Nessun anello della catena è inutile

Domanda: Devo continuamente preoccuparmi dell’avanzamento spirituale del mondo o devo mantenere la concentrazione sul gruppo?

Risposta: Questo è l’ordine:

  1. Lavoro con gli amici;
    2. Con l’amore degli amici organizzo il gruppo;
    3. Con il gruppo faccio divulgazione;
    4. Attraverso la divulgazione, che aiuta le masse ad avvicinarsi al Creatore, io Gli faccio piacere.

Il gruppo in se stesso non Gli dona piacere, ma Glielo dona la divulgazione alle masse, che apre ad ogni uomo la strada verso di Lui. Non è importante che gli uomini siano distanti e non capiscano ancora dove questa strada li stia conducendo, se le masse si avvicinano al Creatore almeno un pochino, questo Gli arreca felicità. E questo è il punto principale.

Se portiamo una piccola parte del Suo messaggio in Indonesia o in Polinesia, questo Gli dona piacere. E’ lo stesso modo in cui un ospite fa piacere al Padrone di casa prendendo parte al banchetto che è stato preparato per lui.

Quindi, mettiamo in ordine le cose:

Primo: il nostro scopo consiste nel raggiungere l’adesione,  cioè l’equivalenza della forma, la mia dazione, proprio come la dazione che giunge dal Creatore. Io devo raggiungere la dazione, e allora raggiungerò l’adesione con il Creatore. Dazione significa rendere felice il Creatore.

Secondo: Egli è felice quando, grazie a me, il gigantesco desiderio di ricevere che Egli ha creato si avvicina all’adesione. La mia dazione al mondo deve avvicinare di più tutto il mondo al Creatore. Come? Attraverso la divulgazione.

Terzo: per riuscire a farlo devo prima di tutto unirmi ad un gruppo, in modo di avere gli strumenti, una specie di “commando”. Quando sono in un gruppo, allora posso fare divulgazione. Quindi ne consegue che, entrando in un gruppo e con il suo aiuto, dono al mondo, faccio divulgazione, aiuto gli uomini ad avvicinarsi al Creatore, e dunque Gli dono piacere. Nessun anello della catena è inutile.

In passato, la divulgazione non faceva parte della catena. Gli uomini si sedevano in un gruppo di Kabbalisti e conseguivano il Creatore direttamente. Ma oggi questo è impossibile, perché il mondo intero ha bisogno di raggiungere il Creatore. In passato, nelle generazioni precedenti, i Kabbalisti si preparavano solamente ad essere dei mezzi per far avanzare il mondo, e ora tutti gli sforzi sono diretti ad aiutare il mondo. Non c’è altra scelta, e Baal HaSulam lo dice in molti punti: alla fine del testo “Introduzione al Libro dello Zohar“, l’articolo “il Richiamo del Messia”, e altri.

Domanda: La preoccupazione per il mondo è la naturale conseguenza del nostro lavoro nel gruppo? O dobbiamo far crescere l’importanza di ciò che facciamo per l’umanità?

Risposta: Io, il mondo, il Creatore. Noi siamo collegati, e non posso distinguere l’uno dall’altro. L’adesione significa che siamo tutti collegati, non importa in quale misura. La cosa principale è di essere insieme, e non riesco a distinguere tra il gruppo, il mondo e me stesso. Non posso proprio perché se potessi, non lo percepirei, non raggiungerei la rivelazione e non conquisterei il traguardo. Gli anelli di questa catena non esistono separatamente, anche se oggi, a livello inconscio, ci sembrano separati.

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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 12.12.2011 Gli scritti del Rabash)

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