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La luce aprirà la mela

Domanda: In quale modo il Creatore può aiutarci a sconfiggere i “Greci” dentro di noi? Dopo tutto “l’Israele” dentro di me (l’uomo che anela al Creatore) sembra così impotente di fronte a loro.

Risposta: In verità si è detto che un bambino intelligente e un vecchio re sciocco combattono l’uno con l’altro. La nostra natura è l’inclinazione al male, la centrale corazza egoista in cui è nascosto un punto minuscolo, che non ha alcun modo di romperla. Ecco perché ci dobbiamo risvegliare da soli!

Tu sei come un piccolo verme seduto in un ravanello amaro o una mela. Come puoi uscirne? È impossibile. Sei circondato da tutti i lati e non c’è alcuna via di uscita. Non puoi fare nulla contro forze del genere.

Ma se ci sono più amici come te all’interno, e ciascuno ha un punto nel cuore, quando raccogli tutti questi punti, leggendo e connettendovi a Il Libro dello Zohar e volendo capire cosa sta succedendo e che cosa il Creatore vuole da noi. In questo modo ci si collega al sistema superiore e si attira la Luce superiore che riforma.

Allora avrai una possibilità, ma solo grazie alla Luce, che è il Creatore che ti si è rivelato.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 27.12.2011, Gli Scritti di Rabash)

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La caduta dell’impero consumista

Malchut è il desiderio di godere, e non capisce altro che questo. Ma se, grazie alla Luce che scende costantemente dall’Alto, si sviluppasse al punto di desiderare di sentire che cosa si trova al di sopra di lei, allora inizierebbe a cercare le prime nove Sefirot.

All’inizio si dirigere verso le Sefirot superiori solamente per ricevere da loro per se stessa, perché pensa che abbiano qualcosa che la possa appagare. E’ simile ad un uomo del nostro mondo che vuole ingoiare il mondo intero, tutte le possibilità, la conoscenza scientifica e culturale e pensa che in questo modo sarà in grado di appagarsi, avere la conoscenza ed il potere.

Entrando in contatto con le prime nove Sefirot, anche egoisticamente, Malchut riceve da  loro l’illuminazione che inizia a “sciuparla”. Da una parte comincia a comprendere che le Sefirot più elevate non hanno nulla che possa comprendere, ottenere, e di cui colmarsi. Questa è la conclusione a cui è arrivata l’umanità nel corso della storia.

Dall’altra parte, la Luce ricevuta le risveglia il senso della sua insignificanza: la sensazione che ci sia qualcosa al di sopra di lei, da cui ne è controllata, e di cui non assumerà mai il potere. In questo modo un uomo inizia a collegarsi di più con l’ambiente, in quanto vede di esserne dipendente, e dunque giunge alla correzione.

Ma tutta la correzione avviene con lo stare all’interno dell’ambiente, non avviene dentro l’uomo. Ogni uomo ha solamente un unico punto, ed arriva a percepire se stesso solamente includendosi nel desiderio collettivo che esiste fuori di lui.

Un uomo capisce che il suo “IO” non è nel suo punto, che all’inizio voleva innalzare e soddisfare. Nella misura in cui si dona al mondo, riesce a trovare il suo vero vaso spirituale ed il suo vero appagamento. Qui rimane, dentro agli altri, e così diventa indipendente dal suo punto di partenza, e allo stesso tempo diventa eterno perché questo punto viene cancellato. Di conseguenza raggiunge l’infinito.

La reciproca inclusione di Malchut nelle prime nove Sefirot avviene a tutti i livelli, e al livello del mondo terreno si manifesta attraverso la nostra evoluzione. Oggi ci troviamo ad attraversare una transizione speciale: l’umanità inizia a spostarsi dalla sensazione dell’inclusione delle prime nove Sefirot in Malchut al suo livello, all’inclusione di Malchut nelle prime nove Sefirot.

Questa è la ragione per cui iniziamo a capire che è impossibile esistere senza l’inclusione negli altri. Non saremo più capaci di vivere in una società consumistica ed avremo bisogno di costruire delle relazioni nuove e diverse.

Gli stessi processi che avvengono nel mondo dell’Infinito ad ogni specifica fase, avvengono anche qui nel nostro mondo, solamente in un altro modo.
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(Dalla 3° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 15.12.2011, TES)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 07.01.2012

Scritti di Rabash, Articolo “L’ Importanza della Preghiera dei Molti”
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Preparazione alla lezione “Preoccuparsi per il Mondo”
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Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 158
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Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 195
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Rav Yehuda Ashlag “La Pace”, Pagina 261
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La società occidentale è in stallo

Opinione (Michail Hasin, economista): Già da quasi due anni nell’Unione Europea va avanti una crisi del debito molto seria e i suoi governi tacciono riguardo le sue cause principali, che sono il cambiamento del modello creditizio e l’impossibilità di mantenere in continuazione il livello di vita della poplazione per conto della crescita del debito, ma come si può lottare contro la crisi senza chiarirsi nei suoi motivi reali?!

I governi monetari dell’Unione Europea non lottano contro la crisi, cercano soltanto di spingere l’economia verso la crescita con metodi di stimolazione monetaria, che invece si oppone.

Probabilmente è stato imposto un tabù riguardo alla restrizione della zona euro, alla caduta dell’unione europea e alla caduta repentina del livello di vita della popolazione. Però nelle lobby bisogna ragionare su questo! Tuttavia, non vengono proprio discussi i motivi reali della crisi.

Questo parla del fatto che le elite politiche contemporanee hanno generato un degrado tale che già non è possibile agire con delle azioni più o meno adeguate, oppure che le domande già sentite toccano qualche tema di tabù globale nello sguardo occidentale, che sarebbero le varie possibilità di costruire il socialismo nei limiti della rinuncia di un patrimonio personale. Allora sì può solo constatare che la società occidentale, con tutta la sua ideologia, sia arrivata ad uno stallo serio, dal quale si può uscire solo attraverso una distruzione totale.

Risposta: Sono completamente d’accordo con Michail Hasin riguardo a questo quesito. Ritornare alla domanda del cambiamento della società verso un nuovo rapporto di vita è per loro simile alla morte economica, in quanto sembra loro di perdere potere e denaro, cioè la loro vita…. Qui non  appare un distacco, ma un’opposizione tra le elite e il popolo e sono necessarie le manipolazioni con la popolazione fino ad arrivare alle guerre, e tutto questo è solo per non distaccarsi dai propri guadagni…
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