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Lezione Introduttiva: “L’Educazione secondo la Kabbalah” del 27.12.2011

La Kabbalah per il Popolo “L’Educazione secondo la Kabbalah”
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Lasciate iniziare il congresso interiore

Domanda: Cosa ci può dire sul nostro stato ora che sono passate quasi due settimane dalla fine del congresso in cui è stata rivelatala vera vita?

Risposta: Tutto il nostro gruppo, il “Kli mondiale” deve risvegliarsi e capire che questa nebbia nella quale ci siamo trovati dopo il congresso ci è stata data di proposito e non possiamo fare niente per resisterle. Ogni uomo l’ha sentito nella propria forma e in tempi diversi.

Alcune persone si trovano ancora in uno stato elevato, anche se potrebbe non essere connesso precisamente con il traguardo, nell’unità con gli altri. Ma la sensazione in sé è rimasta. Dopo tutto, c’era una ragione che ha causato questa sensazione, e c’è lo stato attuale, che io mi sento bene, ma ho già dimenticato perché quale motivo mi sento bene, ma la sensazione piacevole rimane ancora.

Gradualmente si raffredda sempre di più, lungo quattro livelli, tornando indietro al livello precedente. All’inizio ero molto ispirato dal traguardo, dopo semplicemente dall’essere connesso al gruppo, dopo dal fatto di raggiungere qualche successo durante il congresso, e alla fine mi trovo con la sensazione di sentirmi bene, finché scompare anche questo sentimento.

Prima di tutto dobbiamo valutare queste fasi necessarie per costruire un nuovo desiderio, che deve essere tale da farci iniziare a vivere nella stessa intenzione, tutto il tempo nella stessa sensazione, e questo diverrà il nostro stato costante!

Se durante il congresso abbiamo ottenuto questo attraverso un attacco, attraverso l’apertura di un varco: ballando, in diversi eventi, nelle canzoni infinite, adesso dobbiamo raggiungere lo stesso stato interiormente, silenziosamente. Io devo sentire questo stato introspettivamente, dentro di me, e quello sarà il mio congresso.

Forse ci arriveremo presto e terremo i congressi precisamente in questa maniera: senza dire niente durante tre giorni, senza fare niente oltre alle azioni interiori, impressionandoci e ispirandoci soltanto nel guardarci l’un l’altro. E più avanti non dovremo nemmeno vederci più uno con l’altro, arriveremo gradualmente alla rivelazione vera dove non c’è più bisogno di parole, visioni, ascolti, o di saltare e abbracciarci. Procediamo verso questo stato.

Per ora dobbiamo tenerci stretto il congresso dentro di noi, in modo che diventi il nostro stato permanente, con calma, silenziosamente, con un’attitudine interiore molto più seria.
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(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 05.12.2011, Talmud Eser Sefirot)

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Pazienza e tutto arriverà

Domanda: Dove posso prendere la forza per annullarmi davanti al gruppo in modo che ognuno si senta più piccolo rispetto agli altri?

Risposta: Se il gruppo si sviluppa correttamente e passa da uno stato all’altro, allora tutto il gruppo sarà nello stesso stato, completando gli altri. Di conseguenza, l’intero gruppo avanza.

Anche se alcuni degli amici possono sentirsi in discesa e alcuni in salita, e una parte percepisce con la mente e un’altra parte con le sensazioni, ma tutti insieme si stanno muovendo in avanti. Tutto questo richiede pazienza. Il timore spirituale comporta la volontà di resistere e perseverare. Abbiamo bisogno di capire che l’uomo non puo’ eseguire le azioni da solo, ma soltanto richiederle.
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(Dalla 1° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 18.12.2011)

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Lezione quotidiana di Kabbalah del 27.12.2011

Gli Scritti di Rabash “Quali sono i poteri necessari per il lavoro”
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Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Punto 55, Pag.65, Lezione 20°
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L’Introduzione al Talmud delle Dieci Sefirot, Pagina 321, Punto 13, Lezione 8°
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Rav Yehuda Ashlag “La Libertà”, Pagina 385 “Il controllo della mente sul corpo”, Lezione 11°
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Novantanove più uno

Le cose che vediamo in questo mondo come la società, l’ambiente e l’umanità sono tutte il riflesso del nostro attuale stato di illuminazione in base agli schermi, finora egoistici, che abbiamo conseguito. E’ così che vediamo il mondo dell’Infinito nel quale già esistiamo.

