tre a sei, da sei a nove. Vi sono fasi simili anche per gli adulti?

Risposta: Ci sono vari step, ma non sono legati all’età. Lo sviluppo dell’uomo diventa indipendente dall’età da quando raggiunge la maturità intorno ai 18-20 anni; questo dipenderà solo sull’interiorizzazione del materiale, sia nella teoria che nella pratica.

Lo osserviamo nei nostri corsi in cui partecipano uomini e donne di 20-25 anni assieme ad altri più anziani, al punto che potrebbero essere non solo i loro genitori ma anche i loro nonni. Si confrontano in discussioni vivaci al punto che la distanza di età tra di loro diventa assolutamente irrilevante, questo perché parlano di argomenti completamente nuovi ed addirittura improvvisi per le loro relazioni personali, familiari e sociali.

E’ molto interessante osservare quanto siano indipendenti dall’età le domande poste durante le lezioni o le conferenze, lo stesso vale per il modo in cui ciascuno partecipa alla discussione. Ma l’anzianità ha un’importanza per via del fatto che l’esperienza è stata ottenuta gradualmente negli anni.

Durante quel periodo l’uomo dovrebbe essere guidato. Sempre più persone arrivano ai gruppi, che poi si collegano. Anche i gruppi separati degli uomini e delle donne si collegheranno, e a guisa di un unico gruppo si collegheranno al gruppo dei bambini per poi dividersi ancora.

Dobbiamo “miscelare” la società degli studenti così da essere poi pronti a capire correttamente i diversi stadi nella vita e che imparino a gestirli: le reazioni reciproche al lavoro, con i superiori, con i sottoposti, con i vicini, con le persone che potrebbero dimostrarsi fastidiose o al contrario piacevoli, come con i parenti verso i quali ci si sente obbligati. Perciò, tra le persone inizierà una certa trasformazione  nelle relazioni.

Dobbiamo parlare di tutto questo e discutere questi argomenti, l’uomo dovrebbe sperimentarli e viverli come se si “vestisse” della vita delle altre persone, confrontandosi con loro e, di conseguenza, connettendosi in un’unico insieme.

Perciò dentro l’uomo saranno vissute molte scene, e in questo processo sono molto d’aiuto i video film e le discussioni.

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(Discorso sull’Educazione Integrale del 12.12.2011)

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