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Il mondo materiale come una garanzia di sicurezza

Domanda: Perchè abbiamo bisogno dei desideri del livello animato se non li corregiamo? Qual è il loro utilizzo?

Risposta: Abbiamo bisogno di questi desideri per esistere fuori dal mondo spirituale e ci danno l’opportunità di salire senza essere dipendenti dal mondo spirituale, senza esserne corrotti.

Questo ci permette di vivere senza “favori spirituali” e decidiamo continuamente se dovremmo unirci o no ai nostri vicini, al gruppo. Alcune volte vogliamo lasciare tutto e andarcene, e ne abbiamo l’opportunità.

Dall’altra parte, se avessimo solamente dei desideri relazionati al gruppo, saremmo simili, diciamo alle formiche. Senza avere altro, vivremmo la vita della società involontariamente, e saremmo ancora nel livello animato, corporeo.

Tuttavia, io vivo nel mio corpo e posso aspirare o no alla spiritualità. Questo mi permette di essere una persona spirituale perché io raggiungo la forma di dazione per conto mio a dispetto del mio naturale e iniziale desiderio. Il Creatore ha creato in me l’inclinazione al male in modo che, una volta sormontata, io possa diventare una persona libera. Io decido se lo voglio oppure no, di mia libera scelta.

Altrimenti potrei vivere nel mondo spirituale, ma nel livello animato. Io sarei “un angelo”, un “animale spirituale” che istintivamente ama tutti quanti.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 23.11.2011, La Garanzia Mutua)

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Gli Scritti di Rabash, “L’ Amore degli Amici”
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Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pag.12, Articolo “La Luminosità del Firmamento”,Punto 9, Lezione 5°
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TES, Histaklut Pnimit, Punto 1 + Punto 8, Lezione 1°
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KFS, L’Essenza della Religione e il Suo Scopo (Rav Yehuda Ashlag), Pagina 54, “Due Percorsi: Il Percorso della Sofferenza e Il Percorso della Torà”, Lezione 2°
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La recessione della Cina è cominciata

L’Opinione: (Lang Xianping, economista internazionale, professore all’Università Cinese di Hong Kong): “Lang Xianping, un famoso economista cinese, ha esposto ‘le informazioni riservate dell’economia cinese’ nel suo discorso del 22 ottobre. Basandosi sui suoi stessi dati, il PIL della Cina non solo non si è incrementato, ma è diminuito del 10 %, ed ha persino predetto che la Cina percorrerà la stessa strada del Giappone in termini di sviluppo economico dal momento che il governo è già profondamente indebitato (probabilmente addirittura di 36 miliardi) e condannato ad andare verso la bancarotta.

“Nel suo discorso ha detto: ‘Solo in Cina vediamo un tale spaventoso mercato degli investimenti. Il nostro mercato azionario è in continuo declino, eppure altri mercati, come il mercato immobiliare, quello delle automobili, del lusso e dell’antiquariato si sono espansi rapidamente. La nostra nazione è malata, profondamente malata.’

“Ha sottolineato, ‘i dati pubblicati dall’Ufficio di Statistica Nazionale sono tutti inventati. La crescita economica del 9,1% non è vera, e anche gli indici di inflazione al 6,2% non sono reali: sono almeno al 16%. Tutte le politiche perseguite dal governo sono per “guarire” l’economia “malata”, ma in verità sono assolutamente inutili. La situazione economica della Cina è insidiosa!’ Ha aggiunto: ‘La Cina è già diretta verso una recessione. Dai primi di luglio le PMI manifatturiere cinesi erano le più basse al mondo.’

“Secondo lui la Cina sta per diventare il paese più povero al mondo. Ci sono tre gravi errori nella nostra politica, e uno sono le tasse e i debiti alti. Le tasse dirette e indirette pagate dagli imprenditori l’anno scorso si sono alzate al 70% del PBT (Profit Before Tax, dell’utile lordo, n.d.t.) Cinese, e le tasse sulle entrate individuali al 81,6% della tassa sulle entrate media. Noi abbiamo le tasse più alte nella storia dell’uomo.

“Ha detto: ‘L’eccesso di capacità produttiva in Cina ha una lunga storia, ed è stata attenuata dal debito più alto di tutto il mondo, tuttavia, se gli americani non possono più permetterselo a causa della crisi economica, la nostra sovrapproduzione diverrà un incubo. La nostra capacità di consumo può assorbire solo il 30 %, cosa che condurrà ad un sovrappiù di prodotti troppo alto e costringerà molte attività al fallimento. Se il sistema finanziario globale collasserà, molti paesi non saranno più in grado di svilupparsi sull’indebitamento, perciò il nostro sovrappiù diverrà un problema enorme’”.
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In discesa sulla pendenza

Messaggio: Il FMI (Fondo Monetario Internazionale) e la Banca Internazionale sono sintonizzati pessimisticamente: la nuova recessione è in arrivo. Ogni decimo americano è per il sussidio da disoccupazione. Nella Casa Bianca hanno speso miliardi per non fare scoppiare le banche. Il sistema finanziario ha resistito. Ma togliendo il lavoro, le persone consumano di meno e la tesoreria non riceve le tasse. Le previsioni sono sempre più scure. Il rischio più serio: è rallentata la crescita economica, e la crescita semplicemente non è possibile se non appaiono posti di lavoro.

La Comunità Europea da sola crolla, perché è un fallimento. Il business fa girare la produzione, i paesi cercano di “chiudersi” dai vicini anche se l’economia è inestricabilmente collegata. Ognuno cerca di sopravvivere da solo e gli esperti finanziari lo vedono come il problema più grande.

Il mio commento: Due problemi:

1. Considerano che il buon futuro consista nella crescita economica, cioè la crescita di un sistema fallimentare e la mancata capacità di vedere un altro cammino, quanto e dove crescere viene considerato come non importante: più mercati, più crescita, compra – getta – guadagna, e di nuovo così. Ma la realtà annuncia nuove richieste: l’uguaglianza di tutte le persone, sistemi, istituti, in una connessione uguale per tutti e cioè il raggiungimento dell’armonia, dell’interazione reciproca completa. Si può provare parzialmente a convincersi che in questo caso tutto andrà verso la calma, il riempimento, la soddisfazione.

2. Considerare che oggi si possa sopravvivere in solitudine, che significa semplicemente sottomettersi ciecamente al proprio egoismo che ci spinge verso la tomba. E non solo per il fatto che non sia possibile ritornare ad una “naturale” economia in scala di Governo, ma perché la natura già ha lanciato su di noi la rete delle connessioni comuni, come il pescatore sul branco di pesci, e noi da sotto questa rete non scappiamo. Per questo il protezionismo, la tendenza di sopravvivere in solitudine, è un cammino verso la contrapposizione, verso la guerra mondiale.

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