Se un uomo inizia a connettersi allo scopo della creazione, con il desiderio di conseguire il Creatore e di diventare uguale a Lui nelle caratteristiche, dovrebbe unirsi ad una società o ad gruppo ed utilizzarlo per il suo avanzamento. Il mio scopo di conseguire il Creatore, identificarmi con Lui ed unirmi a Lui determina tutto il mio atteggiamento verso la società, i miei amici e me stesso.

Tutto questo riguarda la parte dell’umanità che possiede il “punto nel cuore“. Prima di tutto questo punto spinge l’uomo a raggiungere il Creatore, e così entra in un gruppo con questo scopo. Poi impara che, per raggiungere il Creatore, ha bisogno di connettersi perché questo è il modo in cui sviluppiamo il nostro desiderio di donare. Riveleremo il Creatore attraverso il desiderio di donare, che conseguiremo attraverso il reciproco sviluppo gli uni verso gli altri.

Però c’è anche quella seconda parte dell’umanità, il 99%, nella quale il punto nel cuore non si è risvegliato, e coloro che ne fanno parte non sentono il bisogno di conseguire il Creatore, non si sforzano di raggiungerLo. I problemi della vita sono la sola cosa che li guida, e questi problemi devono corrispondere al nostro sviluppo. Sono la conseguenza della mancanza di connessione tra gli uomini.

Questi uomini sentiranno il bisogno di una connessione che sia all’interno di una grande e vasta società umana, non solo in un gruppo. Il loro obbiettivo è di avere una buona vita materiale, ottenuta attraverso l’unione di una nazione e di tutta l’umanità.

Naturalmente, non devono attraversare le stesse fasi che attraversiamo noi in un gruppo, hanno solamente bisogno di sapere il modo giusto di connettersi per formare una società unita ed omogenea il cui solo proposito è di conseguire la stabilità, la certezza e l’appagamento materiale.

Però, dato che questi due gruppi coesistono uno dentro l’altro, il primo gruppo (quello che aspira al Creatore ed è unito a causa dei problemi e delle esigenze spirituali, e non a causa dei problemi della vita materiale) irradia i suoi valori al gruppo più grande, spingendolo a pensare che ci sono degli scopi più meritevoli di quelli che appartengono soltanto a questa vita, che si può ottenere di più.

Allora il secondo gruppo, il 99%, improvvisamente incomincia a percepire uno scopo più elevato e il bisogno di conseguirlo, così avanza. Alla fine, questi due gruppi incominciano ad avvicinarsi l’uno all’altro. Pur avendo degli obbiettivi diversi, il secondo gruppo, l’umanità, improvvisamente scopre l’opportunità di conseguire una vita eterna, completa e perfetta che è anche più elevata della precedente vita fisica, dunque questa parte accetta questo nuovo desiderio.

In definitiva tutti si uniranno e ritorneranno all’unico sistema com’era al principio della creazione.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 12.12.2011, Gli scritti Rabash)

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Aprite le carte, signori!

Messaggio: Al Summit di novembre a Cannes, i leader dei “venti” si sono messi d’accordo per una nuova costruzione finanziaria mondiale. L’idea basilare era la lotta contro i settori in ombra. In cambio di questo ci vogliono sessanta trilioni di dollari, paragonabile al PIL degli USA. Questi soldi sono anonimi, spesso ottenuti per vie illegali, sempre speculative. Su di loro si sono gonfiate le “bolle” dei mercati finanziari: ciò che prendevano come crescita dell’economia mondiale si è rivelata un tumore maligno.

Oggi i paesi sviluppati non vogliono più avere a che fare con questi soldi perché sbucano fuori dagli offshore non trasparenti e poi di nuovo si nascondono, dopo aver costruito la distruzione sul mercato finanziario.

Per vincere le finanze dell’ombra, i leader dei “venti” hanno dichiarato guerra al loro anonimato. I conti numerici bancari devono essere liquidati.

I conti nominali e i detentori dell’attivo nominale devono essere “legati” ai veri proprietari. Gli offshore, rimanendo un “paradiso fiscale”, smetteranno di essere un rifugio segreto. Tutti i partecipanti dei mercati finanziari devono ricevere numeri univoci e dopo non sarà senza nome nessun movimento di flussi finanziari.

Il mio commento: Fino a che l’amore verso l’amato sé e la fame di guadagnare più zeri in banca, cioè l’egoismo, controllano il mondo, la lotta del nascondere i profitti e le faccende oscure sarà inutile. Soltanto la correzione dell’uomo metterà fine al gioco della roulette mondiale.

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