L’ONU minaccia il mondo con un’altra crisi economica mondiale

Opinione: Il grande rischio è il fatto che il mondo si scontri con un’altra crisi economica globale. Questa conclusione è contenuta nel nuovo decreto del Dipartimento dell’ONU sulle questioni economiche e sociali (DESA).

Nel documento si dice che la crescita dell’economia mondiale consista nell’anno a venire soltanto del 2,6% paragonandola al 4% del 2011, però anche se questa cifra possa sembrare esagerata, nel caso in cui il problema dei debiti in Europa non venga risolto, i paesi sviluppati continueranno la politica della restrizione dei costi pubblici.

Il mio commento: Chi ha detto che la crescita dell’economia significa crisi? Dove deve crescere ancora? Crescere significa qualitativamente, ma non quantitativamente! Per non produrre in maniera insensata, vendere e comprare e poi buttare per far di nuovo produrre, comprare, comprare e ancora una volta buttare! Bisogna organizzare l’economia del pianeta soltanto sulla produzione del necessario per soddisfare tutti e non di più.

Non dobbiamo considerare una crescita le percentuali in aumento della produzione, ma quanto soddisfano i bisogni necessari di ciascuno e cioè cibo, medicine, riscaldamenti, sicurezza, abitazione. Liberare tutti dal lavoro inutile e dannoso. Il tempo liberato bisognerebbe dedicarlo obbligatoriamente allo studio dell’integrazione, delle nuove regole di convivenza mondiale nella garanzia reciproca, altrimenti scopriremo non una seconda crisi, ma una crisi ininterrotta, finché non diventeremo più intelligenti.
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