La gioia della nascita

Io sono ottimista. Penso che stiamo avanzando magnificamente. Sto spingendo sempre di più, ma certamente sono felice ogni momento che tutto venga rivelato così velocemente.

Dobbiamo conservare l’ammirazione e la gioia, senza lasciare posto alla tristezza. Persino la mancanza di soddisfazione può apparire solo dalla gioia e dal desiderio di qualcosa di più grande. In altre parole, abbiamo bisogno di essere felici per il desiderio che brucia in noi ed anche se non abbiamo un desiderio, dovremmo essere felici di sentire e capire questo. Se l’uomo si connette alla spiritualità, anche un po’, è già sul suo cammino, può criticare ed essere triste solo per un momento, per ritornare immediatamente alla felicità ed alla determinazione.

In base a tutti i calcoli (a dispetto del fatto che sia impossibile farli), siamo sull’orlo della salvezza. Anche il Baal HaSulam ha scritto riguardo a questo, e oggi è ancora più giusto, dopo un tempo così lungo, dopo che sono stati investiti tanti sforzi.

Sono sicuro che adesso attraverseremo un magnifico periodo di preparazione, prima della svolta che può avvenire in qualsiasi momento. Non dipende molto dagli eventi che pianifichiamo in futuro.

Noi conserviamo una  connessione magnifica e forte, il congresso unisce nuove stringhe di questa connessione tra tutti i gruppi e a dispetto delle distanze fisiche, si sta già diffondendo il calore tra noi. C’è già un punto di unione che ci connette, il quale non esisteva precedentemente. Questo è già l’inizio del Kli spirituale (il vaso o il desiderio) che ci conserverà e ci salverà.

Noi supereremo gli ostacoli e facendolo aggiungiamo nuovi sforzi a questo punto e nascerà.
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(Dal discorso durante il pasto del 17.12.2011)

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