Una disintegrazione per il bene dell’unità

Baal HaSulam, “La Libertà”: Prendete, per esempio, una spiga di grano che è marcita nel campo ed è arrivata ad uno stato di semina di molte spighe di grano. Quindi, quello stato marcio è considerato la “fonte”, il che significa che l’essenza del grano si è spogliata della sua precedente forma, la forma del grano ed ha preso un nuovo discernimento, quello del grano marcio che è il seme chiamato “fonte”, che non ha forma per niente.

Perché la spiga di grano del grado precedente non è considerata essere la “fonte”? Perché possiede ancora una forma per conto suo e non è la radice del prossimo stato. Il seme del grano deve disintegrarsi, diventare “potere”, il potenziale dello stato futuro e poi potrà germinare come un nuovo germoglio. Quindi, nel mezzo, è necessario lo stato della disintegrazione.

Domanda: Qual è lo scopo di questa disintegrazione?

Risposta: Quello di perdere la forma precedente per assumere quella successiva. Non può avvenire in altro modo, così Keter diventa Malchut, che nasce ripetutamente in una nuova Keter.

Domanda: A cosa dovrebbe aspirare l’uomo nel suo lavoro: a perdere la forma attuale o ad acquisirne una nuova?

Risposta: Ad accelerare l’avanzamento, cioè ad incrementare la frequenza del cambiamento degli stati. Tutto il tempo dovrei sforzarmi per una nuova forma. Lascio che la fase di disintegrazione avvenga a modo suo, non me ne importa, capisco che è necessaria.

È la stessa cosa quando abbiamo bisogno di dormire, come se scomparissimo nella non esistenza. Non è un peccato perdere queste ore di vita? Tuttavia, sappiamo che senza dormire, il disordine del giorno precedente nella nostra testa non sarà organizzato in mensole e mutande. Tutte le mie esperienze hanno bisogno di passare attraverso l’elaborazione, l’indicizzazione e l’immagazzinamento, e solo allora sarò pronto per un nuovo lavoro ed una nuova percezione.

Domanda: Come acceleri allora la velocità?

Risposta: Attraverso l’aiuto dell’ambiente che forma in me il desiderio corretto.

Domanda: L’uomo ha sempre bisogno di sforzarsi verso lo stato successivo?

Risposta: L’uomo ha sempre bisogno di sforzarsi verso l’unità di Israele, della Torah e del Creatore. Questo è il prossimo stato; sempre la stessa unità, solo ad un grado più elevato, più potente, più “succoso”, di migliore qualità: io, il gruppo e la forza comune della dazione, il Creatore in noi.
[63230]

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 15.12.2011, “La Libertà”)

Discussioni | Condividi commenti | Fai una domanda




Laitman.it commenti RSS Feed

Post Precedente: