Pubblicato nella '' Categoria

Il sentiero lungo il campo delle meraviglie

Lo scopo della creazione è di aggiungere indipendenza, consapevolezza, e percezione al desiderio che è stato creato “dal niente”. E anche se è stato creato “dal niente” e non ha “nulla” di suo, questo desiderio può acquisire le qualità che lo aiuteranno a diventare come il Creatore: indipendente, consapevole, autonomo e autore delle proprie decisioni.

Questa è la differenza tra il desiderio iniziale creato in Malchut del mondo dell’Infinito e ciò che diventa dopo aver fatto la restrizione e completato tutto il viaggio: dall’Alto giù fino a questo mondo e da questo mondo indietro verso l’Alto, con tutte le cadute ed i processi di sviluppo attraverso i quali ritorna allo stato precedente.

Tutti questi processi avvengono dentro la creatura per darle l’opportunità di allargare il suo vaso di ricezione. Lo sviluppo è necessario per comprendere la propria parte negativa, cioè il proprio egoismo, e per migliorare la propria percezione di questa parte. Il male è tutto ciò che si oppone al Creatore.

Servono delle speciali condizioni per acquisire queste qualità. La prima condizione essenziale è che la creatura non deve sentire come se agisse spinta da una forza, sotto il potere del Creatore, ma deve sentirsi libera. E questa è la ragione per cui il Creatore deve nasconderSi.

Noi riceviamo solamente la partenza, il punto zero e, cominciando da qui, dobbiamo raggiungere lo scopo della creazione, il punto finale creato “dal nulla” che si è allargato grazie all’intenzione di donare, aggiunta al di sopra del desiderio di godere. Ma in che modo possiamo avanzare se il Creatore è nascosto e non vediamo il traguardo, se ci manca un esempio, un sistema di conto alla rovescia, una base, dei punti di riferimento lungo la strada, che potremmo utilizzare per stabilire il nostro cammino e capire a che punto siamo?

Ci riferisce all’ uomo che riceve questo desiderio, ma che ancora non sa come metterlo in pratica, come a “colui che vaga nel campo”. Un intero campo di opportunità, “benedette dal Creatore”, sono veramente davanti ad un uomo che si trova in questa situazione. Il Creatore gli dà tutti i mezzi e le opportunità per avanzare, per usarle correttamente.
[63099]

(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14.12.2011, Gli scritti del Rabash)

Materiale correlato:

Laitman blog: Crescere da zero
Laitman blog: Il cammino verso l’ amore

Nessun anello della catena è inutile

Domanda: Devo continuamente preoccuparmi dell’avanzamento spirituale del mondo o devo mantenere la concentrazione sul gruppo?

Risposta: Questo è l’ordine:

  1. Lavoro con gli amici;
    2. Con l’amore degli amici organizzo il gruppo;
    3. Con il gruppo faccio divulgazione;
    4. Attraverso la divulgazione, che aiuta le masse ad avvicinarsi al Creatore, io Gli faccio piacere.

Il gruppo in se stesso non Gli dona piacere, ma Glielo dona la divulgazione alle masse, che apre ad ogni uomo la strada verso di Lui. Non è importante che gli uomini siano distanti e non capiscano ancora dove questa strada li stia conducendo, se le masse si avvicinano al Creatore almeno un pochino, questo Gli arreca felicità. E questo è il punto principale.

Se portiamo una piccola parte del Suo messaggio in Indonesia o in Polinesia, questo Gli dona piacere. E’ lo stesso modo in cui un ospite fa piacere al Padrone di casa prendendo parte al banchetto che è stato preparato per lui.

Quindi, mettiamo in ordine le cose:

Primo: il nostro scopo consiste nel raggiungere l’adesione,  cioè l’equivalenza della forma, la mia dazione, proprio come la dazione che giunge dal Creatore. Io devo raggiungere la dazione, e allora raggiungerò l’adesione con il Creatore. Dazione significa rendere felice il Creatore.

Secondo: Egli è felice quando, grazie a me, il gigantesco desiderio di ricevere che Egli ha creato si avvicina all’adesione. La mia dazione al mondo deve avvicinare di più tutto il mondo al Creatore. Come? Attraverso la divulgazione.

Terzo: per riuscire a farlo devo prima di tutto unirmi ad un gruppo, in modo di avere gli strumenti, una specie di “commando”. Quando sono in un gruppo, allora posso fare divulgazione. Quindi ne consegue che, entrando in un gruppo e con il suo aiuto, dono al mondo, faccio divulgazione, aiuto gli uomini ad avvicinarsi al Creatore, e dunque Gli dono piacere. Nessun anello della catena è inutile.

In passato, la divulgazione non faceva parte della catena. Gli uomini si sedevano in un gruppo di Kabbalisti e conseguivano il Creatore direttamente. Ma oggi questo è impossibile, perché il mondo intero ha bisogno di raggiungere il Creatore. In passato, nelle generazioni precedenti, i Kabbalisti si preparavano solamente ad essere dei mezzi per far avanzare il mondo, e ora tutti gli sforzi sono diretti ad aiutare il mondo. Non c’è altra scelta, e Baal HaSulam lo dice in molti punti: alla fine del testo “Introduzione al Libro dello Zohar“, l’articolo “il Richiamo del Messia”, e altri.

Domanda: La preoccupazione per il mondo è la naturale conseguenza del nostro lavoro nel gruppo? O dobbiamo far crescere l’importanza di ciò che facciamo per l’umanità?

