La recessione della Cina è cominciata

L’Opinione: (Lang Xianping, economista internazionale, professore all’Università Cinese di Hong Kong): “Lang Xianping, un famoso economista cinese, ha esposto ‘le informazioni riservate dell’economia cinese’ nel suo discorso del 22 ottobre. Basandosi sui suoi stessi dati, il PIL della Cina non solo non si è incrementato, ma è diminuito del 10 %, ed ha persino predetto che la Cina percorrerà la stessa strada del Giappone in termini di sviluppo economico dal momento che il governo è già profondamente indebitato (probabilmente addirittura di 36 miliardi) e condannato ad andare verso la bancarotta.

“Nel suo discorso ha detto: ‘Solo in Cina vediamo un tale spaventoso mercato degli investimenti. Il nostro mercato azionario è in continuo declino, eppure altri mercati, come il mercato immobiliare, quello delle automobili, del lusso e dell’antiquariato si sono espansi rapidamente. La nostra nazione è malata, profondamente malata.’

“Ha sottolineato, ‘i dati pubblicati dall’Ufficio di Statistica Nazionale sono tutti inventati. La crescita economica del 9,1% non è vera, e anche gli indici di inflazione al 6,2% non sono reali: sono almeno al 16%. Tutte le politiche perseguite dal governo sono per “guarire” l’economia “malata”, ma in verità sono assolutamente inutili. La situazione economica della Cina è insidiosa!’ Ha aggiunto: ‘La Cina è già diretta verso una recessione. Dai primi di luglio le PMI manifatturiere cinesi erano le più basse al mondo.’

“Secondo lui la Cina sta per diventare il paese più povero al mondo. Ci sono tre gravi errori nella nostra politica, e uno sono le tasse e i debiti alti. Le tasse dirette e indirette pagate dagli imprenditori l’anno scorso si sono alzate al 70% del PBT (Profit Before Tax, dell’utile lordo, n.d.t.) Cinese, e le tasse sulle entrate individuali al 81,6% della tassa sulle entrate media. Noi abbiamo le tasse più alte nella storia dell’uomo.

“Ha detto: ‘L’eccesso di capacità produttiva in Cina ha una lunga storia, ed è stata attenuata dal debito più alto di tutto il mondo, tuttavia, se gli americani non possono più permetterselo a causa della crisi economica, la nostra sovrapproduzione diverrà un incubo. La nostra capacità di consumo può assorbire solo il 30 %, cosa che condurrà ad un sovrappiù di prodotti troppo alto e costringerà molte attività al fallimento. Se il sistema finanziario globale collasserà, molti paesi non saranno più in grado di svilupparsi sull’indebitamento, perciò il nostro sovrappiù diverrà un problema enorme’”.
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