Il nostro rogo comune

Congresso mondiale “Arvut”. Lezione n.8

Baal Ha Sulam, lettera n.13: Voi dovevate sapere che tantissime scintille di dazione ci sono in ogni gruppo. Se voi aveste raccolto tutte queste scintille in un posto, in unione fraterna, in amore e amicizia, allora certamente voi avreste avuto a quest’ora un livello spirituale di luce della vita molto importante.

A noi manca solo una cosa, infittire ancora di più tra di noi le nostre scintille. Non ci sono ostacoli, non ci sono barriere, incollarci soltanto un po’ di più in una cosa unica, per ardere insieme.

Dal libro “Lo stendardo di Efraim”: Coloro che hanno tendenza verso il Creatore fanno sempre bene ad unirsi insieme in un gruppo. Unendosi in basso loro richiamano l’unione della loro radice in alto.

Allora questa radice farà la sua influenza su di noi e concluderà ciò che ha iniziato, come è detto: “Colui che organizza il mondo nelle Sue altezze, allora costui organizza il mondo su di noi”. Noi innalziamo la preghiera della correzione (MAN), svegliamo in basso i propri desideri e allora dall’alto vengono verso di noi le forze dell’unione che concludono le azioni.

In questo modo da noi si chiede soltanto “mezza moneta”, mezzo lavoro e desiderare l’unione, ma la sua realizzazione sarà dall’alto quando la nostra richiesta diventerà giusta.

Rabash “La necessità dell’’’amore verso gli amici”: C’è una qualità speciale nell’unione degli amici. Perché con l’unione i loro pareri e i pensieri passano dall’uno all’altro per questo ciascuno penetra con le forze dell’altro. Grazie a questo ognuno ha la forza del suo gruppo e anche se ciascuno è da solo, nonostante ciò, lui possiede tutte le forze del gruppo.

Mentre ciascuno è uno, tuttavia, ciascuno è diverso dagli altri, ma l’unione gli dà la forza di tutti i suoi compagni. Immaginatevi com’è questo quando ognuno acquisisce le forze di tutti. In realtà questa è già la forza dell’infinito. Noi ci uniamo ad un grande gruppo, agli amici di tutto il mondo, e non abbiamo bisogno di altro.

Nessuno da solo ha le forze per passare nemmeno sul primo, il più piccolo, gradino spirituale. Soltanto unendoci qualitativamente acquisiamo le luci di NARANHAI, attraversiamo i mondi ABYA e A’’K sul cammino nel mondo dell’infinito.

Tutti i 125 gradini dell’ascesa spirituale si raggiungono con il cammino della crescita dell’unione. Io trovo ogni volta in questo un vaso speciale capace di una dazione ancora più grande ed in corrispondenza rivelo ancora più luce.
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