Risposta: Io, il mondo, il Creatore. Noi siamo collegati, e non posso distinguere l’uno dall’altro. L’adesione significa che siamo tutti collegati, non importa in quale misura. La cosa principale è di essere insieme, e non riesco a distinguere tra il gruppo, il mondo e me stesso. Non posso proprio perché se potessi, non lo percepirei, non raggiungerei la rivelazione e non conquisterei il traguardo. Gli anelli di questa catena non esistono separatamente, anche se oggi, a livello inconscio, ci sembrano separati.

[62937]

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 12.12.2011 Gli scritti del Rabash)

Materiale correlato:

Laitman blog: Ricevere la Luce per illuminarmi
Laitman blog: L’allegria è il segnale della dazione

Lezione quotidiana di Kabbalah del 23.12.2011

Parte 1-3: Gli Scritti di Rabash, Articolo 895
VideoAudio

Parte 4: KFS, Rav Yehuda Ashlag “La Pace”, Pagina 263 “La Necessità di praticare con cautela le leggi della natura”, Lezione 5°
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 17
Video / Audio

Scritti di Rabash, Shlavey HaSulam, Articolo 20
Video / Audio

Peggiora la crisi economica globale

Nelle News (dal Bob Tuskin Radio Show): “Una depressione globale stringe la presa sulle economie del Mondo. La crisi che viviamo oggi è stata alimentata dalle politiche distruttive e presto la situazione precipiterà.

Sprecare fondi a seguito di situazioni difficili ritarda il momento in cui prendere le decisioni radicali, al prezzo di peggiorare di gran lunga i guai che stanno per verificarsi. Il “D-Day scuoterà le economie del mondo. Questo potrebbe verificarsi in realtà tra pochi mesi, magari nel 2012.

“E’ possibile che la Grecia sia la prima avvisaglia poiché il paese è in bancarotta, solo il necrologio non è stato ancora scritto. I suoi cittadini si stanno impoverendo e ad Atene si sta scatenando la rabbia. Un sentimento rivoluzionario potrebbe esplodere in qualunque momento, mandando onde d’urto attraverso l’Europa.

I cittadini delle altre nazioni in difficoltà non distano molto da questa situazione, come in America dove migliaia sono infuriati contro un sistema che sta distruggendo il loro stile di vita e aspettative per il futuro.

Il 16 Ottobre, il GEAB (Global Europe Anticipation Bulletin) ha pubblicato il seguente titolo per la sua ultima analisi economica “Crisi Globale sistemica – Decimazione delle Banche Occidentali nella prima metà del 2012” argomentando: “La seconda metà del 2011 ha visto una tendenza irrefrenabile verso il dissesto geopolitico delle economie globali, caratterizzato dalla convergenza di crisi monetarie, finanziarie, economiche, sociali, politiche e strategiche.

“Di conseguenza aspettiamoci una caduta libera dei profitti, fogli di bilancio allo sbando con la sparizione di risorse per trilioni di dollari, il tutto accompagnato da un disappunto pubblico crescente, in pratica è “stato fatto il primo passo” per eliminare il 10/20% delle banche Occidentali”.

“Bob Chapman, un collaboratore del programma radiofonico Progressive Radio News Hour, ritiene che il problema del debito sia endemico su scala mondiale. Viviamo una grave crisi finanziaria il cui problema principale consiste nel debito fuori controllo. Non è possibile ripagarne una gran parte. Il fatto che il debito aumenti rende la situazione ancora più difficile. Si profilano grossi guai.

Quotidianamente circolano voci riguardo ai piani che salveranno le nazioni europee dalla crisi. Tutte invenzioni create per evitare che i mercati collassino. Non c’è soluzione per l’Europa e per l’intero sistema finanziario. Ovviamente nessuno ammetterà che il sistema è compromesso.

Nel suo articolo intitolato “La fine della Storia” Paul Craig Roberts si domanda come Washington finanzierà il suo impero crescente a dispetto dei limiti dovuti alla mancanza di fondi. Solo l’emissione di nuova carta moneta potrà procurare temporaneamente i fondi. Questo risulterà inevitabilmente in un aggravio dell’inflazione.

John Williams ha ipotizzato un’ inflazione, calcolata secondo la prassi dei trascorsi decenni, pari all’11.5%.

“Nel Nuovo Millennio Washington ha distrutto la supremazia della legge, l’affidabilità delle strutture pubbliche e qualsiasi principio morale per ottenere un egemonia globale…”

“Contemporaneamente trilioni di dollari in aiuti finanziari sono piovuti su Wall Street ed altre Corporation favorite, devastando nel frattempo l’economia Americana.

Si è dunque esaurita la possibilità per l’America di dominare il mondo, o si svolge un piano per instaurare l’ultima guerra globale per ottenerlo? Tenuto conto dei matti che al momento guidano le sorti del mondo non scommetteremmo contro quest’eventualità, anche se ci fosse il rischio di distruggere l’intera umanità.

Il mio commento: La Natura ci mette alla prova su tutti i fronti, dimostrandoci che non possiamo uscire da questa situazione solo grazie alla nostra mente ed alla nostra esperienza. L’unica via è verso l’alto. Dobbiamo correggere noi stessi, e da questo punto, una volta compresa la situazione, dobbiamo correggere le relazioni sociali, e di lì le connessioni politiche, economiche, familiari nella società. E’ possibile costruire e non distruggere proprio sulla base della comprensione di quanto sta succedendo.
[60709]

Materiale correlato:

Laitman blog: Lo sviluppo della crisi globale
Laitman blog: L’Unità come metodo di risoluzione della Crisi, Parte 5