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Lezione quotidiana di Kabbalah del 12.12.2011

KFS, Rav Baruch Ashlag “Lo Scopo della Società”
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La transizione psicologica verso un nuovo stato

Domanda: Qual è il cambiamento psicologico che dobbiamo attraversare?

Risposta: Il passaggio per sentire il mondo superiore è semplicemente un cambiamento psicologico che l’uomo attraversa, sente ancora il nostro mondo e continua a vivere come fa di solito. Non scompare niente e niente gli sfugge; resta un uomo ordinario, nella famiglia, a casa, al lavoro e dovunque altro, però riceve “un colpo interiore” in più, un cambiamento di fase che lo rende capace di cominciare a sentire un’altra qualità che esiste nel nostro mondo: la qualità della dazione.

Questo attributo è molto più elevato dell’attributo della ricezione sul quale si basa il nostro mondo, perché  è illimitato, infinito e perfetto. È libero! È onnipotente! Quindi è chiamato “il Creatore”.

L’attributo della dazione regge il nostro mondo e lo nutre come una madre, incluso il nostro egoismo, il nostro attributo della ricezione. Tutto nel nostro mondo, i livelli della natura inanimato, vegetale, animato e parlante, tutti questi, sono attributi della ricezione. Noi, essendo noi stessi attributi di ricezione, percepiamo solo questi tipi di esistenza egoistica.

Quando acquisiamo l’attributo della dazione, cominciamo a sentire delle forze completamente differenti, dei campi e degli attributi, che sono molto più vasti e più sublimi del nostro mondo.

Quando entriamo nel campo della dazione e cominciamo a sentirla, allora tutto il nostro mondo, il cosmo e l’intero universo si riducono immediatamente ad una dimensione minima. Tutto al di fuori del nostro mondo comincia ad essere sentito davvero infinito ed illimitato, come lo stesso attributo della dazione. Noi sentiamo che vi viviamo e ci sviluppiamo lungo i 125 gradi che studiamo nella saggezza della Kabbalah.

Spero che raggiungeremo questo stato nel prossimo congresso. Dipende tutto solo dalla preparazione delle persone che si riuniranno lì. Anche se delle persone a caso con un piccolo desiderio egoistico o dei principianti che non capiscono davvero per cosa sono venuti, partecipano a questo incontro, loro non ci disturberanno.

Il punto principale è che se noi, tutti i membri attivi del movimento Bnei Baruch e gli amici d’oltremare, ci riuniremo e tutti quelli che non potranno venire si connetteranno a noi virtualmente, allora saremo facilmente capaci di incorporare in noi tutti i nuovi visitatori e coloro ai quali è giusto capitato di essere qui, e loro parteciperanno a questa connessione involontariamente. Noi siamo la chiave, il cuore, e la parte principale di questa grande connessione per il raggiungimento del superiore.
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(Dalle serie di lezioni virtuali della Domenica del 20.11.2011)

Il nostro rogo comune

Congresso mondiale “Arvut”. Lezione n.8

Baal Ha Sulam, lettera n.13: Voi dovevate sapere che tantissime scintille di dazione ci sono in ogni gruppo. Se voi aveste raccolto tutte queste scintille in un posto, in unione fraterna, in amore e amicizia, allora certamente voi avreste avuto a quest’ora un livello spirituale di luce della vita molto importante.

A noi manca solo una cosa, infittire ancora di più tra di noi le nostre scintille. Non ci sono ostacoli, non ci sono barriere, incollarci soltanto un po’ di più in una cosa unica, per ardere insieme.

Dal libro “Lo stendardo di Efraim”: Coloro che hanno tendenza verso il Creatore fanno sempre bene ad unirsi insieme in un gruppo. Unendosi in basso loro richiamano l’unione della loro radice in alto.

Allora questa radice farà la sua influenza su di noi e concluderà ciò che ha iniziato, come è detto: “Colui che organizza il mondo nelle Sue altezze, allora costui organizza il mondo su di noi”. Noi innalziamo la preghiera della correzione (MAN), svegliamo in basso i propri desideri e allora dall’alto vengono verso di noi le forze dell’unione che concludono le azioni.

In questo modo da noi si chiede soltanto “mezza moneta”, mezzo lavoro e desiderare l’unione, ma la sua realizzazione sarà dall’alto quando la nostra richiesta diventerà giusta.

Rabash “La necessità dell’’’amore verso gli amici”: C’è una qualità speciale nell’unione degli amici. Perché con l’unione i loro pareri e i pensieri passano dall’uno all’altro per questo ciascuno penetra con le forze dell’altro. Grazie a questo ognuno ha la forza del suo gruppo e anche se ciascuno è da solo, nonostante ciò, lui possiede tutte le forze del gruppo.

Mentre ciascuno è uno, tuttavia, ciascuno è diverso dagli altri, ma l’unione gli dà la forza di tutti i suoi compagni. Immaginatevi com’è questo quando ognuno acquisisce le forze di tutti. In realtà questa è già la forza dell’infinito. Noi ci uniamo ad un grande gruppo, agli amici di tutto il mondo, e non abbiamo bisogno di altro.

Nessuno da solo ha le forze per passare nemmeno sul primo, il più piccolo, gradino spirituale. Soltanto unendoci qualitativamente acquisiamo le luci di NARANHAI, attraversiamo i mondi ABYA e A’’K sul cammino nel mondo dell’infinito.

Tutti i 125 gradini dell’ascesa spirituale si raggiungono con il cammino della crescita dell’unione. Io trovo ogni volta in questo un vaso speciale capace di una dazione ancora più grande ed in corrispondenza rivelo ancora più luce.
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