Pubblicato nella '' Categoria

Domande sulla terminologia della Kabbalah e sulla religione

Domanda: Durante le lezioni ti ho sentito molte volte correggere le false percezioni dei tuoi studenti, ed ho anche sentito come nel mio gruppo locale l’intimo significato dei termini “Creatore”, “fede” e “preghiera” e altri ancora vengono rivelati in senso opposto al loro significato legato all’idolatria. Capisco che i Kabbalisti abbiano nascosto secoli fa questa saggezza in questo linguaggio per una precisa ragione, ma perché dobbiamo continuare ancora in questo modo?

Abbiamo passato tutti degli anni a formarci secondo la religione e la società al punto che questi termini sono legati indissolubilmente a delle false immagini. Se il nostro lavoro ha lo scopo di raggiungere la gente, e la velocità della correzione è essenziale, non sarebbe meglio se finalmente abbandonassimo questo linguaggio a doppio senso e parlassimo solamente alla gente usando il linguaggio giusto? Mi sembra di perdere del tempo prezioso senza riuscire a farci capire e confondendo chi ci ascolta.

Risposta: Hai ragione, ed ultimamente il nostro linguaggio sta cambiando, specialmente a causa della necessità di parlare agli uomini che non sono interessati alla Kabbalah della crisi e delle sue cause. Spero che questo ci muoverà verso un linguaggio più comprensibile, allontanando ogni confusione rispetto ai concetti di cui parliamo.

Domanda: Io lavoro nel settore religioso ed è difficile, perché le persone con cui lavoro ogni giorno non si vogliono sviluppare attraverso lo studio della Saggezza della Kabbalah perché credono che sia proibito. In che modo le posso influenzare?

Risposta: Continua a mantenere il silenzio sui tuoi studi!
[60431]

Materiale correlato:

Laitman blog: Questo mondo è un dizionario di termini Kabbalistici
Laitman blog: Definire i termini è la chiave per lo studio della Kabbalah

Lezione quotidiana di Kabbalah del 25.11.2011

Gli Scritti di Rabash, Articolo 18°
Video / Audio

Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pag. 6, Articolo “La Luminosità del Firmamento”, Punto 3, Lezione 3°
Video / Audio

KFS, Rav Yehuda Ashlag, Prefazione al Libro dello Zohar, Pagina 415, Punto 19, Lezione 8°
Video / Audio

Preparazione alla Lezione
Video / Audio

Gli Scritti di Baal HaSulam, Articolo 19°
Video / Audio

Gli Scritti di Baal HaSulam, Articolo 8° “Qual è la differenza tra l’Ombra di Kedusha e l’Ombra di Sitra Achra”
Video / Audio

Gli Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 217°
Video / Audio

Neppure il cielo è un limite

L’economia è l’area più importante per le persone, è un’impronta, una riflessione di tutte le altre aree della vita. É impossibile creare un’economia correta senza prendere in considerazione l’educazione, le relazioni familiari e lo stato d’animo di una nazione. Tutte queste aree hanno un impatto sull’economia.

È simile all’unione spirituale (Zivug) attraverso la quale il Partzuf riempie se stesso. È tutto incluso in quest’unione: tutti i desideri, tutti i pensieri, tutte le proprietà e tutte le interazioni con tutti quanti. E tutto questo insieme entra in contatto con la Luce, con il riempimento. È questo il significato di una corretta economia!

Nella nostra economia attuale separiamo una piccola parte e la trattiamo, siamo semplicemente incapaci di fare un calcolo globale corretto. Nonostante io abbia già sentito che ci sono stati dei tentativi di cambiare da semplici numeri e formule a diverse valutazioni che prendano in considerazione il fattore umano.

Per me la corretta economia è “copulare mentre si colpisce” (Zivug de Hakaa), dove si riesce ad ottenere un riempimento ottimale per il tuo attuale stato, e si apre davanti a te il modo per ottenere un sempre maggiore riempimento, come durante un’elevazione spirituale, non perderai mai ne farai alcun errore, non finirai mai in una crisi.

Si apriranno per te nuove “aree vuote”, le opportunità per il riempimento ed è questo ciò che ha sempre sognato la gente: vogliamo sempre delle nuove opportunità per un  riempimento maggiore, riempirci infinitamente, senza alcun limite, come dicono appunto: “Neppure il cielo è un limite”.

[59138]

(Dalla lezione quotidiana di Kabbalah del 09.10.2011, Gli scritti di Rabash)

Materiale correlato:

Laitman blog: L’economista ha “prescritto” alle economie mondiali il “digiuno curativo”
Laitman blog: Viviamo il quarto decennio di depressione